Poesie anonime migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie anonime)
Essere giovani non significa una stagione della vita
bensì un modo di essere:
il ruolo di guida è affidato alla volontà,
gioventù è espressione dello spirito,
della forza immaginativa,
dell'intensità dei sentimenti;
gioventù significa vittoria del coraggio
sullo sgomento,
vittoria dell'amore per il nuovo, sulla
staticità.
Non si diventa vecchi perché si è vissuto
un certo numero di anni: si diventa vecchi quando si rinuncia agli ideali.
Gli anni segnano la pelle,
la perdita di ideali segna lo spirito.
Pregiudizi, dubbi, timori, perdita di speranza
sono nemici che poco per volta spingono
verso terra,
anzitempo, ancora prima di tornare
alla terra...
Giovane è chi ancora riesce a meravigliarsi
ad entusiasmarsi;
chi ancora chiede, come un insaziabile
bimbo: "E poi?"
e chi provoca gli eventi e sa gustare il
gioco della vita.
Siamo giovani come la nostra fiducia
vecchi come il nostro dubbio;
giovani come la fede in noi stessi, nella
nostra speranza,
vecchi come il nostro scoramento.
Rimarremo giovani, finché rimarremo
ricettivi
per il bello, il bene, il grande; ricettivi per
il messaggio
della natura; del nostro prossimo...
dell'incomprensibile.
Se un giorno il nostro cuore fosse corroso
dal pessimismo,
avvinto dal cinismo, Dio abbia pietà della
nostra anima
dell'anima di un vecchio.
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    in Poesie (Poesie anonime)

    Lacrime

    Piango... piango lacrime stupide...
    lacrime per una persona stupida? No, quello no...
    piango per la mia stupidità,
    per il mio egoismo,
    per il mio non voler vedere e riconoscere la realtà...
    ... e piango per lui,
    per lui che mi ha fatto soffrire,
    per lui che mi ha baciata,
    per lui che non mi sopporta.
    Vale davvero la pena piangere?
    Forse no, ma lei, lei che ha preso il mio posto,
    avrà la vita che io volevo... il mondo a volte è ingiusto.
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      Scritta da: Michela Vaccai
      in Poesie (Poesie anonime)

      Tu

      Tu...
      tu sei bello,
      unico,
      fantastico.
      Tu sei il mio dono...
      un dono caduto dal cielo,
      conosciuti cosi... quasi per sbaglio
      non so se ti merito...
      ma so bene quanto io ti amo.
      Tu che hai quell'insicurezza divina,
      tu che hai quel corpo per me fantastico,
      quello che ancora non ho toccato in nessun modo,
      ma che in molti dei miei sogni e desideri è apparso.

      Quante volte ho scritto il tuo nome nei mille fogli...
      tu li riempi ormai,
      come il mio cuore è pieno di te, i miei occhi lo sono di lacrime.
      Chissà se mai verrai da me...
      Chissà se mai potremo guardarci negli occhi
      e confessarci l'amore.
      Mio Dio quanto ti vorrei... davvero
      solo Dio lo può sapere.

      Voglio vederti...
      voglio sentire il cuore sobbalzare,
      voglio sentirmi guardata da te,
      voglio toccarti,
      baciarti,
      sfiorarti...
      e se posso... entrare nella tua testa mentre siamo vicini.
      Ti amo... ti amo... amo te...
      e non smetterò mai di dirlo...
      Ti amo.
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        Scritta da: Anonimo Anonimo
        in Poesie (Poesie anonime)

        Canzone dell'amor perduto

        Se potessi scrivere musica,
        la userei per descriverti,
        mia musa segreta,
        la userei per raccontarti l'incolmabile dolore,
        mia dannata,
        la userei per cantarti le mie giornate,
        mia lontana amante,
        la userei per sfiorarti,
        mio sogno svanito,
        la userei per parlarti e rapirti,
        guidandoti dolcemente sulle nuvole,
        e con il permesso di Orfeo ti lascerei lì,
        ti vedrei scivolare sulle note,
        ti vedrei sentire l'eco delle mie parole,
        e forse capiresti...
        eterea nei miei sogni che un tempo furono realtà.
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          in Poesie (Poesie anonime)

          A mio Nonno

          Quando scendono le tenebre nel cuore,
          si accende la luce della vita,
          la luce della vita eterna.
          Mi piace pensare
          che sei in Paradiso tra gli angeli
          e tu, mio angelo custode,
          dall'alto mi veglierai e
          mi guiderai perché un giorno
          anch'io possa essere con te
          tra gli angeli del Paradiso.
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            Scritta da: GoldenPoet
            in Poesie (Poesie anonime)
            O Padre di infinita grazia, come
            potrei conoscere ciò che vorresti
            che per noi sciocchi uomini preparasti?

            Ognun creasti e, messi in terra per nome,
            imperfetti fummo e saremo perché
            da te ci pensasti diversi, nonché
            a tua immagine c'hai creati e animati.

