Poesie d'Autore


Scritta da: Marta Emme
in Poesie (Poesie d'Autore)

In chitarra

Esilarante fin da piccina.
La circondi con misurato
abbraccio che ha di
creatura sembianze.
Or si appresta a sonar brani
o spassosi ritornelli.
La musica solo è la sua voce,
mai stonata se la rima è curata,
se ben accordata,
disastroso l'effetto se il passo
non segna scomposto diventa
e nell'ombra ritorna
magari improvvisata genialità
se chi ascoltar non sa.
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    Scritta da: Marta Emme
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Papa Karol

    Per dirne qualità or prendo liceità.
    È uomo che si racconta,
    ed è portento che si fionda, * *nei suoi viaggi
    ha intuito e mente pronta.
    Son larghe le vedute dacché
    non ancora ciocche avea canute.
    Nel suo presente la comunicazione
    mai è assente, a far rifletter
    le coscienze e aprir il cuore
    a chi a stento sente.
    Di gioia fulge l'espressione
    per l'umana condizione
    che nella Vergine ripone
    la divina redenzione.
    E nel far del ben predicazione,
    com'è nella sua religione,
    pone al centro dell'attenzione
    una donna che ha permesso
    a Dio l'incarnazione.
    Così in un tempo di secolarizzazione
    il più moderno è proprio nostro Signore.
    Composta mercoledì 11 agosto 2004
    dal libro "Prosia" di Marta Emme
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      Scritta da: Nello Maruca
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      IX

      Bene! tuona con voce baritonale
      Il professore di Lingua francese
      Non stiamo, qui, a chiosare il giornale
      nemmanco per la paga a fine mese,

      la media è la scuola tradizionale
      che se ben fatta porta a dell'ascese
      che allorché corsa ultima, la finale
      a ciascuno regala un bell'arnese.

      Dona in mano bel foglio ch'à valore
      più d'un castello di trentatré piani,
      ancor più di reggia adornata d'oro.

      Studiate, perciò, figli con calore
      ché gl'anni dati a studio non son vani
      perché dona a corpo e animo tesoro.
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        Scritta da: Nello Maruca
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        I

        Era d'avvento, nasce prematuro.
        Il padre da poco, per sempre, taccio
        lui, poverino, ignaro del futuro,
        fredda la casa che pareva ghiaccio.

        Pur di giorno tutto pareva scuro
        poiché il demone preso aveva al laccio
        colui che teneva fermo e sicuro
        timone di dimora a forte braccio.

        Così inizia il percorso il pargoletto
        tra per lui gioia e per papà tormento
        pria ancor che bocca s'accostasse al petto

        della nutrice che distesa a letto,
        affranta, pensava al poco alimento
        che il pargolo avrebbe sotto quel tetto.
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          Scritta da: Leonardo Manetti
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Il fiume

          Scorre tra le rive
          dell'amore e dell'odio,
          della felicità e della tristezza.

          Bagna momenti favolosi,
          asciuga tristi note
          che volano nell'aria.

          Oggi tutto fantastico,
          domani tutto così avaro
          di attimi e sensazioni.

          Fugge dagli alti colli,
          sogna nelle dolci valli,
          giace nella sua foce.

          Domina improvvisi ostacoli,
          soccombe ad altri,
          sfida numerose sorti.

          Attraversa occasioni e istanti,
          coglie il lampo
          lascia il bagliore.
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            Scritta da: Sandra Piogia
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Vita vestita di ombre
            i dubbi assalgono i pensieri
            coprono la serenità
            nel cielo dell'anima
            i sogni vagano
            senza sostanza
            sul mare dei ricordi
            si riflettono i miei pensieri
            in viaggio verso l'orizzonte
            in cerca di un futuro
            e di luce per illuminare
            almeno uno dei sogni
            infranti legati
            al mio destino.
            Composta lunedì 9 aprile 2012
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              Scritta da: Umiltà
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Realtà

              Accomunati dallo stesso ardore
              rendiamo omaggio al tricolore
              Mentre vaghiamo ignari
              nei campi minati della nostra vita
              in quella lotta che non è finita.
              guerre e storici eventi
              migrano nell'aria,
              portano stupore, sgomento,
              in questo amaro tempo.
              Se ogni uomo
              aprisse il cuore,
              mutando invidia e odio
              con l'amore,
              non ci sarebbero confini
              ne colori.
              E il mondo sarebbe una sola nazione.
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                Scritta da: Marta Emme
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Una donna alla guerra

                Dal camino spunta un calzino
                e la mano concitata di un bambino
                vuol scoprire la sorpresa
                perché è curioso dopo tanta attesa.
                La Befana l'ha portata
                nel trascorrer della nottata.
                Questa donna è ben strana,
                curva e vecchia e tanto umana,
                coi bambini poi ha un debole,
                pur con poco sa essere incantevole.
                Ha la gonna un po' stracciata,
                eppur quanto viene amata!
                Coi doni, anche il carbone
                fa parte della situazione
                e così può insegnare
                che la ricompensa si deve guadagnare.
                Quanti insegnamenti
                con pochi rudimenti!
                Un tempo l'armonia si trovava
                con quel poco che costava
                e la Befana impersonava
                chi alla famiglia tutto dedicava,
                pur se l'età avanzava
                e una magia la trasformava.
                La donna oggi s'è emancipata
                e con la minigonna l'abbiamo ritrovata,
                eppur la sua natura non è cambiata.
                Ha solo messo il turbo
                senza pensare di dare disturbo
                a un uomo non proprio così furbo.
                Perché se nell'animo avesse a guardare
                allor andrebbe a esplorare
                la voglia di dare al mondo luce
                per renderlo meno truce.
                Una donna non è mai stata
                se oggi viene massacrata,
                non è mai esistita
                se non ha gioco nella partita.
                Perché se ognuno può dar la sua scintilla
                vedi il mondo come brilla!
                Composta martedì 5 marzo 2013
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                  Scritta da: monte catalfano
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  A nuatri, nuatri ca viviemu luntanu

                  A nuatri, nuatri ca viviemu luntanu
                  A nuatri, ca sulu a u pinsieru ni tremano i manu
                  Sempri attenti a caminari rittu senza poter sbagliari strata
                  Picchi scigliemu na vita ca si sa, si sa che è scunsulata
                  Curriennu suli pi sta vita ca fu tinta,
                  ca ni costrinciu i picciriddi a farini niesciri ri rintra
                  senza nuddu, soli con se stessi tuttu u iorno
                  n'attruvamu a testa come rintra un granni forno
                  ca ta quaria fino a farittilla squagliari
                  e nuatri ni passannu u tiempu a fumari, chianciri e ogni tantu a sturiari.

                  a noi, noi che viviamo lontano
                  a noi che al solo pensiero (di vivere fuori casa) ci tremano le mani
                  sempre attenti a camminare dritti senza mai potere sbagliare strada
                  perche abbiamo scelto una vita che si sa che è sconsolata
                  correndo da soli per questa vita che è stata cattiva
                  che ci ha costretti da bambini a uscire da dentro (casa, paese)
                  senza nessuno, soli con se stessi tutto il giorno
                  ci siamo trovati la mente come in un grande forno
                  che ti riscalda la testa fino a fartela squagliare
                  e noi ci passiamo il tempo a fumare piangere e ogni tanto a studiare.
                  Composta venerdì 8 marzo 2013
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