Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Federico
in Poesie (Poesie d'Autore)
La mia anima mi ha parlato,
fratello, e mi ha illuminato.
E spesso anche a te l'anima parla
e ti illumina.
Tu infatti sei come me,
e non c'è differenza tra noi,
se non questa:
io esprimo cio che è dentro di me
in parole che ho udito nel mio silenzio,
mentre tu custodisci tacito
ciò che è dentro di te.
Ma la tua silenziosa custodia
ha lo stesso valore del mio tanto parlare.
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    Scritta da: Federico
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Epilogo

    E proprio qui, ai piedi di questa stupenda policromia sistina,
    si riuniscono i cardinali -
    una comunità responsabile per il lascito delle chiavi del Regno.
    Giunge proprio qui.
    E Michelangelo li avvolge, tuttora, della sua visione.
    "In Lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo... "

    Chi è Lui?
    Ecco, la mano creatrice dell'Onnipotente Vecchio, diretta verso Adamo...
    Al principio Dio ha creato...
    Costui che vede tutto...

    La policromia sistina allora propagherà la Parola del Signore:
    Tu es Petrus - udì Simone, il figlio di Giona.
    "A te consegnerò le chiavi del Regno".
    La stirpe, a cui è stata affidata la tutela del lascito delle chiavi,
    si riunisce qui, lasciandosi circondare dalla policromia sistina,
    da questa visione che Michelangelo ci ha lasciato -
    Era così nell'agosto e poi nell'ottobre, del memorabile anno dei due conclavi,
    e così sarà ancora, quando se ne presenterà l'esigenza dopo la mia morte.
    All'uopo, bisogna che a loro parli la visione di Michelangelo.
    "Con-clave": una compartecipata premura del lascito delle chiavi, delle chiavi del Regno.
    Ecco, si vedono tra il Principio e la Fine,
    tra il Giorno della Creazione e il Giorno del Giudizio.
    È dato all'uomo di morire una volta sola e poi il Giudizio!

    Una finale trasparenza e luce.
    La trasparenza degli eventi -
    La trasparenza delle coscienze -
    Bisogna che, in occasione del conclave, Michelangelo insegni al popolo -

    Non dimenticate: Omnia nuda et aperta sunt ante oculos Eius.
    Tu che penetri tutto - indica!
    Lui additerà...
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      A mia madre

      E il cuore quando d'un ultimo battito
      avrà fatto cadere il muro d'ombra
      per condurmi, Madre, sino al Signore,
      come una volta mi darai la mano.
      In ginocchio, decisa,
      Sarai una statua davanti all'eterno,
      come già ti vedeva
      quando eri ancora in vita.

      Alzerai tremante le vecchie braccia,
      come quando spirasti
      dicendo: Mio Dio, eccomi.

      E solo quando m'avrà perdonato,
      ti verrà desiderio di guardarmi.

      Ricorderai d'avermi atteso tanto,
      e avrai negli occhi un rapido sospiro.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Foglie morte

        Veder cadere le foglie mi lacera dentro
        soprattutto le foglie dei viali
        soprattutto se sono ippocastani
        soprattutto se passano dei bimbi
        soprattutto se il cielo è sereno
        soprattutto se ho avuto, quel giorno, una buona notizia
        soprattutto se il cuore, quel giorno, non mi fa male
        soprattutto se credo, quel giorno, che quella che amo mi ami
        soprattutto se quel giorno mi sento d'accordo con gli uomini e con me stesso
        veder cadere le foglie mi lacera dentro
        soprattutto le foglie dei viali dei viali d'ippocastani.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Knowlt Hoheimer

          Io fui il primo frutto della battaglia di Missionary Ridge.
          Quando sentii la pallottola entrarmi nei cuore
          mi augurai di esser rimasto a casa e finito in prigione
          per quel furto dei porci di Curl Trenary,
          invece di fuggire e arruolarmi.
          Mille volte meglio il penitenziario
          che avere addosso questa statua di marmo alata,
          e il piedistallo di granito
          con le parole "Pro Patria".
          Tanto, che vogliono dire?
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            Scritta da: Dario Coia
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Generale, il tuo carro armato

            Generale, il tuo carro armato è una macchina potente

            spiana un bosco e sfracella cento uomini.
            Ma ha un difetto:
            ha bisogno di un carrista.

            Generale, il tuo bombardiere è potente.
            Vola più rapido d'una tempesta e porta più di un elefante.
            Ma ha un difetto:
            ha bisogno di un meccanico.

            Generale, l'uomo fa di tutto.
            Può volare e può uccidere.
            Ma ha un difetto:
            può pensare.
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              Scritta da: Roberta68
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Quercia sfrondata

              Ti abbiamo tagliato,
              albero!
              Come sei spoglio e bizzarro.
              Cento volte hai patito,
              finché tutto in te fu solo tenacia
              e volontà!
              Io sono come te. Non ho
              rotto con la vita
              incisa, tormentata
              e ogni giorno mi sollevo dalle
              sofferenze e alzo la fronte alla luce.
              Ciò che in me era tenero e delicato,
              il mondo lo ha deriso a morte,
              ma indistruttibile è il mio essere,
              sono pago, conciliato.
              Paziente genero nuove foglie
              Da rami cento volte sfrondati
              e a dispetto di ogni pena
              rimango innamorato
              del mondo folle.
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                Scritta da: Phantastica
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Lo spiraglio dell'alba
                respira con la tua bocca
                in fondo alle vie vuote.

                Luce grigia i tuoi occhi,
                dolci gocce dell'alba
                sulle colline scure.

                Il tuo passo e il tuo fiato
                come il vento dell'alba
                sommergono le case.

                La città rabbrividisce,
                odorano le pietre
                sei la vita, il risveglio.

                Stella sperduta
                nella luce dell'alba,
                cigolio della brezza,
                tepore, respiro
                è finita la notte.

                Sei la luce e il mattino.
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