Poesie anonime migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie anonime)
Essere giovani non significa una stagione della vita
bensì un modo di essere:
il ruolo di guida è affidato alla volontà,
gioventù è espressione dello spirito,
della forza immaginativa,
dell'intensità dei sentimenti;
gioventù significa vittoria del coraggio
sullo sgomento,
vittoria dell'amore per il nuovo, sulla
staticità.
Non si diventa vecchi perché si è vissuto
un certo numero di anni: si diventa vecchi quando si rinuncia agli ideali.
Gli anni segnano la pelle,
la perdita di ideali segna lo spirito.
Pregiudizi, dubbi, timori, perdita di speranza
sono nemici che poco per volta spingono
verso terra,
anzitempo, ancora prima di tornare
alla terra...
Giovane è chi ancora riesce a meravigliarsi
ad entusiasmarsi;
chi ancora chiede, come un insaziabile
bimbo: "E poi?"
e chi provoca gli eventi e sa gustare il
gioco della vita.
Siamo giovani come la nostra fiducia
vecchi come il nostro dubbio;
giovani come la fede in noi stessi, nella
nostra speranza,
vecchi come il nostro scoramento.
Rimarremo giovani, finché rimarremo
ricettivi
per il bello, il bene, il grande; ricettivi per
il messaggio
della natura; del nostro prossimo...
dell'incomprensibile.
Se un giorno il nostro cuore fosse corroso
dal pessimismo,
avvinto dal cinismo, Dio abbia pietà della
nostra anima
dell'anima di un vecchio.
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    in Poesie (Poesie anonime)

    Lacrime

    Piango... piango lacrime stupide...
    lacrime per una persona stupida? No, quello no...
    piango per la mia stupidità,
    per il mio egoismo,
    per il mio non voler vedere e riconoscere la realtà...
    ... e piango per lui,
    per lui che mi ha fatto soffrire,
    per lui che mi ha baciata,
    per lui che non mi sopporta.
    Vale davvero la pena piangere?
    Forse no, ma lei, lei che ha preso il mio posto,
    avrà la vita che io volevo... il mondo a volte è ingiusto.
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      Scritta da: Anonimo Anonimo
      in Poesie (Poesie anonime)

      Canzone dell'amor perduto

      Se potessi scrivere musica,
      la userei per descriverti,
      mia musa segreta,
      la userei per raccontarti l'incolmabile dolore,
      mia dannata,
      la userei per cantarti le mie giornate,
      mia lontana amante,
      la userei per sfiorarti,
      mio sogno svanito,
      la userei per parlarti e rapirti,
      guidandoti dolcemente sulle nuvole,
      e con il permesso di Orfeo ti lascerei lì,
      ti vedrei scivolare sulle note,
      ti vedrei sentire l'eco delle mie parole,
      e forse capiresti...
      eterea nei miei sogni che un tempo furono realtà.
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        in Poesie (Poesie anonime)

        Se Questo è...

        Ti amo, ma ti odio allo stesso tempo.

        Spiegami.
        Come è possibile volere i baci,
        ma anche la morte di una persona.

        Avere i brividi quando ti guarda,
        quando ti sfiora,
        quando respiri la sua stessa aria.
        Un incantesimo che avvolge.
        Dolce profumo che circonda i vostri corpi, come tante scintille.
        E quando lo sogni, avere nel cuore uno strano calore,
        che ti fa capire di essere il protagonista dei pensieri dell'altro.
        Avere una sensazione di assoluta completezza.
        Ti senti in pace.
        Sentire in corpo quella flebile fiamma dorata, procura una febbre piacevole.

        Ridete al solo pensiero della vostra malattia.
        Vedete formarsi davanti ai vostri occhi il suo viso.
        Perfetto in ogni dettaglio.
        Poi vi voltate per osservarlo, ed allora la massima felicità.
        Incontrate i suoi occhi.
        Velati da una malcelata sorpresa nel vedervi voltata.
        Poi la dolcezza, unita ad uno strano tremito, si impossessa di voi.
        Abbassate entrambi lo sguardo.
        Non riuscite più a resistere al sentimento che trasuda dai vostri corpi, ormai palpabile nell'aria, come una brezza profumata.
        Procura una strana sensazione, vedere la propria mano tremare e sudare.
        Le tenete contro il ventre, per nascondere la realtà e l'evidenza.
        Vi sforzate a non voltarvi nuovamente, ma non resisterete a lungo.

