Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Sotto la pioggia camminava la primavera

Sotto la pioggia camminava la primavera
con i suoi piedi esili e lunghi sull'asfalto di Mosca
chiusa tra gli pneumatici i motori le stoffe le pelli
il mio cardiogramma era pessimo quel giorno
quel che si attende verrà in un'ora inattesa
verrà tutto da solo
senza condurre con sè
coloro che già partirono
suonavano il primo concerto di Ciajkowskj sotto la pioggia
salirai le scale senza di me
un garofano sta all'ultimo piano della casa al balcone
sotto la pioggia camminava la primavera
con i suoi piedi esili e lunghi sull'asfalto di Mosca
ti sei seduta di fronte a me non mi vedi
sorridi a una tristezza che fuma lontano
la primavera ti porta via da me ti conduce altrove
e un giorno non tornerai più ti perderai nella pioggia.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    La sabbia del tempo

    Come scorrea la calda sabbia lieve
    Per entro il cavo della mano in ozio,
    Il cor sentì che il giorno era più breve.

    E un'ansia repentina il cor m'assalse
    5 Per l'appressar dell'umido equinozio
    10 Che offusca l'oro delle piagge salse.

    Alla sabbia del Tempo urna la mano
    Era, clessidra il cor mio palpitante,
    L'ombra crescente d'ogni stelo vano
    Quasi ombra d'ago in tacito quadrante.
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      Scritta da: Elisabetta
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Poesia

      Nuda è la terra, e l'anima
      ulula contro il pallido orizzonte
      come lupa famelica. Che cerchi,
      poeta, nel tramonto?

      Amaro camminare, perché pesa
      il cammino sul cuore. Il vento freddo,

      e la notte che giunge, e l'amarezza
      della distanza... Sul cammino bianco,
      alberi che nereggiano stecchiti;

      sopra i monti lontani sangue ed oro...
      Morto è il sole... Che cerchi,
      poeta, nel tramonto?
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        Scritta da: mor-joy
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Dolore di bambino

        Mia madre gemette, mio padre pianse,
        nel periglioso mondo balzai,
        impotente, nudo, lamentandomi forte,
        come un fantasma nascosto in una nube.

        Lottando nelle mani di mio padre,
        agitandomi contro le bende che dovevano avvolgermi,
        legato e stanco, ritenni la cosa migliore
        il ripiegarmi sul petto di mia Madre.
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          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Se della mia voce

          Se della mia voce potessi liberarmi
          per attorcigliare la tua gola alla mia
          e solo usare quell'oceano
          formato dalle tue parole che nettare sono
          per la mia lingua di orfano di vedovo di straniero
          Se smettere potessi d'essere assente
          per trasformare la tua anima nella mia patria
          lasciandoti sentire per una volta
          l'impatto mortale del mio silenzio
          In fondo altro non sono che il ricordo della tua voce.
          Ogni volta che mi rifiuti
          finisci di partorirmi.
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            Scritta da: Jessica Piermatti
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Un giorno io ho perso una parola
            sono venuta qui per dirvelo e non perché voi abbiate risposta
            Non amo i dialoghi o le domande: mi sono accorta che cantavo in una orchestra che non aveva voci
            Ho meditato a lungo sul silenzio, al silenzio non c'è risposta.
            Io le mie poesie le ho buttate
            non avevo fogli su cui scriverle.
            Poi mi si sono avvicinati strani animali come uomini di antenate bestie da manicomio
            qualcuno mi ha aiutato a sentirmi unica, mi ha guardato.
            Pensavo che per loro non c'erano semafori, castelli e strade.
            Questo posto sgangherato come il mio cervello che ha trovato solitudini.
            Poi è venuto un santo che aveva qualcosa da dare
            un santo che non aveva le catene, non era un malfattore,
            l'unica cosa che avevo avuto in questi anni.
            L'avrei seguito
            finché un giorno non sapevo più innamorarmi.
            È venuto un santo che mi ha illuminato come una stella.
            Un santo mi ha risposto: perché non ti ami? È nata la mia indolenza.
            Non vedo più gente che mi picchia e non vedo più i manicomi.
            Sono morta nell'indolenza.
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