Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

Luna d'agosto

Quand'io non ci sarò, come in passato
la luna spunterà. Messaggio tenero
d'agosto. Il mare non vedrò che culla
ritmicamente il suo paesaggio eterno.
Che tristezza, romantica mia baia
di Santander! Sommersa in un ricamo
di sabbie. Nella sua cristalleria,
ermetica al mio viaggio dal presente.
Quando non ci sarò, quando una tinta
non rimarrà di questa luce mia,
e ruoterà la luna dissanguata
qui sull'avversa notte dell'estate,
verde freddo e notturno le sue croste.
Monti come profili di bisonti
con le stelle campate sulle teste.
Si vedranno volumi di montagne,
notte di navi, fredda notte d'onde,
ala d'infanzia morta che dispiumo,
solo un ricordo: tremolo di viole
grigio e sereno, un angelo di fumo.
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    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Nascosto dentro i muri

    Nascosto dentro i muri
    questo giardino m'offre
    le sue acque, i suoi rami
    di segreta delizia.

    Che silenzio. E' così
    il mondo? Passa il cielo
    su sfilanti paesaggi,
    arridendo lontano.

    Terra indolente. Invano
    il destino risplende.
    Presso le acque tranquille
    sogno e penso di vivere.

    Ma il tempo già riduce
    il potere dell'ora;
    piena la sua misura
    dilegua tra le rose.

    E fresca l'aria torna
    con la notte vicina
    e limpida dimentica
    quei rami, quelle acque.
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      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Maggiolata

      Maggio risveglia i nidi,
      maggio risveglia i cuori;
      porta le ortiche e i fiori,
      i serpi e l'usignol.
      Schiamazzano i fanciulli
      in terra, e in ciel li augelli:
      le donne han ne i capelli
      rose, ne gli occhi il sol.
      Tra colli prati e monti
      di fior tutto è una trama:
      canta germoglia ed ama
      l'acqua la terra il ciel.
      E a me germoglia in cuore
      di spine un bel boschetto;
      tre vipere ho nel petto
      e un gufo entro il cervel.
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        Scritta da: Salvatore Orefice
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Il maestro

        Di tanto in tanto riaffiora il ricordo
        Rinchiuso nel groviglio della mente
        Emerge tra gli sguardi della gente
        Penetra dentro il cuore come dardo  

        Mi riporta tra  fiori di ginestra
        Ai margini di strada contadina
        Sulle spalle, nuova, la cartellina
        Mia madre a guardare dalla finestra
         
        La scuola mi sembrava assai lontana
        Distratto dai prati di primavera
        Attratto dal verde che allora c'era
        Soffermandomi a bere alla fontana  

        Il maestro alla porta ci aspettava
        Con la solita aria d'uomo severo
        Il tempo disse che non era vero
        Lui, padre buono tutti noi ci amava  

        Giorni d'incanto passati a sentire
        Cose nuove dalla voce sicura
        Di storia matematica e natura
        Lo splendido percorso del capire  

        L'entusiasmo prorompeva tra visi
        Di noi ragazzi curiosi e confusi
        Oggi della vita molto delusi
        Senza piu' la dolcezza dei sorrisi  
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          Scritta da: Anna De Santis
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          Senza respiro

          Come preda ghermita
          ancor ferita
          stretta nelle fauci di un famelico animale
          invano si dimena
          sperando che la presa non sia greve
          senza respiro
          avvinta senza potersi liberare
          una forma estrema del piacere
          gemente, eppur presente
          chiede che abbia almeno un po' di pena
          straziata da ferite ovunque inferte
          ma esausta chiede grazia... oppure morte.
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            Scritta da: Salvatore Orefice
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Gente di mare

            Voglio guardare il mare
            le vele gonfie al vento
            di barche da sognare
            rivivere il momento

            Sentire col calore
            la mia estate vicina
            lungo il molo l'odore
            di una buona cucina

            Passare tra le nasse
            dei vecchi pescatori
            seduti sulle casse
            udire i loro cori

            Gli amici ritrovare
            fra la gente del porto
            per non dimenticare
            Le radici che porto.
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              in Poesie (Poesie d'Autore)

              L'ultima infedeltà

              Dolce tristezza, pur t'aveva seco,
              non è molt'anni, il pallido bambino
              sbocconcellante la merenda, chino
              sul tedioso compito di greco...
              Più tardi seco t'ebbe in suo cammino
              sentimentale, adolescente cieco
              di desiderio, se giungeva l'eco
              d'una voce, d'un passo femminino.
              Oggi pur la tristezza si dilegua
              per sempre da quest'anima corrosa
              dove un riso amarissimo persiste,
              un riso che mi torce senza tregua
              la bocca... Ah! veramente non so cosa
              più triste che non più essere triste!
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                Scritta da: Angelo Giordano
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Colori

                Per dirti quanto ti amo,
                userò il rosso,
                per dimostrarti,
                quanto fuoco accende in me,
                questa passione.
                Userò il verde, per farti capire
                che non è solo speranza,
                che il mio cuore batte per te.
                Userò il rosa,
                affinché tutti i giorni della tua vita,
                siano rosei e sereni.
                Userò l'azzurro, perché ogni volta,
                che sarai accanto ame,
                ti sembrerà di volare nel cielo.
                Userò il bianco, perché il tuo candore,
                rimanga tale.
                Userò il blu, per farti solcare gli oceani,
                ogni volta che sarò abbracciato a te.
                Autore: Angelo Giordano.
                Composta giovedì 24 maggio 2012
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