        Se questo è l'amore.
        Il sogno, lo sguardo, la felicità, il sentimento.

        §§§

        Poi svanisce.
        In quel vento profumato che lo aveva tratto a voi.
        Il cuore più vuoto.
        Un peso che manca.
        Un peso di cui si sente la mancanza.
        Gli sguardi assenti.
        La felicità sparita.
        In una nuvola di fumo, veloce nel vento.
        Ti volti, sperando di incontrarlo, priva di speranze.
        Il vostro appuntamento mancato.
        La lontananza di un abbraccio che non sentirete più.
        Proprio allora.
        Quando la realtà sostituirà il vostro mondo di sogni.

        Ne è valsa la pena?

        Vedere i vostri sentimenti sfaldarsi.
        Raggrinzirsi.
        Infrangersi.
        Sentimenti profondi.
        Che vi hanno fatto ridere e piangere.
        Sentimenti pesanti.
        Allora vi apparirà

        Se questo è l'odio.
        Il sogno, lo sguardo, la felicità, il sentimento.
        Il vuoto, la mancanza, il vento, le speranze.
        Tutto ciò che amate, odierete.
        Con la stessa intensità e sentimento.
        Amerete il vostro odio.
        Odierete il vostro amore.
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          Scritta da: Assia & Niki
          in Poesie (Poesie anonime)

          All'improvviso...

          All'improvviso mi regali un sorriso,
          un tenero bacio e un caloroso abbraccio.
          Sono confusa credevo mi avessi dimenticata.
          Sei ritornato da me e non voglio sapere perché.
          Mi basta averti qui,
          stringerti fra le mie braccia,
          accoglierti dentro di me,
          fondere il mio corpo col tuo,
          in un interminabile abbraccio
          che profuma di un affetto sincero,
          che profuma di amore vero.
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            Scritta da: Assia & Niki
            in Poesie (Poesie anonime)

            Vita

            Sulla sponda del fiume osservo l'acqua che scorre veloce
            Corre rapida, come la mia vita...
            Cerco di imprigionare l'acqua fra le mie mani,
            ma lei trova il modo di sfuggire,
            mentre io sono rimasta prigioniera di un illusione per tutta la vita.
            Prigioniera di te, che mi hai ingannata con belle parole,
            con finto amore...
            È tempo di rialzarmi, di staccarmi dai ricordi
            È tempo di ricominciare la VITA.
            Composta venerdì 6 maggio 2011
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              in Poesie (Poesie anonime)

              Storia di angeli

              Guardo il cielo dall'alto di un precipizio e mi ci sento così vicina che sembra mi entri nelle ossa...
              sento le onde di quel mare così puro e limpido
              quel mare che non si trova all'esterno ma si trova nel mio cuore... nella mia anima
              come è bello il mondo da qua sù
              rimanerci per sempre è un atto irreale?
              È qualcosa di impossibile?
              Rimanere qui in alto mi da la possibilità di vedere le cose da una altro punto di vista
              di sentirmi più potente
              più me stessa...
              è una cosa sbagliata?
              Mi sento un angelo troppo leggero per rimanere con i piedi per terra
              troppo pesante per arrivare fino a toccare l'universo
              rimango in bilico tra realtà e fantasia
              tra bene e male
              tra odio e amore
              rimango in bilico ma so che in quel mio centro, c'è una cosa che nn lascerò mai.
              È qualcosa di così potente da superare ogni mio minimo problema,
              ogni mio minimo dubbio,
              così potente da far scomparire ogni mia lacrima.
              Questo è il mio amore che per quanto possa essere lontano
              è sempre vicino a me
              lo sento dentro.
              Lo sento mio più di ogni altra cosa,
              l'amore è l'unica cosa che mi fa trovare pace in quel vuoto tra cielo e terra.
              Guardo il mondo dall'alto.
              In un confine troppo bello per salire più sopra o ritornare giù.
              Composta lunedì 15 giugno 2009
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                Scritta da: Dora
                in Poesie (Poesie anonime)
                Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese: - Signore,
                mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno.
                Dio condusse il sant'uomo verso due porte.
                Aprì una delle due e gli permise di guardare all'interno.
                Al centro della stanza, c'era una grandissima tavola rotonda.
                Al centro della tavola, si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso.
                Il sant'uomo sentì l'acquolina in bocca. Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e malato.
                Avevano tutti l'aria affamata. Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia.
                Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po',
                ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio, non potevano accostare il cibo alla bocca.
                Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze. Dio disse: -
                Hai appena visto l'Inferno. Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta.
                Dio l'aprì. La scena che l'uomo vide era identica alla precedente.
                C'era la grande tavola rotonda, il recipiente colmo di cibo delizioso che gli fece ancora venire l'acquolina.
                Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici.
                Questa volta, però, le persone erano ben nutrite e felici e conversavano tra di loro sorridendo.
                Il sant'uomo disse a Dio: - Non capisco! - è semplice, rispose Dio, dipende solo da un'abilità.
                Essi hanno appreso a nutrirsi gli uni gli altri, mentre gli altri non pensano che a loro stessi.
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                  Scritta da: Poetessa innamorata
                  in Poesie (Poesie anonime)

