Poesie d'Autore


Scritta da: Ludo Criacci
in Poesie (Poesie d'Autore, Poesie d'amore)

Un caro respiro

Respirerei ogni centimetro della tua aria
fino a riempirmi i polmoni di te
sarebbero mille, duemila sospiri,
odorosi e aromatici più del caffè.

La parte eccedente la metterei
in sacchetti di raso da vendere in giro
sarebbero tuoi, anche un po' miei,
mettiamoci insieme altrimenti deliro.

Saremmo una ditta premiata e gradita
davvero una coppia assai profumata
da un lato il lavoro, dall'altra la vita,
dimmi di si e sarai fortunata.

Tu che respiri ed io confeziono
binomio perfetto, binomio preciso,
dai si comincia, tienimi buono,
il mondo ci aspetta, guadagno diviso.
Composta venerdì 13 marzo 2015
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    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Sottovoce

    La fiamma di una candela
    sottovoce parlando
    rischiara
    coi timidi gesti il silenzio,
    con gli occhi sospesi
    il soffitto accarezza,
    coi passi leggeri
    la stanza trascorre,
    la mano del buio che copre
    le ombre nascoste
    addolcisce, commuove
    lo sguardo che sente nel cuore
    il respiro che sfiora
    la fiamma.
    Un pianto di cera consuma
    fino all'ultima cera
    la fiamma.
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      Scritta da: Andrea De Candia
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      L'odio

      Guardate com'è sempre efficiente,
      come si mantiene in forma
      nel nostro secolo l'odio.
      Con quanta facilità supera gli ostacoli.
      Come gli è facile avventarsi, agguantare.

      Non è come gli altri sentimenti.
      Insieme più vecchio e più giovane di loro.
      Da solo genera le cause
      che lo fanno nascere.
      Se si addormenta, il suo non è mai un sonno eterno.
      L'insonnia non lo indebolisce, ma lo rafforza.

      Religione o non religione -
      purché ci si inginocchi per il via.
      Patria o no -
      purché si scatti alla partenza.
      Anche la giustizia va bene all'inizio.
      Poi corre tutto solo.
      L'odio. L'odio.
      Una smorfia di estasi amorosa
      gli deforma il viso.

      Oh, quegli altri sentimenti -
      malaticci e fiacchi.
      Da quando la fratellanza
      può contare sulle folle?
      La compassione è mai
      giunta prima al traguardo?
      Il dubbio quanti volenterosi trascina?
      Lui solo trascina, che sa il fatto suo.

      Capace, sveglio, molto laborioso.
      Occorre dire quanti canzoni ha composto?
      Quante pagine ha scritto nei libri di storia?
      Quanti tappeti umani ha disteso
      su quante piazze, stadi?

      Diciamoci la verità:
      sa creare bellezza.
      Splendidi i suoi bagliori nella notte nera.
      Magnifiche le nubi degli scoppi nell'alba rosata.
      Innegabile è il pathos delle rovine
      e l'umorismo grasso
      della colonna che vigorosa le sovrasta.

      è un maestro del contrasto
      tra fracasso e silenzio,
      tra sangue rosso e neve bianca.
      E soprattutto non lo annoia mai
      il motivo del lindo carnefice
      sopra la vittima insozzata.

      In ogni istante è pronto a nuovi compiti.
      Se deve aspettare, aspetterà.
      Lo dicono cieco. Cieco?
      Ha la vista acuta del cecchino
      e guarda risoluto al futuro
      - lui solo.
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        Scritta da: Andrea De Candia
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Del non leggere

        In libreria con l'opera di Proust
        non ti danno un telecomando,
        non puoi cambiare
        sulla partita di calcio
        o sul telequiz con in premio una Volvo.

        Viviamo più a lungo,
        ma con minor esattezza
        e con frasi più brevi.

        Viaggiamo più veloci, più spesso, più lontano
        e torniamo con foto invece di ricordi.
        Qui sono io con uno.
        Là, credo, è il mio ex.
        Qui sono tutti nudi,
        quindi di certo in spiaggia.

        Sette volumi - pietà.
        Non si potrebbe riassumerli, abbreviarli
        o meglio ancora mostrarli in immagini?
        Una volta hanno trasmesso un serial, La bambola,
        ma per mia cognata è di un altro che inizia con la P.

        E poi tra parentesi, chi mai era costui.
        Scriveva, dicono, a letto, per interi anni.
        Un foglio dopo l'altro,
        a velocità ridotta.
        Noi invece andiamo in quinta
        e - toccando ferro - stiamo bene.
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          Scritta da: Oliviero Amandola
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Le lodi di Marzo

          Danzano i fiori,
          a uno o due passi da noi,
          si cercano nell'aria che passa,
          nel tempo, nelle ore,
          dove polveri mature,
          nelle lodi di marzo,
          consumano i passi,
          e le labbra agli amanti.

          Si avvicinano, e si allontanano,
          liberi dalla forza che hanno dentro:
          Si vede che in essi c'è vita,
          perché per qualche ragione,
          portano al giorno
          Il loro contributo d'amore,
          che si fa trasparente, e forse, alla sera,
          ti addormenti con loro nel cuore.

          Vedi amore, cantano i fiori,
          a due o tre passi da noi,
          anche oggi in segreto,
          il nostro semplice amore.
          Composta nel marzo 2014
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            Scritta da: Antonio Belsito
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Ti vedo
            in un divenire di colori
            a imbrattare
            col sorriso
            come fosse il paradiso
            a ricoprir di stelle
            il mare
            con un bocciolo
            -uno solo-
            e il riflesso
            a riempire
            sogni
            agognati
            timidi
            allontanati
            acchiappati
            e poi sbattuti
            sul muro della speranza
            nel silenzio inquieto
            -forse malato-
            di una stanza
            a cestinar memoria
            lasciandosi cadere
            nell'ebbrezza
            di una spugna
            ad assorbire
            la combattuta
            stremata
            divertita
            provocata
            sfidata
            acclamata
            e maledetta
            -a volte avida e impacciata-
            vita.
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              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Le quattro stagioni

              Scioglie la primavera coi germogli
              il canto delle primule,
              cela l'estate crespe dell'autunno
              dove mille pensieri senza penna
              inginocchiati ai piedi dell'inverno
              sfogliano tra le pagine illuse
              le foglie imbalsamate.
              O questo libro!
              Questo romanzo sempre vecchio e nuovo
              delle quattro stagioni.
              O questo mare!
              Tra selvagge scogliere, rive, spruzzi
              incespica fruscio del mulinello
              con le onde cupe,
              frastagliati contesti, canti, voci
              spalma il navigatore sui marosi,
              dalle creste azzurre come altezze
              suonano i desideri
              muse, corone, allori
              come sospesi luccicanti inganni
              tentano come i pesci le lampare,
              cadono i sogni nelle valli fonde,
              schegge di fumo tra le righe insorte
              sospinge il vento i fogli
              verso l'ultimo punto...
              butta il vestito logoro non serve
              oltre il velo che incombe,
              nudo, che cosa, niente...
              vosco lettor sospeso
              alla parola "Fine" dell'Autore.
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                Scritta da: Andrea De Candia
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Ho conosciuto in te le meraviglie

                Ho conosciuto in te le meraviglie
                meraviglie d'amore sì scoperte
                che parevano a me delle conchiglie
                ove odoravo il mare e le deserte
                spiagge corrive e lì dentro l'amore
                mi sono persa come alla bufera
                sempre tenendo fermo questo cuore
                che (ben sapevo) amava una chimera.
                Composta martedì 3 marzo 2015
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