in Poesie (Poesie d'Autore)
Non avevo da aggiungere
altro verso,
altra parola.
Nel tuo corpo vivevo
tutta la poesia.
Commenta
Non avevo da aggiungere
altro verso,
altra parola.
Nel tuo corpo vivevo
tutta la poesia.
O che bel tempo che fu quel mio tempo
Quando cucciola adorata curiosa
Mi guardavi con quell'aria smaniosa
E divenivo per te passatempo
Fu tiranno e veloce come lampo
Il tuo essere ragazza, dolce, sposa
Ancora di piu donna generosa
E specialmente mamma nel contempo
Tu mi stringevi al petto sorridendo
Io taciturno accettavo l'amore
Confuso con te congiunto restavo
Della tua bellezza quasi abusando
Ascoltavo le emozioni del cuore
Amala mi dicevano e io t'amavo.
Rimembro ancor triste e passato
quel giorno che fu dannato;
figlio di anni di scelte sbagliate,
figlio del tempo e proposte rubate.
Ahimè! Come tutto qui mi condusse?
Al sentirmi inutile e schiavo
delle altrui mosse, al non saper
del domani che farne; mi distrusse
e nel passar dei giorni mi rese scialbo.
E quella voglia di ribellione
senza tregua continua a crescere,
quel desiderio di porre fine al soffrire
di coloro che più non vedono soluzione.
Il loro intento alla fine è riuscito,
hanno posto fine a quello che era un mito,
lavorare per vivere e non vivere per lavorare:
oggi tutti schiavi pronti a farsi comandare.
Mutui, leasing, revolving e prestiti personali,
così da togliere il piacere del domani,
così da avere tutti sempre a lavorare,
per pagare ognuno le sue rate senza protestare.
Loro, tonfi e fieri, con le loro diavolerie
ci hanno incatenato, con le loro porcherie
senza sforzi o fatiche ci hanno addomesticato.
Ma come per tutti il loro cuore
una paura nasconde, e cioè quella che
gli uomini si liberino dell'oppressore;
ancora, fortuna loro, non si sono resi
conto non essere l'avvoltoio conquistatore,
ma la sua carta a cui danno troppo valore.
Nel tempo in cui l'uomo a virtù
e non già più a carta il tempo
e le energie tornerà a dare, non più
ai draghi di Wall Street il futuro
andrà, ma ad ogni uomo libero,
e a ogni uomo che liberar si dovrà,
così che la coltre, per tutti e per me,
un po' meno grigia e spessa apparirà.
La poesia non ritmerà più l'azione. Sarà in avanti.
Ignorino tutti la cautela del nostro cielo notturno
e che il segreto sia l'aria gioiosa dei nostri placidi sospiri.
Nessun estraneo venga a contaminare il tuo ed il mio sonno:
qualsiasi visitatore viene a invadere il tiepido ambito da noi abitato;
qui il tempo è acqua fresca in movimento,
quasi sottile volo,
e tutte le persone vivono molto lontano dal nostro giardino allucinato,
fuori dal nostro giardino segreto.
Passa l'inverno col freddo nel vico
Anche la pioggia che scroscia sui tetti
Cede ora il passo un ventoso nemico
Che da la tregua a dei soli vecchietti
Lasciati stivati dentro cassetti
Nei mesi più tosti nei mesi santi
Son mesi dal Signore benedetti
Sono salvi i vecchietti tutti quanti
Ora dovremmo agguantare i furfanti
Fargli pagare peccati con pene
Senza riverirli con bianchi guanti
Ma ripagarli dello stesso bene
Consiglio una pariglia di catene
Quest'è quel che penso questo vi dico
Chi fa tanto male lo si detiene
Ricordandogli i vecchietti nel vico.
A te
Rincorrendo emozioni labili come battiti d'ali
ho conosciuto una drogata affamata della dose che crede ultima.
Consumando attimi veloci come attese vuote
ho parlato, pensato e penato inutilmente.
Sezionando piccoli uomini come carne cruda
ho donato amore rubando niente.
E poi tu,
e le leggi incoerenti del tempo
hanno trovato improvvisamente il senso
ed i sogni non più sogni
hanno richiesto colori nuovi.
Respiri lenti affondano nell'estasi
di uno sguardo dolce del presente che viene dal passato
l'amore si tinge d'abbandono
ed una nebbia di sensazioni offusca la luce fioca della nostra stanza.
Il tempo ha leggi talmente incoerenti
da tramutare un singolo istante
nello scorrere fiducioso degli anni.
Stai tessendo il mio futuro con le tue attenzioni
ed io sarò la ninfa che inebrierà i tuoi pensieri
di un canto incessante che ha rubato i suoi suoni alla natura
ti proteggerò chiedendoti in cambio solo dell'ottimo miele
l'alloro perderà così ogni suo significato di gloria
e tu, Apollo, non dovrai mai mendicare un mio bacio.
Cercare una vita la strada che conduce alla risposta più alta della nostra esistenza...
(Cercare...)
Raggiungere un equilibrio apparente basato sulle canoniche leggi di una società che fa della corruzione la propria forza...
(Trovare...)
Una lotta continua contro il trascorrere del tempo, in una vita ove le uniche rughe tollerate sono quelle che non si vedono...
(Lottare...)
Nelle austere leggi di una morale che nei millenni ha cambiato le sue forme per rimanere intatta in ogni suo contenuto, la pelle levigata di una donna ormai tramontata cela nuove forme...
Perché invecchiare?
Noi non sentiamo la stanchezza che ci percuote da millenni...
Il nostro corpo non può rivelare il nostro essere...
Il nostro corpo non deve rivelare il nostro essere...
Perché invecchiare?
Nell'era delle nuove tecnologie la cosmesi offre una giovinezza apparente, se te la puoi comprare...
Ma per l'apparente giovinezza dell'uomo contemporaneo è valsa la morte degli antichi eroi?
Narciso strinse i miei seni un'ultima volta
cadde nel lago, lo vidi morire.
E tu arrivasti lentamente
quando oramai la violenza era già compiuta.
Messalina.
Ma io non ti risposi.