Poesie d'Autore


Scritta da: Antonio Prencipe
in Poesie (Poesie d'Autore)

Quando decidi di morire

Preferivo morire sai...
Non senti dolore quando la pelle
si scarta da sola e le vene
si aprono come vento a Dicembre.
Il dolore non lo senti quando
il cuore sparisce dal ventre e la voglia
di morire divora gli occhi, le palpebre
si squartano come gigli a Novembre
e la voce non la si sente più,
è solo un ricordo lontano.
Non senti dolore quando la lama
del pugnale preme sulla pelle
e un sorriso accarezza il sangue.
Non è dolore lo scegliere di morire
ridendo, bestemmiando Dio a bassa voce
con la paura di piangere e non portarsi
con se le mille lacrime di catrame.
Quando decidi di morire non senti
dolore masticando la lama fredda
del pugnale tenuto stretto fra i denti,
la lingua porta i segni della sconfitta,
il palato si lacera e non fa male.
Il corpo che balbetta nel pianto
di una carezza mutilata fa ridere.
Si ha bisogno di tutto,
si ha bisogno di morire per vivere.
Quando si decide di togliersi la vita
il dolore non esiste,
l'amore non esiste e il corpo
è solo un ostacolo da abbattere.
Ci si ammazza anche l'angelo più bello,
lo troverò a terra accanto al mio
spoglio ricordo di vita come uno scheletro
senza ossa, sconfitto dal dolore,
sconfitto da tutto semplicemente
perché aveva bisogno di tutto.
Composta venerdì 18 ottobre 2013
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Claudio De Lutio
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Le Città dell'Est

    Non son là
    che nei freddi mattini
    tra i silenzi smorzati dal vento
    quando sembran al chiarore di brine
    ormai nuove alla notte solenne.

    Non son là
    che nei geli e nevischi
    tra le luci sommerse dal manto
    dei più fitti misteri e dei rischi
    per assumerne il prezzo e mai il vanto.

    Non son là
    che nei volti sicuri
    tra i dolori sofferti del parto
    nelle immense fatiche e sudori
    di chi serve dal basso il più Alto (Dio).

    Non son là
    che nei corpi senili
    tra gli acciacchi causati dal tempo
    o nel pianto di tutti i bambini
    che al sorriso si alterna in un lampo.

    Non son là
    che nei loculi oscuri
    tra le effigie sacrali del tempio
    sugli altari di eroi e caduti
    non restie a mostrarne l'esempio.

    Non son là
    ma son là con la mente
    quando uomini donne e bambini
    lascian loro per luoghi e destini
    per chissà, per chissà, per chissà!
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Angela MORI
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Lingua

      Disgusto mi dai
      Aspide vermiglio,
      Fermati e muori
      In quella sporca prigione
      Che odora di fumo e liquore
      Non dimenarti più
      Cercando di sputar rancore.
      Raggrinzito e livido
      Prova a gustar
      Il sapore del miele
      Non solo fiele
      Deve esser tuo vitto,
      Della crudeltà dei tuoi pensieri,
      Io voglio fuggire.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Giancarlo Modarelli
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        L'avrei voluta nuda la sposa

        Fiori d'arancio bugiardo il paese in un mese triste da ricordare.
        Serata disperata messa a nudo da una sposa nella rosa di fuoco.
        Il genero rigenero al cuore dello sposo.
        A cucinare la frittata con la cipolla d'insalata.
        Nuda è la sposa-nuda la rosa di cicatrice si sposa.
        Composta domenica 13 ottobre 2013
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Ludo Criacci
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Grammatical-mente mia

          Tu sei tutto per me. Punto!
          Sei perfetta, non fai una Virgola,
          rappresenti il Periodo più bello della mia vita
          un Legamento saldo, il Ritmo giusto,
          il Passato, il Presente, il Futuro,
          sei l'Espressione del mio Essere e Avere,
          l'Aggettivo più dolce che io conosca,
          lo Stile più raffinato che esista,
          il Soggetto più interessante
          che mi sia capitato nella vita,
          non esistono Similitudini
          la tua bellezza è solo un Complemento,
          non è Singolare ch'io sia innamorato di te.
          È per questo che con sincerità ti dico:
          "Sei il mio Verbo".
          Composta sabato 12 ottobre 2013
          Vota la poesia: Commenta
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Dietro una rete che non c'era

            E cammino e ricammino sull'asfalto
            Le mie mani nella rete a fissare la villetta abbandonata
            Il cancello era aperto era casa mia
            C'è un terzo piano con le scale
            Fuori c'era la festa ieri ci sono stata
            Ora solo un tubo verde attorcigliato sporco
            Le piante ancora in fiore
            la luce accesa... c'erano i fantasmi ed io li vedevo
            Avevo come la sensazione di non avere i miei occhi
            Ma quelli di mia madre
            C'era una anziana signora in buona salute che mi aspettava
            Mi guardava commossa
            Io meravigliata
            Occhi così belli di storia
            Solo nelle sue pupille potevo leggerla
            Di come abbandonata fu la città
            Tra le rovine e la gente con torce e forconi
            E noi due unici al mondo
            Ritrovati per caso mentre me ne andavo via
            Rimasta per amore vicino a lei
            A partire nel risveglio in mezzo al mio letto
            Mentre il sole formeggiava la luce
            Di un gioco di illusioni a terra e sugli armadi
            Ancora qui nel presente di uno sguardo alla finestra
            Le lacrime scendevano per la gioia e per commozione
            Un ricordo mi entra toccandomi ancora adesso
            Mentre lo racconto ai cuori dei miei cuori
            Ciò che in un'altra dimensione accadde
            Quando nessuno fu sopravvissuto
            Ad eccezione di due anime gemelle
            Vissute ancora dentro, dopo nove mesi di villeggiatura.
            Composta lunedì 14 ottobre 2013
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Giancarlo Modarelli
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Perché lei continua a darla senza meriti

              Una rosa in una sposa di carezza a decifrare l'amore nelle parole illimitate.
              A suonar la campana l'aver Maria piena di grazie.
              Dritta viene e dritta rimanda dalla natura all'assenza.
              A desiderar lei è il fuoco verbalmente modificato.
              Nulla in tua presenza e possibile di sapere ne di sperare.
              Composta lunedì 14 ottobre 2013
              Vota la poesia: Commenta