            Ormai non più consci che siam amati.
            Composta martedì 13 ottobre 2009
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              Scritta da: Assia & Niki
              in Poesie (Poesie anonime)

              Vita

              Sulla sponda del fiume osservo l'acqua che scorre veloce
              Corre rapida, come la mia vita...
              Cerco di imprigionare l'acqua fra le mie mani,
              ma lei trova il modo di sfuggire,
              mentre io sono rimasta prigioniera di un illusione per tutta la vita.
              Prigioniera di te, che mi hai ingannata con belle parole,
              con finto amore...
              È tempo di rialzarmi, di staccarmi dai ricordi
              È tempo di ricominciare la VITA.
              Composta venerdì 6 maggio 2011
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                Scritta da: Poetessa innamorata
                in Poesie (Poesie anonime)

                Mi rimpiangerai...

                "Ciao, Come stai?... mi riconosci ancora?". Probabilmente no, dato che tu ti sei fatto una vita insieme a quell'altra, buttandomi in uno scatolone etichettato come "acqua passata". Quindi voglio ricordarti chi sono.
                Io sono quella che hai abbandonato senza una spiegazione, uno sguardo, un gesto.
                Sono quella a cui hai spezzato il cuore e non hai neanche chiesto scusa.
                Sono quella che quando incontri per strada, mentre sei insieme alla tua nuova fiamma, fai finta di non conoscere.
                Sono quella insultata e presa in giro dalla tua ragazza, senza un motivo.
                Sono quella che tu non hai difeso in quel momento e che lasci tutt'ora umiliare.
                Sono quella che ti ha amato tanto e ha finito tutte le lacrime per te.
                Sono quella a cui non interessava la differenza d'età.
                Sono quella che era sempre indecisa se cercarti o meno.
                Sono quella che ti avrebbe dato il mondo se solo avessi chiesto.
                Sono quella che voleva lottare.
                Sono quella che ci ha creduto troppo.
                Sono quella che ha cercato di capire il tuo comportamento e di scusarlo.
                Sono quella che le amiche non riconoscevano da quanto fossi cambiata e che volevano che ritornassi come prima.
                Sono quella che ti cerca continuamente su Facebook solo per guardare la tua foto, sperando sempre che tu non sia più con lei.
                Sono quella che, quando si imbatte nelle vostre foto, le scende sempre una lacrima.
                Sono quella che le osserva per minuti interi perché desidera fortemente che lei scompaia per lasciarle il posto.
                Sono quella a cui hai ferito i sogni.
                Sono quella che non ha mai smesso di pensarti.
                Sono quella che è andata in vacanza per scordarti e per stare lontano migliaia di chilometri da te.
                Sono quella che hai voluto e che da sempre hai cercato.
                Sono quella che tu sottovaluti e sono quella che hai deluso...

                ma sono anche quella che è riuscita ad andare avanti con un sorriso.
                Sono quella ha ricominciato tutta una vita.
                Sono quella che nonostante tutto non ti odia perché sa che la rimpiangerai.
                Sono quella che quando lo farai ti sorriderà e se ne andrà senza voltarsi.
                Sono quella che quando lo farà ti chiede di non odiarla, perché in fondo sarà stata colpa tua.
                Sono quella che un giorno te la farà pagare.
                Sono quella che un giorno ti farà male con la sua indifferenza.
                Sono quella che pensa che rimarrai pur sempre un idiota.
                Sono quella che ti potrò anche perdonare ma che non dimenticherà mai.
                Sono quella che non si pente di quello che ha fatto e non rimpiange nulla.
                Sono quella che è maturata.
                Sono quella che ha imparato a sorridere di nuovo.
                Sono quella che ha riscoperto il piacere di essere donna.
                Sono quella che ha capito che può avere cento altri uomini migliori di te.
                Sono quella che ha deciso di godersi il presente.
                Sono quella che riflettendo pensa sia meglio che sia andata così.
                Sono quella che ha imparato a stare senza di te.
                Sono quella che ha smesso di aspettarti.
                Sono quella che grazie a te ha imparato a vivere.
                Sono quella che ha dato uno smacco morale all'oca che tu chiami "fidanzata".
                Sono quella che ha vinto e che ti ha reso un perdente.
                Sono quella che se la vuole godere fino in fondo.
                Insomma io sono quella che ora è Felice.
                Composta sabato 29 agosto 2009
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                  in Poesie (Poesie anonime)

                  Plasma

                  Capita a volte che
                  sensazioni ed emozioni vengano assorbite dall'intorno di te stesso
                  c'è talmente tanto che urla dentro di te che diventi il centro dell'universo
                  un attimo che diventa l'infinito, l'inizio e la fine di tutto.
                  E ci sei tu, ed è lì in quel preciso istante che il tuo io si annulla
                  come l'amore più forte, come il dolore più atroce
                  tutto attorno sembra raccontarti la stessa storia, suonare la stessa musica, emanare gli stessi profumi.
                  Ma non è la dissociazione. È l'esatto contrario, è come un vortice di plasma in cui non si distingue la materia.
                  Uno e tutto.
                  Fuoco e ghiaccio.
                  Rumorosa solitudine.
                  Ma non ti uccide: è il puro e semplice non senso della vita.
                  E allora, languido e spossato, cedo.
                  Che il plasma mi prenda e mi affoghi come vuole, è inutile dimenarsi
                  tanto una via sempre ci sta
                  tanto il resto già si sa
                  prima o poi una luce apparirà.
                  Composta sabato 30 novembre 2013
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