Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

Come farti capire

Come farti capire che c'è sempre tempo?
Che uno deve solo cercarlo e darselo,
Che non è proibito amare,
Che le ferite si rimarginano,
Che le porte non devono chiudersi,
Che la maggiore porta è l'affetto,
Che gli affetti ci definiscono,
Che cercare un equilibrio non implica essere tiepido,
Che trovarsi è molto bello,
Che non c'è nulla di meglio che ringraziare,
Che nessuno vuole essere solo,
Che per non essere solo devi dare,

Che aiutare è potere incoraggiare ed appoggiare,
Che adulare non è aiutare,
Che quando non c'è piacere nelle cose non si sta vivendo,
Che si sente col corpo e la mente,
Che si ascolta con le orecchie,
Che costa essere sensibile e non ferirsi,
Che ferirsi non è dissanguarsi,
Che chi semina muri non raccoglie niente,

Che sarebbe meglio costruire ponti,
Che su di essi si va all'altro lato e si torna anche,

Che ritornare non implica retrocedere,
Che retrocedere può essere anche avanzare,

Come farti sapere che nessuno stabilisce norme salvo la vita?
Come farti sapere che c'è sempre tempo?
Composta giovedì 31 gennaio 2013
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    in Poesie (Poesie d'Autore)

    In questo grigio pomeriggio

    Che voglia di piangere in questo pomeriggio grigio!
    Nel suo picchiettare la pioggia parla di te...
    Rimorso di sapere che, per mia sola colpa,
    mai più, vita mia, mai più di rivedrò!
    I miei occhi, nel chiudersi, ti rivedono come se fosse ieri,
    tremanti nell'implorare di amarti ancora
    ed ora sento nuovamente la tua voce rivolgersi a me,
    in questo pomeriggio grigio...

    "Vieni", triste, mi dicevi,
    "che l'anima mia non può più sopportare questa solitudine!
    Vieni! E compatisci questo mio dolore,
    perché sono stanca di piangerti, di soffrire e di attenderti
    e di parlare sempre sola con il mio cuore!
    Vieni... perché io ti amo tanto
    e se non verrai io affogherò nel mio stesso pianto!
    No! Non può essere che io continui a vivere così
    con questo amore inchiodato in me come una maledizione!"

    Non seppi comprendere la tua disperazione
    e spensierato me ne volai tra le ali d'un altro amore,
    che solo e triste, poi, mi ritrovai
    quando mi scoprii così lontano e capii il mio inganno!
    I miei occhi, nel chiudersi, ti rivedono come se fosse ieri,
    tremanti nell'implorare di amarti ancora
    ed ora sento nuovamente la tua voce rivolgersi a me
    in questo pomeriggio grigio.

    (Trad. it da "En esta tarde gris", letras Josè Marìa Contursi, 1941)
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      Scritta da: alessia14
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Ulisse

      Nella mia giovinezza ho navigato
      lungo le coste dalmate. Isolotti
      a fior d'onda emergevano, ove raro
      un uccello sostava intento a prede,
      coperti d'alghe, scivolosi, al sole
      belli come smeraldi. Quando l'alta
      marea e la notte li annullava, vele
      sottovento sbandavano più al largo,
      per fuggirne l'insidia. Oggi il mio regno
      è quella terra di nessuno. Il porto
      accende ad altri i suoi lumi; me al largo
      sospinge ancora il non domato spirito,
      e della vita il doloroso amore.
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        Scritta da: alessia14
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Gli occhi della mia donna non sono come il sole

        Gli occhi della mia donna non sono come il sole;
        il corallo è assai più rosso del rosso delle sue labbra;
        se la neve è bianca, allora i suoi seni sono bigi;
        se i capelli sono crini, neri crini crescono sul suo capo.

        Ho visto rose damascate, rosse e bianche,
        ma tali rose non le vedo sulle guance;
        e in certi profumi c'è maggior delizia
        che non nel fiato che la mia donna esala.

        Amo sentirla parlare, eppure so
        che la musica ha un suono molto più gradito.
        Ammetto di non aver mai veduto incedere una dea,
        ma la mia donna camminando calca la terra.

        Eppure, per il cielo, credo il mio amore tanto raro
        quanto qualsiasi donna travisata da falsi paragoni.
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          Scritta da: alessia14
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Per me è chiaro ch'è uguale agli dèi

          Per me è chiaro ch'è uguale agli dèi
          quell'uomo che in fronte a te
          siede e a te vicino ascolta te
          che parli dolcemente

          e sorridi piena di desiderio, e questo basta
          a farmi saltare il cuore nel petto:
          perché appena ti guardo, ecco non sono più capace
          di dire una sillaba,
          anzi la lingua mi s'affloscia, subito
          un fuoco mi corre leggero sotto la pelle,
          con gli occhi non vedo più niente,
          le orecchie rimbombano,

          un velo di sudore mi ricopre, un brivido
          mi possiede tutta, più verde dell'erba
          divento, e poco, persino a me è chiaro,
          mi manca a morire.

          Ma tutto si può sopportare.
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            Scritta da: alessia14
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            A vortice s'abbatte

            A vortice s'abbatte
            sul mio capo reclinato
            un suono d'agri lazzi.
            Scotta la terra percorsa
            da shembe ombre di pinastri,
            e al mare là in fondo fa velo
            più che i rami, allo sguardo, l'afa che a tratti erompe
            dal suolo che si avvena.
            Quando più sordo o meno il ribollio dell'acque
            che s'ingorgano
            accanto a lunghe secche mi raggiunge:
            o è un bombo talvolta ed un ripiovere
            di schiume sulle rocce.
            Come rialzo il viso, ecco cessare
            i tagli sul mio capo; e via scoccare
            verso le strepeanti acque,
            frecciate biancazzurre, due ghiandaie.
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