                  Mi rimpiangerai...

                  "Ciao, Come stai?... mi riconosci ancora?". Probabilmente no, dato che tu ti sei fatto una vita insieme a quell'altra, buttandomi in uno scatolone etichettato come "acqua passata". Quindi voglio ricordarti chi sono.
                  Io sono quella che hai abbandonato senza una spiegazione, uno sguardo, un gesto.
                  Sono quella a cui hai spezzato il cuore e non hai neanche chiesto scusa.
                  Sono quella che quando incontri per strada, mentre sei insieme alla tua nuova fiamma, fai finta di non conoscere.
                  Sono quella insultata e presa in giro dalla tua ragazza, senza un motivo.
                  Sono quella che tu non hai difeso in quel momento e che lasci tutt'ora umiliare.
                  Sono quella che ti ha amato tanto e ha finito tutte le lacrime per te.
                  Sono quella a cui non interessava la differenza d'età.
                  Sono quella che era sempre indecisa se cercarti o meno.
                  Sono quella che ti avrebbe dato il mondo se solo avessi chiesto.
                  Sono quella che voleva lottare.
                  Sono quella che ci ha creduto troppo.
                  Sono quella che ha cercato di capire il tuo comportamento e di scusarlo.
                  Sono quella che le amiche non riconoscevano da quanto fossi cambiata e che volevano che ritornassi come prima.
                  Sono quella che ti cerca continuamente su Facebook solo per guardare la tua foto, sperando sempre che tu non sia più con lei.
                  Sono quella che, quando si imbatte nelle vostre foto, le scende sempre una lacrima.
                  Sono quella che le osserva per minuti interi perché desidera fortemente che lei scompaia per lasciarle il posto.
                  Sono quella a cui hai ferito i sogni.
                  Sono quella che non ha mai smesso di pensarti.
                  Sono quella che è andata in vacanza per scordarti e per stare lontano migliaia di chilometri da te.
                  Sono quella che hai voluto e che da sempre hai cercato.
                  Sono quella che tu sottovaluti e sono quella che hai deluso...

                  ma sono anche quella che è riuscita ad andare avanti con un sorriso.
                  Sono quella ha ricominciato tutta una vita.
                  Sono quella che nonostante tutto non ti odia perché sa che la rimpiangerai.
                  Sono quella che quando lo farai ti sorriderà e se ne andrà senza voltarsi.
                  Sono quella che quando lo farà ti chiede di non odiarla, perché in fondo sarà stata colpa tua.
                  Sono quella che un giorno te la farà pagare.
                  Sono quella che un giorno ti farà male con la sua indifferenza.
                  Sono quella che pensa che rimarrai pur sempre un idiota.
                  Sono quella che ti potrò anche perdonare ma che non dimenticherà mai.
                  Sono quella che non si pente di quello che ha fatto e non rimpiange nulla.
                  Sono quella che è maturata.
                  Sono quella che ha imparato a sorridere di nuovo.
                  Sono quella che ha riscoperto il piacere di essere donna.
                  Sono quella che ha capito che può avere cento altri uomini migliori di te.
                  Sono quella che ha deciso di godersi il presente.
                  Sono quella che riflettendo pensa sia meglio che sia andata così.
                  Sono quella che ha imparato a stare senza di te.
                  Sono quella che ha smesso di aspettarti.
                  Sono quella che grazie a te ha imparato a vivere.
                  Sono quella che ha dato uno smacco morale all'oca che tu chiami "fidanzata".
                  Sono quella che ha vinto e che ti ha reso un perdente.
                  Sono quella che se la vuole godere fino in fondo.
                  Insomma io sono quella che ora è Felice.
                  Composta sabato 29 agosto 2009
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