Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Valeria S
in Poesie (Poesie d'Autore)

Anima mia

Anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
e come s'affonda nell'acqua
immergiti nel sonno
nuda e vestita di bianco
il più bello dei sogni
ti accoglierà.
Anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
abbandonati come nell'arco delle mie braccia
nel tuo sonno non dimenticarmi
chiudi gli occhi pian piano
i tuoi occhi marroni
dove brucia una fiamma verde
anima mia.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Solo

    Fanciullo, io già non ero
    come gli altri erano, né vedevo
    come gli altri vedevano. Mai
    derivai da una comune fonte
    le mie passioni - né mai,
    da quella stessa, i miei aspri affanni.
    Né il tripudio al mio cuore
    io ridestavo in accordo con altri.
    Tutto quello che amai, io l'amai da solo.
    Allora - in quell'età - nell'alba
    d'una procellosa vita - fu derivato
    da ogni più oscuro abisso di bene e male
    il mistero che ancora m'avvince -
    dai torrenti e dalle sorgenti -
    dalla rossa roccia dei monti -
    dal sole che d'intorno mi ruotava
    nelle sue dorate tinte autunnali -
    dal celeste baleno
    che daccano mi guizzava -
    dal tuono e dalla tempesta -
    e dalla nuvola che forma assumeva
    (mentre era azzurro tutto l'altro cielo)
    d'un demone alla mia vista -.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Foglie morte

      Veder cadere le foglie mi lacera dentro
      soprattutto le foglie dei viali
      soprattutto se sono ippocastani
      soprattutto se passano dei bimbi
      soprattutto se il cielo è sereno
      soprattutto se ho avuto, quel giorno, una buona notizia
      soprattutto se il cuore, quel giorno, non mi fa male
      soprattutto se credo, quel giorno, che quella che amo mi ami
      soprattutto se quel giorno mi sento d'accordo con gli uomini e con me stesso
      veder cadere le foglie mi lacera dentro
      soprattutto le foglie dei viali dei viali d'ippocastani.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        L'addio

        L'uomo dice alla donna
        t'amo
        e come:
        come se stringessi tra le palme
        il mio cuore, simile a scheggia di vetro
        che m'insanguina i diti
        quando lo spezzo
        follemente.

        L'uomo dice alla donna
        t'amo
        e come:
        con la profondità dei chilometri
        con l'immensità dei chilometri
        cento per cento
        mille per cento
        cento volte l'infinitamente cento.

        La donna dice all'uomo
        ho guardato

        con le mie labbra
        con la mia testa col mio cuore
        con amore con terrore, curvandomi
        sulle tue labbra
        sul tuo cuore
        sulla tua testa.
        E quello che dico adesso
        l'ho imparato da te
        come un mormorio nelle tenebre
        e oggi so
        che la terra
        come una madre
        dal viso di sole
        allatta la sua creatura più bella.
        Ma che fare?
        I miei capelli sono impigliati ai diti di ciò che muore
        non posso strapparne la testa
        devi partire
        guardando gli occhi del nuovo nato
        devi abbandonarmi.

        La donna ha taciuto
        si sono baciati
        un libro è caduto sul pavimento
        una finestra si è chiusa.

        È così che si sono lasciati.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Alla fine il segreto viene fuori

          Alla fine il segreto viene fuori,
          come deve succedere ogni volta,
          è matura la deliziosa storia
          da raccontare all'amico del cuore;
          davanti al tè fumante e nella piazza
          la lingua ottiene quello che voleva;
          le acque chete corrono profonde
          mio caro, non c'è fumo senza fuoco.

          Dietro il morto in fondo al serbatoio,
          dietro il fantasma sul prato da golf,
          dietro la dama che ama il ballo e dietro
          il signore che beve come un matto,
          sotto l'aspetto affaticato,
          l'attacco di emicrania e il sospiro
          c'è sempre un'altra storia,
          c'è più di quello che si mostra all'occhio.

          Per la voce argentina che d'un tratto
          canta lassù dal muro del convento,
          per l'odore che viene dai sanbuchi,
          per le stampe di caccia nell'ingresso,
          per le gare di croquet in estate,
          la tosse, il bacio, la stretta di mano,
          c'è sempre un segreto malizioso,
          un motivo privato in tutto questo.
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            Scritta da: Cheope
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Fanciulle

            Maria ti guarda con gli occhi un poco
            come Venere loschi.
            Cielo par che s'infoschi
            quello sguardo, il suo accento è quasi roco.

            Non è bella, né in donna ha quei gentili
            atti, cari agli umani;
            belle ha solo le mani,
            mani da baci, mani signorili.

            Dove veste, sue vesti son richiami
            per il maschio, un'asprezza
            strana di tinte. È mezza
            bambina e mezza bestia. Eppure l'ami.

            Sai ch'è ladra e bugiarda, una nemica
            dei tuoi intimi pregi;
            ma quanto più la spregi
            più la vorresti alle tue voglie amica.
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              Scritta da: Rea
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Ragazzo del sud

              Per le strade di Torino
              polizia e malviventi
              sono tutti di una razza
              sono figli degli stenti
              meridione disperato
              sole, mare e poesia
              o banditi per le strade
              o arruolati in polizia!

              Ragazzo del sud
              non ti rimane
              che andare in polizia
              o come alternativa
              una rapina a una gioielleria
              di tutti i tuoi fratelli
              sei l'unico che ha studiato
              il grande è già a Torino
              e in polizia si è già arruolato!
              Composta giovedì 22 luglio 2010
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