Poesie d'Autore


Scritta da: Ettore Grimani
in Poesie (Poesie d'Autore)

Atrani

Siamo qui a parlare
davanti a questi scogli
il vento porta profumi lontani
storie sconosciute
di uomini e donne che qui s'incontrano e s'innamorano...

L'acqua ci culla con il suo dolce richiamo
le mie mani ti cercano
le mie labbra ti pregano.

Nel cielo un mantello di stelle protegge ed accoglie le nostre speranze
le voci della piazza un sottofondo lontano
tutto quel che ho sempre cercato è qui
davanti a me.

Il mio respiro si unisce al tuo
ed insieme creano un ritmo antico
i nostri corpi ballano
le nostre anime vivono.

L'orizzonte accoglie il risveglio del mondo
il sole carezza le montagne e pian piano abbraccia tutto il paese fino al mare
i pescatori tornano stanchi
i nostri occhi si aprono al nuovo mattino.

Siamo qui
davanti a questi scogli
il vento porta profumi lontani
ed al vento regaliamo il nostro nuovo destino.
Composta giovedì 15 settembre 2011
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    Scritta da: Ettore Grimani
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Nulla potrebbe essere

    Follia, follia
    follia, follia
    tutto per me è follia
    la realtà mi dilania
    devo vivere ai margini
    negli angoli
    tra coriandoli di luce
    nei ritagli di un mondo che esiste solo nella mia mente...
    tu sei il mio universo
    il mio sistema solare
    tu sei l'inizio e la fine della mia follia
    tu, tu sei!
    e senza questo, nulla potrebbe essere

    tuo per sempre, io.
    Composta martedì 10 luglio 2012
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      Scritta da: Iulia Maria
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Il fiore di loto/ Quando il fiore di loto cade

      Quando il fiore di loto cade,
      Sul lago si alzano altre rampolle
      Attaccati stanno l'aironi in piedi,
      In coppia, scordarsi del ballo sotto la pioggia.
      Il vento soffia tagliente come le forbici.
      In fretta le vele delle onde
      Come il velo della nebbia
      Si mettono cosi morbidi e lenti.
      E il sole pare che non vole di passare
      Il sentiero della montagna.
      L'esca con l'aroma forte dei fiori fa
      I pesci di giocare curiosi,
      E la capretta li aspetta tranquilamente. "
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        Scritta da: Salvatore Orefice
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Un dolce madrigale

        Vorrei comporre un dolce madrigale
        da dedicare alla mia donna bella
        non so di che parlare son leale  

        Ho timor di restar senza favella
        stupito dalla sua gentil presenza
        solo davanti a lei sposa novella  

        Della  vita solo lei la mia essenza
        il canto che si libra tutt'intorno
        e di lei non potrò mai farne senza  

        Io vivrò questa storia assai squisita
        la vivrò sol con lei tutta la vita  

        Adesso il madrigale ho completato
        mi sento piu sereno e il cuor quietato.
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          Scritta da: Jessica Piermatti
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Provo a volare tra le nuvole
          ma non riesco ancora a decollare
          anche lasciando a terra i pensieri più ingombranti.
          Prendo un po' di distanza per la rincorsa;

          corro,
          salto,
          e apro le ali.

          Folata improvvisa di vento;
          salgo verso l'alto in modo violento
          col cuore impazzito:

          è stato un viso contro il mio,
          una carezza dolce sulla guancia.
          Ho ritrovato qualcuno che aspettavo da tempo.
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            Scritta da: Apollo Dax
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Natale 2010

            Ancora un giorno e via,
            Riecco a voi la grande ipocrisa,
            ci ho già provato prima e provo ancora,
            ad essere migliore a dare molto amore
            e spendo e compro e impacchetto cose,
            per far regali a spine senza rose,
            perché non c'è piacere in quel che faccio,
            ancora quest'inverno e che festeggio?

            Un tipo che neanche è mio parente?
            Che ha scacciato le volpi dal convento,
            perché per festeggiarlo a modo loro
            vendevano dei sassi a peso d'oro.
            Non è un convento, era il suo tempio?
            Vabbè ci siam capiti era un esempio,
            mica facciamo a gara a chi è più colto,
            che qui un po' mi brucia, anzi molto,
            il fatto che quei furbi commercianti
            festeggiano vendendo a tutti quanti,
            da quando Tu Signore li hai cacciati,
            sono cresciuti si sono organizzati
            e sono ormai non sò quanti natali,
            che hanno costruito cattedrali,
            del loro credo, del loro dio denaro
            e han vinto sai, quei loro magazzini
            son sempre pieni di uomini e bambini,
            e, casa tua si svuota mio Signore
            e il prete è diventato un venditore,
            di nuvole dorate e figurine,
            di cera bianca e fiamme ballerine,
            qui tutto è diventato un paradosso,
            chissà cosa faresti Tu adesso
            a ritrovarti ancora in questo posto?

            Quest'anno farò come volevi detto tu
            regali in nome tuo non ne compro più,
            divideremo il pane e poi berremo il vino
            e insegnerò a pregare a quelli che ho vicino.
            E che importanza ha se è vero o meno,
            se ieri ero sicuro e oggi non ci credo,
            rimane il fatto che sei un gran Signore,
            un Uomo giusto che sà parlar d'amore,
            di fratellanza unica e mondiale
            per questo 2010° Natale.
            Composta mercoledì 15 dicembre 2010
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