Poesie d'Autore


Scritta da: dantino
in Poesie (Poesie d'Autore)
Negli spazi scomodi della mia soffitta
ho raccolto e soffocato i pensieri più tristi
ch'ora profumano di involontaria esistenza
e siedono, innocui sospiri
che diventano flebili voci di antichi ricordi
piccoli tormenti d'infanzia
come tremendi incubi giganti
rimorsi accumulati in milioni di anni.
Composta sabato 21 febbraio 2015
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    Scritta da: Rosita Matera
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    L'Amore

    E infine l'amore chiese al dolore:
    Ci conosciamo?
    Certo che si! Rispose il dolore...
    Sono venuto a farti visita molte volte nella tua vita.
    Non ricordi?
    Sono intervenuto molte volte nella tua storia, per cambiarne il corso...
    Ti ho insegnato strade nuove,
    che tu hai percorso a tua insaputa.
    Non volevi farlo, è vero!
    Ma Qualcuno ti ha dato una mano,
    a forza per amarmi con tutto te stesso.
    E proprio quando l'amore bacia il dolore
    che nasce il perdono.
    Viene al mondo con un sorriso,
    che colora tutto l'universo.
    C'è una speranza che non muore,
    ma che rinasce ogni volta che sappiamo amare.
    L'amore, se non è l'impegno di ogni giorno,
    sarà il rimpianto di tutta la vita.
    Innamoratevi se no sarà tutto vano.
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      Scritta da: Mariella Buscemi
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Di tutta questa rabbia dell'esser nata schiava
      due giri di cordone attorno al collo che sempre stringe il respiro
      adesso
      come fune che mi lega la caviglia al tavolo
      e non mi consente la fuga
      chissà
      se ci saranno ali d'acciaio
      a sollevare questo mio pesante mondo
      quando le vertebre faranno gancio
      ed il coraggio sarà uncino
      e tutto il tetto si aprirà
      a mostrare il cielo alto
      mentre io
      incollata a questo pavimento basso
      anche il passo
      mi apparirebbe volo.
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        Scritta da: Fabio Rapezzi
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        In Anna

        Come il fiore maturo della magnolia
        era alta e felice.
        Al principio solo lei esisteva:
        umida e dolce, bianca,
        si amava nell'ombrosa saliva delle alghe,
        nei seni difesi dal tufo,
        nel tenero pube dei merli.
        Dormiva nell'avena
        sopra letti di stame,
        e le sue labbra d'ape
        socchiudevano vulve dorate
        ai fior di loto.
        Carezzava la piena luce
        degli oleandri e,
        da azzurri sauri,
        beveva la linfa gloriosa della luna;
        s'abbracciava alle cosce fragranti
        dei cedri, palpitando
        nei suoi pori col polline indenne
        delle larve.

        Sia gloria e lode a lei!
        Al suo utero pregno di pistilli,
        sua orchidea fertile,
        ai suoi fianchi!
        Riverberi il suo piacere
        in uve e stelle,
        in colombe e spighe!
        Perché è grande!
        Perché è bella!
        Oh la magnolia bianca
        sola!
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          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Guardo l'alba incerta e silenziosa
          schiude le sue finestre piano piano,
          sorride al mare coi riflessi rosa
          e tende al sole tenero la mano.
          Bella Natura!

          Quando giochi con chiazze di colori
          e ritagli di forme, coi pennelli
          tingi farfalle, petali di fiori,
          prati, declivi, limpidi ruscelli
          Vaga Natura!

          Quando calcoli seria i tuoi diademi
          posti nel cielo in equilibrio, reggi
          gli spazi, moti, orbite, sistemi
          ammansisci secondo le tue leggi.
          Grande Natura!

          Quando si accende un palpito sincero
          fiorisce il sentimento dell'amore,
          dentro un piccolo grembo il tuo mistero
          infondi, e l'infinito dentro il cuore.
          Dolce Natura!

