Come pesano queste giornate! Non c'è fuoco che possa scaldare, non c'è sole che rida per me, solo il vuoto c'è, solo le cose gelide e spietate, e perfino le chiare stelle mi guardano sconsolate da quando ho saputo nel cuore che anche l'amore muore.
Sulla mia parete è appesa una xilografia giapponese La maschera di un demone cattivo, dipinta con la lacca d'oro. Pieno di compassione vedo Le gonfiate vene frontali, segno di Quanto è faticoso essere cattivo.
Il denaro può comprare la buccia di molte cose, ma non il seme; può darvi il cibo, ma non l'appetito, la medicina ma non la salute, i conoscenti ma non gli amici, i servitori ma non la fedeltà, giorni di gioia ma non la pace o la felicità.
Lo trovarono che camminava lungo l'autostrada tutto rosso sul davanti aveva preso un barattolo arrugginito e si era tagliato l'organo sessuale come a dire: visto cosa mi avete combinato? Tanto vale che vi prendiate il resto.
E un pezzo lo mise in una tasca un pezzo in un'altra e fu così che lo trovarono, mentre tirava di lungo.
Lo affidarono ai dottori che cercarono di ricucirgli i pezzi ma i pezzi stavano benissimo così com'erano.
Io penso certe volte a tutta la gran figa abbandonata ai mostri della terra.
Forse era la sua protesta contro questo o la sua protesta contro tutto.
Una Marcia alla Libertà fatta da un uomo solo che non ha mai trovato posto tra le critiche dei concerti e le classifiche del baseball.
Lascia sempre vagare la fantasia, È sempre altrove il piacere: E si scioglie, solo a toccarlo, dolce, Come le bolle quando la pioggia picchia; Lasciala quindi vagare, lei, l’alata, Per il pensiero che davanti ancor le si stende; Spalanca la porta alla gabbia della mente, E, vedrai, si lancerà volando verso il cielo.
Nego l'evidenza con te. Ti chiamo disastro ma sei bellezza. E ad ogni sguardo m'affami. Ad ogni bacio mi salvi. E ti guardo i pensieri e... e guardo il vento.
Ora, lasciatemi tranquillo Ora, abituatevi senza di me. Io chiuderò gli occhi. E voglio solo cinque cose, cinque radici preferite. Uno è l'amore senza fine. La seconda è vedere l'autunno. Non posso vivere senza vedere che le foglie volino e tornino alla terra. La terza è il grave inverno, la pioggia che ho amato, la carezza del fuoco nel freddo silvestre. La quarta cosa è l'estate rotonda come un'anguria. La quinta cosa sono i tuoi occhi. Matilde mia, bene amata, non voglio dormire senza i tuoi occhi, non voglio esistere senza che tu mi guardi: io muto la primavera perché tu continui a guardarmi. Amici, questo è ciò che voglio, È quasi nulla e quasi tutto.