Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Ti porterò con me

Ti porterò con me stanotte
e per molte altre ancora
sulla riva del mare
a raccogliere stelle,
a sgualcire il cielo
con i nostri respiri.

Fino lo sfinimento
delle parole
godrò della tua mente,
amerò la tua bocca
e ogni centimetro
del tuo volto,
del tuo cuore.

Ti terrò stretto
fino ad addormentare le stelle
per restituirti alla realtà
al sorgere di ogni alba.
Composta sabato 1 novembre 2014
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Voglio la tua anima

    Voglio
    amarti tutto.

    Non voglio la tua carne
    l'apparenza
    o i sensi di un attimo.

    Voglio la tua anima
    il tuo cuore
    la tua mente
    essere la tua follia.

    Voglio scenderti dentro.
    Voglio sentirti dentro.
    Voglio l'immenso.

    Voglio appartenerti
    averti
    essere il tuo brivido
    dentro e fuori
    per quell'attimo folle di noi.
    Composta nel 2014
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      T' AMO

      La verità è che t'amo
      t'amo di un amore libero
      t'amo di un amore pulito
      t'amo di un amore "sporco"
      t'amo di un sogno
      t'amo di una follia
      t'amo non per il tuo domani
      t'amo non per il tuo ieri
      t'amo per questo adesso
      t'amo di passione
      quasi folle, inspiegabile.
      T'amo da rubare l'amore
      all'amore,
      a quell'amore
      che mi lasci rubare
      a te...
      ma è
      un t'amo senza impegno
      un t'amo folle di te,
      è un t'amo che vuole tutto
      che non vuole niente
      che ci permette di andare
      di tornare
      di prenderci
      di lasciarci
      di perderci e ritrovarci
      di possederci
      di amarci senza promesse
      né inganni.
      E se smetterà di essere t'amo
      sarai sempre un pezzo di cuore.
      Composta nel dicembre 2014
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        In riva al nostro mare

        Stanotte mi sono seduta in riva
        al nostro mare
        a contare i granelli di sabbia
        con gli occhi aperti
        e il cuore spalancato sulla realtà
        dando il giusto peso al "sei".

        Ci sono stata mille volte
        ad occhi chiusi
        con le tasche piene di stelle
        a seminare "desideri"
        con cuore colmo
        del tutto e niente che componi
        a sognare ad occhi aperti
        mano nella mano abbracciati al silenzio
        delle mute parole
        a guardare le nubi che si rincorrono
        diventando draghi e angeli
        draghi dalla bocca fiammeggiante
        come fiammeggiante è la passione.

        Arrotolati nella sabbia
        con il sapore della tua pelle
        sulle mie labbra
        dove tutto è accaduto
        senza che nulla sia stato.

        Un battito improvviso
        scrive l'impossibile
        e la realtà la si confonde
        la notte ruba al giorno
        tutto l'amore che può
        per restituire all'alba
        il giusto senso del "sei".
        Composta giovedì 1 gennaio 2015
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          Scritta da: dantino
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Per il vostro pensiero (voi che ignorate la vita, come ignorate la morte)

          È il navigare
          per continui giorni la tempesta
          che della terra ferma scordo
          e tra le ore e i fiordi
          lo spumeggiar del mare
          il vento porta trasformati i volti
          ed i ricordi muti
          confusi e spenti
          così insolitamente fermi
          che della scialuppa
          l'oscillare lento e vorticoso, assorbo
          così m'inebrio
          calando dietro me
          nel vostro quieto mare morto
          come sgualcite reti, stanche
          i versi...
          un coricar parole
          come povere vele ad asciugare
          nei sontuosi e freddi
          vostri porti.
          Composta nel 1995
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            Scritta da: Antonio Belsito
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Urli
            contro il cielo
            ed è già mattino
            cerchi le orme
            di quando eri bambino
            in un divenire
            di stelle a metà
            tra il cielo e la serenità:
            ah!
            Ti scuote
            il mondo adulto
            sembra un insulto
            a volte, anche un furto
            identità
            di sogni rincorsi
            come sorrisi a batti cuore
            stupore
            torna il bambino
            un pallone
            una carezza di un genitore
            in un nido di cotone
            sincerità
            oggi, gira un mondo
            di cartone
            che si piega al primo scossone
            scoppia il pallone
            piange il bambino
            nessuna mano vicino
            naufrago di verità
            su una zattera di autenticità
            torna la luna
            - è là -
            le stelle sono ancora a metà
            in un mare di onde arrabbiate
            mentre il vento fa le passeggiate.
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              Scritta da: Sylvia Drago
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Consigli a me stessa quando piove

              Dormi in silenzio

              Non far rumore quando non ci sei
              Coltivati
              ma non covare pietre

              i mattoni servono per costruire ponti
              i giorni per tessere
              il mattino per ricominciare
              la carne è pesante per ancorare all'amore

              Piangi, lasciati piovere, lasciati stare
              Riposati, lasciati vegliare
              Brinda, ci sono notti da ubriacare

              Se le tue mani ti sembrano opache
              dipingi le unghie di rosso

              Ricorda che per sopravvivere bisogna disobbedire

              Porta con te un ombrello a colori

              se non puoi vincerla, sfoggia la malinconia.
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                Scritta da: dantino
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Come un grillo morto

                Come un grillo morto, che ho incontrato
                mentre mi adoperavo con la scopa
                fermo, lì sdraiato
                troppo distratto io, lui...
                troppo assopito, ho pensato
                non è mai intenzione mia disturbare, giuro!
                Non è abitudine e, troppo è il rispetto
                per chi mi vive attorno
                e nello stesso spazio condiviso mi sopporta
                chissà per quanto hai osservato il mio continuo e,
                distratto camminare
                ed io che mai ho udito, o mai voluto udire... il tuo cantare
                essere distratti in questo mondo,
                è un male grande grande
                si perdono gli amici più importanti.
                Composta nel 2000
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                  Scritta da: dantino
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Per te raccolgo un fiore

                  Vorrei donarti un fiore ma... ho paura
                  di piangere nel vederlo quando muore
                  perciò ti dono ciò che ho dentro il cuore
                  un mondo terso di sereno e sole
                  oppure il freddo il ghiaccio e, poi la neve
                  lo so ch'è poco, perciò ti do anche il mare
                  quello in tempesta o quello fatto per cullare
                  ciò che ho incontrato nel mio girovagare
                  ma anche i monti verdi, austeri e presuntuosi
                  poi tristi e soli, quasi lentamente fossero a morire
                  io nel cuore ho un mondo di ricordi
                  che sento non voler dimenticare
                  come sentire bimbi capricciosi
                  che han fame ma... rifiutano il mangiare
                  lo so ch'è ancora poco, ma il giardino che coltivo
                  a volte... è incapace di fiorire
                  quando della vita vincono le guerre, la fame e l'ingiustizia
                  se ti do il mio cuore in cambio del tuo amore
                  ti prego, non buttarlo
                  tienilo sul palmo della mano
                  affinché io possa...
                  ancora un poco amare.
                  Composta mercoledì 30 novembre 1994
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