          Nella valle mortale agnelli e lupi
          sono i tuoi figli, è mare di dolore.
          Perché? T'avvolgi di silenzi cupi,
          miseria e strazio non ti tocca il cuore.
          Madre Natura!
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            Scritta da: Antonio Belsito
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Sono giorni
            di mesi e di anni
            ore
            e minuti con secondi
            passi
            a gattoni
            trascinandosi
            vagiti
            che diventano canzoni
            poi in piedi
            parole
            negli occhi
            binocoli
            cielo
            stanze
            palloni neri
            sino al primo grido
            di liquido amniotico
            che diventa colore
            di pelle
            di carne
            di verità
            ingenuità
            di prime corse
            per strada
            e - fatalità -
            durezza
            di suole consumate
            di corse inseguite
            di ginocchia sbucciate
            di pioggia senza ombrello
            di sole
            solo
            ingarbugliato il pensiero
            alla ricerca del siero
            tra l'adulto e l'altro bambino
            a volte, manichino
            tra il bianco e il nero
            attonito il grigio
            arriva, anche, l'arcobaleno
            orgoglio
            paura
            dubbio
            felicità
            la tristezza più in là
            fa
            fu
            ricordi
            memorie
            di eventi
            senti
            menti
            tanti
            ponti
            di giocattoli
            fortunati
            poi di penne colorate
            di quaderni ordinati
            di libri
            di arnesi
            e stare lì a guardare
            disegnare
            sognare
            scarabocchiare
            accompagnare
            sostenere...
            Boh!
            Amare.
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              Scritta da: Alessandro Rossini
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Piccole cose di poco conto

              Vivo a due ore dal mare
              e se ci penso non so niente del mare.
              Sono nato a due ore dal mare e vivo a un'ora
              dalle montagne, in un'ora posso raggiungere
              le montagne.
              E vivo a un quarto d'ora da te,
              sette minuti in bici,
              cinque, saltellando tra i tetti.
              Dici
              che hai un debole per me.
              Viviamo a due ore dal mare
              ad una dalle montagne.
              Non ho voglia di mare
              non so nulla della montagna
              avrei voglia di venirti a trovare.
              Niente di che
              riposarmiti un poco addosso
              sentirti raccontare piccole cose di poco conto
              bere un tè
              se ci scappa
              un bacio.
              Composta lunedì 24 novembre 2014
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Sono un groviglio

                Io sono strana, lo so.
                Sono un groviglio
                di contraddizioni,
                mescolo la rabbia con i sogni
                i sogni con la speranza
                l'amore con il desiderio
                la delusione con la determinazione
                il pianto con una sana risata.
                Lancio un sasso e nascondo la mano
                per tirarle fuori entrambe.
                Sono un groviglio di tutto
                nel mio essere donna
                madre, compagna, amante, amica
                con tutta la mia luce
                e con tutta la mia oscurità.
                Sono un bagaglio di vissuto
                di lividi nascosti sotto pelle
                di battiti improvvisi soffocati
                di sogni sognati caduti a terra
                prima di prendere il volo.
                Di traguardi raggiunti, di fallimenti
                di rabbia uccisa
                di momenti di si e momenti no.
                Sono un groviglio di donna
                di passione, amore
                di odio, di indifferenza.
                Sono schiva e solare
                rido e piango con la stessa forza
                sono mare in tempesta
                onda calma che abbraccia
                passione che travolge.
                Troppo presente, troppo assente
                troppo vicina, troppo lontana
                ma se non mi trovi è solo perché
                non hai allungato la mano.
                Gioco in difesa
                ma senza armi d'attacco,
                mi arrendo davanti a un sogno
                e so ascoltarne i battiti
                perché vivo di quei "battiti".
                Composta domenica 1 febbraio 2015
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                  Scritta da: Silvana Stremiz
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  È un sogno di battiti vivi

                  È un sogno
                  di "battiti vivi"
                  quello mio per te
                  di battiti pieni
                  di battiti vuoti
                  di emozioni
                  di curve e di onde
                  di cielo e di mare
                  di stelle appese.
                  Viaggio a bordo
                  di un nuvola morbida
                  come lo zucchero filato
                  dolce come un battito
                  amaro come l'impossibile
                  e come i bambini
                  quando si leccano le dita e
                  sorridono guardando il cielo
                  sto sorridendo felice pensando a te.
                  Felice pensando a me, a noi
                  a tutto, a niente
                  come una bambina
                  disarmata e scema di te.
                  Composta domenica 1 febbraio 2015
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