Poesie d'Autore


Scritta da: Andrea De Candia
in Poesie (Poesie d'Autore)

Ad ognuno un giorno

A ognuno un giorno muore un proprio caro,
tra l'essere e il non essere
è costretto a scegliere il secondo.

È duro riconoscere che è un fatto banale,
incluso nel corso degli eventi,
conforme a procedura,

prima o poi inserito nell'ordine del giorno,
della sera, della notte, di un pallido mattino;

scontato come una voce dell'indice,
come un paragrafo del codice,
come una data qualsiasi
del calendario.

Ma è il diritto e il rovescio della natura.
Il suo omen e amen distribuiti a caso.
La sua casistica e la sua onnipotenza.

Solo ogni tanto
ci mostra un po' di cortesia -
i nostri cari morti
ce li butta nei sogni.
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    Scritta da: Andrea De Candia
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Amami

    Amami
    e nel ricordo prendi la fionda antica
    e battimi i capelli. Mi vedrai crescere
    nera come la foresta dell'Amazzonia,
    ma se scosti i miei rami vedrai nella mia lingua
    uccelli variopinti e paradisi terrestri.
    Allora non pregare il Signore,
    perché la dovizia del mio canto
    io l'ho rubata a lui in un giorno di distrazione.
    Composta domenica 12 aprile 2015
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      Scritta da: Andrea De Candia
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      C'era una manciata di semi odorosi
      nelle mie mani per te,
      e un ricordo lontano di cose accadute
      ma senza sentimento.
      Pensavo che tu fossi la mia strada,
      e ho messo calzature leggere
      perché tu mi credessi un'ombra.
      Ho vagato solitaria con te dentro la mia stoltezza.
      Non ti dissi che ero innamorata
      fino al pudore,
      finché non vidi sangue nella mia mente:
      come se partito da me
      mi avessi rapito il fulgore degli anni.
      E così ho aspettato che tu rinverdissi
      e che da erba diventassi un altare;
      ma come tutti gli altari
      ti sei fatto pietra.
      Composta sabato 11 aprile 2015
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        Scritta da: Andrea De Candia
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Lirica antica

        Caro, dammi parole di fiducia
        per te, mio uomo, l'unico che amassi
        in lunghi anni di stupido terrore,
        fa che le mani m'escano dal buio
        incantesimo amaro che non frutta...
        Sono gioielli, vedi, le mie mani,
        sono un linguaggio per l'amore vivo
        ma una fosca catena le ha ben chiuse
        ben legate ad un ceppo. Amore mio
        ho sognato di te come si sogna
        della rosa e del vento,
        sei purissimo, vivo, un equilibrio
        astrale, ma io sono nella notte
        e non posso ospitarti. Io vorrei
        che tu gustassi i pascoli che in dono
        ho sortiti da Dio, ma la paura
        mi trattiene nemica; oso parole,
        solamente parole e se tu ascolti
        fiducioso il mio canto, veramente
        so che ti esalterai delle mie pene.
        Composta venerdì 10 aprile 2015
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          Scritta da: Gabriella Stigliano
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Inni alla notte e cantico dei morti

          Noi sogniamo di viaggi per l'universo:
          ma l'universo non è forse dentro di noi?
          Noi non conosciamo gli abissi del nostro spirito.
          La via segreta che conduce all'interno.
          In noi, e in nessun altro luogo,
          sta l'eternità con i suoi mondi, il passato e il futuro.
          Il mondo esterno è il mondo delle ombre,
          e getta le sue ombre nel regno della luce.
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            Scritta da: Renard Suaso
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Profumo d'assenza

            Se di notte non posso scriverti
            e di giorno neppure parlarti.
            Se non posso mai averti
            e nemmeno più guardarti

            almeno dimmi qual è il tuo profumo
            così che io possa inondare il mondo con la tua fragranza
            e nel vento possa sentir ovunque la tua presenza
            anche attraverso i muri spessi della mia stanza.

            E se poi le mani non posso tenerti
            e devo proprio dimenticarti.
            Se pure devo perderti
            e nemmeno posso sognarti

            allora dammi il tuo profumo
            così che io possa cosparger le stelle con la tua essenza
            e possa colmare l'insostenibile mancanza
            nel viver una vita assieme alla tua assenza.
            Composta mercoledì 8 aprile 2015
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