Scritta da: Marta Emme
in Poesie (Poesie d'Autore)
L'omosessualità
In un cuore birichino
sa nascondersi il divino.
Composta sabato 16 febbraio 2013
In un cuore birichino
sa nascondersi il divino.
la vita è svegliarsi
ad ogni levar del sole
ma le strade grondano sangue
innocente di giovani vite
spezzate prima del tramonto.
C’è chi ti legge come un libro aperto,
chi ti chiude come un libro letto,
chi ti scrive come un libro bianco,
chi ha perso il segnalibro,
chi voleva leggerti
ma le emozioni non erano in saldo,
chi ti ha sfogliato e riposto sullo scaffale,
chi ti ha portato a casa e messo in libreria.
Forse un giorno qualcuno ti legge sul serio,
dalla copertina all’ultima pagina,
e ti porta con sé
come il dono più prezioso.
Credimi, tento. Ma forse potresti aiutarmi!
Lo so che non concedi
attenuanti, mi accusi di pretesti,
non mi vuoi dare fiducia e non credi
che cerco di correggermi. "Dovresti
cambiare-dici-ormai mettere i piedi
per terra". Alla mia età! Ma tu sapresti
farmi tornare indietro? E non lo vedi
ciò che ogni giorno escogito per fingere
che l'armonia fra vivere e sognare
non abbia scosse, e come sappia tingere
d'azzurro ogni orizzonte. Ma noi siamo
ciò che sogniamo. e chi la può strappare
l'essenza della linfa dentro il ramo?
Ogni frutto ha il suo didentro,
riteneva un frate assai contento
che nel coltivare l'orto
aveva gran talento,
ma non di meno le cure dedicava
alle pene che taluno tormentava.
Alla luce del suo lume
lo scaldava e la soluzione
sempre propinava di guardare
avanti nel diventare grandi
e viver tutti i momenti
come i più importanti.
Dunque crescer consapevole
è assai lodevole perché
un'opportunità sempre vien data,
ma questa non è scontata
e va allora ricercata,
con l'ardore di chi dentro sente
che coltivar può esser divertente
se si pensa al frutto
e null'altro si pretende.
Alfin, se il gusto è relativo
anche una rapa può esser
un buon partito
se dalla cucina viene ben servito.
Ed è proprio nella maestà
di coglierne appieno le proprietà
la vera nobiltà,
che certamente il buon padre benedirà.
Com'è alto il dolore.
L'amore, com'è bestia.
Vuoto delle parole
che scavano nel vuoto vuoti
monumenti di vuoto. Vuoto
del grano che già raggiunse
(nel sole) l'altezza del cuore.
A volte nei miei sogni vagabondi
sei presente smarrita e silenziosa
ti guardo ti confondo mi confondi
sei molto bella ed anche assai preziosa
Il mio volto è un'immagine riflessa
nel tenue incarnato del tuo bel viso
sussurrando mi parla mi confessa
strizzando l'occhio, m'accenna un sorriso
Forse voglio dirmi che sono scemo
a ricercare il bene solo in sogno
nella realtà la donna devo amare
Adesso ho compreso tutto e fremo
del tuo cospetto vero ho bisogno
voglio baciarti e farmi perdonare.
Vivi in vetrina
vestita di gloria,
col sorriso in affitto,
che con te non dimora,
mentre nell'intimo
della tua nudità
il tuo specchio fedele
più segreti non ha.
Essere stella,
non vuol dire brillare,
puoi sentirti farfalla,
nel bel mezzo del mare,
ogni tanto vorresti
posarti e provare
anche tu come gli altri
il desiderio d'amare.
Vedo i miei giorni che scorrono pigri
nei silenziosi interiori tormenti,
sulla strada percorsa
tra mille sorrisi di falsi amori.
Apatia verso il rumore dei fiori
indifferenza alla nuova stagione.
Vivo troppo lontano
in armonia con la mia solitudine.
Ci vorrebbe l'emozione che manca
per dare senso di nuovo alla vita.
Ci vorrebbe l'amore
a ridare all'esistenza pigmento.
Nascosto
tra la sabbia
e gli scogli,
lo scheletro d'una barca
riposa da tempi
immemorabili
ricoperto da burrasche
e poi silenzio,
nella tomba
dei ricordi
benedetti dalla pioggia
e chiamati dal fuoco
all'inferno,
l'anima va
verso la pace eterna,
il corpo corre
verso l'eterno dolore.