Poesie d'Autore


Scritta da: Andrea De Candia
in Poesie (Poesie d'Autore)
Nella fuga
che grande accoglienza
lungo il cammino -

Avvolta
nel panno dei venti
i piedi nella preghiera della sabbia
che non può mai dire Amen
perché deve andare
dalla pinna all'ala
e oltre -

La farfalla malata
presto saprà di nuovo il mare -
Questa pietra
con l'impronta della mosca
si è offerta alla mia mano -

Invece della patria
stringo le metamorfosi del mondo.
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    Scritta da: Andrea De Candia
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Pronti sono i paesi a sollevarsi
    dall'atlante.
    A scrollarsi il loro involucro stellare
    e annodarsi sulla schiena
    i fasci azzurri dei loro mari,
    a mettersi, berretti sul fumo dei capelli,
    le montagne dalle radici ardenti.

    Pronti a portare nel bagaglio
    l'ultimo peso di tristezza, questa crisalide
    sulle cui ali un giorno
    termineranno il viaggio.
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      Scritta da: Andrea De Candia
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Ci esercitiamo già alla morte di domani
      quando ancora appassisce in noi l'antica morte -
      Oh, angoscia insostenibile dell'uomo -

      Oh, abitudine alla morte fin nei sogni
      dove la notte si frantuma in nere schegge
      e l'ossea luna rischiara le rovine -

      Oh, angoscia insostenibile dell'uomo -

      Dove sono i dolci rabdomanti,
      angeli di quiete, che toccano per noi
      la segreta fonte che dalla stanchezza
      stilla nella morte?
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        Scritta da: dantino
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Sono solo morti

        Vorrei nonostante tutto, prender sonno
        assentarmi all'eco in lontananza delle bombe
        là dove il cielo piove e il fumo,
        modella di supplizio buchi ed ossa
        crateri lasciati come impronte, povere
        testimonianze sorde
        sono solo morti di bambini
        corpi trasformati che riempiono le fosse
        sono solo morti
        uomini, donne, animali, piante
        tutti accomunati in vinta sorte

        Vorrei nonostante tutto prender sonno
        chiudere gli occhi il tempo sufficiente
        che passi l'ingiustizia alla finestra
        che io non veda i torti e la miseria
        che io non veda
        uomini vivere di stenti
        ed altri vivere da ingordi
        chini obbedire inermi prede
        ed arroganti astemi al sentimento, comandare

        Vorrei nonostante tutto prender sonno
        svegliarmi ed essere presente per un mondo giusto
        non com'è, come dovrebbe
        un cibo uguale per tutti i viventi
        uguali i sensi e, uguali i sentimenti
        un mondo dove gli angeli imperfetti... paiono
        in un perfetto mondo di innocenti.
        Composta domenica 13 aprile 2014
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