Poesie d'Autore


Scritta da: Eugenio Patanè
in Poesie (Poesie d'Autore)

L'investigatrice letteraria

Investighi il cuore, la mente, i silenzi;
ti appassioni agli odori, a quei suoni, ai rancori.
La tua pace è la quiete o la pienezza d'amore;
e in quella pace o pienezza, tu realizzi il tuo ardire:
con dedizione e attenzione, con fughe d'ansia e quesiti
che alimentano il fuoco di letture e altre vite.
Tu sei colei che va in cerca del "bel principe fra i Lord".
Tra sillabe e parole, dietro ogni virgola o in un punto,
talvolta uno, a volte tre... Osservi, ricerchi, indaghi
e ti chiedi; tocchi l'acqua, ne assaggi il sapore.
Dolce o salata, contiene sempre una storia.
Fili intrecciati, catene, rami secchi o spezzati.
Ragnatele, pensieri, notti insonni e poesie.
Epoche antiche, emozioni, sensazioni crudeli.
Tu scrosti ogni maschera e districhi ogni trama;
lì seduta al telaio di celate realtà.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Eugenio Patanè
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Abbiate il coraggio

    Abbiate il coraggio di pretendere la vostra felicità,
    sia essa l'ammirare una luna arancione
    che sbuca dall'acqua notturna del mare
    o leggere un libro dinnanzi a un camino
    bruciante pezzi di legna o rami secchi di vite.

    Abbandonatevi al dolce annegare
    nel caldo e vitale possedersi dei sessi;
    abbiate il coraggio di domandarvi chi siete
    e chi o che cosa vi renderebbe felici.

    Abbiate il buonsenso di dare a voi stessi un autentico senso.
    Abbiate scarpe robuste per viaggiare nel mondo
    e comodi spazi – per far volare le menti.
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Poesia

      Poesia
      Entri nella mia stanza a tutte l'ore,
      coi colori del tramonto
      dipingi di vaghezza le pareti,
      coi colori dolci
      arrivi fino al cuore,
      quando la sera stanca accende l'ora
      m'infittisco di te.
      Il mio pensiero ha occhi per vederti,
      ha mani per sentire
      magia di tuoi sussurri sulla pelle,
      piovono sul cuscino i tuoi riflessi
      quando spandi dolcezze,
      sei campo di sentieri
      dove posso correre,
      sei terra da scavare
      dove posso piantare versi belli,
      ti adoro.
      Composta nel 2015
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: dantino
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Ho molta più sete

        Ho sete
        ho tutta la sete del mondo
        che tutta la pioggia del mondo non placa
        nei giorni di vento
        nei giorni d'autunno,
        nei giorni di freddo materno
        furono amari i colori, come amaro il sentiero che ancora percorro
        tra spiriti, nani e fantasmi d'intorno, nascosti tra gli alberi fitti
        allora ero svelto, saltavo la buca e il fosso
        allora avevo la forza e il coraggio...
        Vi prego
        lasciate ch'io passi nel vostro letargo
        è tutta la vita che aspetto, come un fiore tra i sassi
        lasciatemi andare signori
        ch'io possa capire
        il perché delle ortiche sul fianco ai ruscelli
        di serpi a guardiani del nulla
        io sento, il canto dei grilli che ignari
        attirano a sé la morte vestita di uccelli
        non c'è la pace che voglio ribelle
        e guerra è la vostra amicizia fasulla
        lasciate ch'io passi nel vostro letargo
        ho tutta la sete del mondo
        ho tutto il pianto del mondo
        che tutto l'amore del mondo non spegne.
        Composta lunedì 19 gennaio 2015
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Mariella Buscemi
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Inorridisce tutt'attorno
          di ciò che rimane chiuso fuori
          sigillato dentro
          l'ottavo peccato
          di un settimo senso
          di gemiti affannosi in tre ottavi
          numerazioni lente
          parole prive d'alfabeto
          che l'atono è nella voce che implora
          di ciò che annovera nella sfilza dei ricordi
          marcia memoria mi sarai
          e io dimenticanza lieve
          nobile nel taciturno furore
          delle carni non ho più malattie

          È morto anche il silenzio.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Mariella Buscemi
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Io mi presento e non sono me stessa
            la mia mano amputata
            e il tuo arto fantasma rimasto a toccarmi
            ché mi è voglia tutto questo
            dalla mancanza al tuo perpetuo senso
            dell'assoluto che mi spurga dentro
            quando fuori non ci sei
            perché sei calco
            osso di traverso
            nervo e verbo
            e quando mi sono uccisa
            il tuo nome è diventato sacrificio.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Mariella Buscemi
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              La sfida di vedere quanto è profondo il baratro
              e quanta aria abbia l'anima
              dall'orlo dei nervi
              al precipizio dei brandelli d'umori
              e tastare il durante
              assaporare il mentre del vento
              dal corpo che oscilla
              nella bascula del freddo
              che si fa più tagliente nella caduta
              e spacca la gravità ed il suo centro
              la corda immaginaria attaccata
              al gracile ramo d'un albero abbattuto
              ché la terra calcata
              ha ceduto con me
              e m'anticipa il volo
              scende in pioggia
              ed io calo come sasso
              corpo attratto dal baricentro infernale

              Il basso aspetta sempre.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Alessia S. Lorenzi
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Vorrei vederli bambini soltanto

                Vorrei vedere i bimbi felici, ovunque nel mondo;
                vorrei vedere i loro occhi sorridere;
                vorrei vederli giocare e saltare pieni di gioia,
                vorrei vederli sognare e realizzare i loro sogni.
                Vorrei vederli inseguire un aquilone,
                vorrei sentire il canto festoso delle loro risate.
                Non vorrei vedere i loro volti tristi e spenti,
                né le loro braccia stanche.
                Vorrei vederli bambini, bambini soltanto.
                Vota la poesia: Commenta