Poesie d'Autore


Scritta da: Antonio Boggio
in Poesie (Poesie d'Autore)

La Poesia... alla vita

La poesia è il bacio della morte
che si posa sul collo,
ci chiude gli occhi
e vola via, lasciandoci trafelati.
È il sangue che erompe
dalle mani granulose,
sbattute su un muro
senza alcuna ragione
tollerata dagli altri.
È il pianto sulla
spalla di una puttana
che non si impietosisce.
È una zappa che
lenta dissoda la terra,
rompe le mani
e si gonfia di sudore
espiando le colpe umane.
È la gola che accoglie
il vino mentre
si consuma lenta una cicca.
È un bacio sulla bocca
che a occhi chiusi
ci permette di vedere.
È un bambino che muove
i primi passi e un vecchio
che se ne va.
Siamo noi, imperterriti,
che viviamo nei nostri sogni e,
come nei peggiori incubi,
Siamo sbattuti a terra e poi
ci svegliamo ansimanti,
ma ancora vivi.
Composta lunedì 1 gennaio 2001
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    Scritta da: Antonio Boggio
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Distanze

    Cosa stai guardando ora?
    Forse con gli occhi chiusi,
    i tuoi occhi di betulla,
    ascolti la distanza che ci unisce
    nei nostri silenzi...
    nel caos del mondo...
    Sembra di vederli
    i tuoi capelli di fieno,
    come salici piangenti
    cingerti le spalle.
    E la tua pelle,
    come terra umida,
    amo accarezzare
    come fa la nebbia
    alle prime luci del mattino,
    per poi con le mie labbra
    di rosa sbiadita
    unirmi alle tue,
    che scoppiano come gli acini
    sotto il cocente sole d'agosto.
    Sentirti...
    sentire il mosto ancora giovane
    che con passione poi
    sarà vino,
    poi sarà amore.
    Composta mercoledì 3 gennaio 2001
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      Scritta da: Antonio Boggio
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Odori lontani, invisibili nel vento

      Mentre piove sul terriccio umido
      esalano profumi di aghi di pino
      e nella macchia
      mirto e rosmarino.

      Sopra le verdi valli,
      al di sotto del cielo,
      si può cogliere ancora qualche piccolo fiore
      e un filo d'erba che
      sotto le nostre orme muore.

      E l'aria, come in una danza fugace, pronta
      per chi protende la mano
      nel voler assaporare quell'attimo di vita ancora,
      fugge qua e là, portando con sé
      odori lontani, invisibili nel vento
      e veleni umani celati
      nelle coscienze dei potenti.
      Composta martedì 6 febbraio 2001
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        Scritta da: Antonio Boggio
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        La ricerca di un pensiero

        Passi, foglie in autunno dal dolce
        bisbiglio sotto il mio cammino.
        L'onda in mare rincorre le sue creature
        Spinta dal vento, maestoso;
        ed il mio pensiero fugge da essa procellosa
        per rincorrere il calore di un tuo abbraccio;
        fugge dalla vita per fuoriuscire dalle mie labbra
        che vengono a posarsi sulle tue,
        dove troverei dolce la mia morte,
        l'unica che possa valer la pena
        di morire.
        Composta lunedì 7 febbraio 2000
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          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          inganni

          Ancora ora dopo tanti anni
          neve
          scende leggera a coprire inganni
          quelli che dalla vita abbiamo voluto
          fortemente vissuti e sempre nascosti e taciuti
          senza dare nessun dolore a chi non meritava
          prendendo tutto quello che di meglio ci dava...
          Neve
          che come sui ghiacciai perenni non scioglie
          scelto per appagare le mie voglie
          fai tremare i miei rami e scuoti le mie foglie
          e son passati tanti inverni come questo
          ed ogni volta ti desidero ancora e resto
          legata a te come un torrente in piena
          che viene giù con forza scivolando sulla tua pelle
          Neve
          che mi riempie il letto e fa più grande la passione
          che mi toglie il respiro, ogni vergogna e la ragione
          resisto anche se non abbiamo modo di restare
          come vorremmo e continuare
          ma forse il tempo di ghiacciare e sciogliere è un piacere
          che pochi sanno cogliere e sapere
          Neve
          che pur brivido è cadere e rimanere
          tra le tue braccia che con il tempo continuano a tenere
          e vivo il poco tempo concesso senza pensare... ti desidero continuamente.... adesso.
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Il giorno della memoria... o la memoria di un giorno

            La Storia è sempre maestra
            e ci ricorda spesso
            a non dimenticare chi
            ancora adesso
            soffre senza gloria
            nel giorno della memoria
            e a venir riconosciuto
            soltanto
            come fortunato sopravvissuto.

            Ma il tempo è galantuomo e
            ci insegna ancora a ricordar
            chi scrisse
            se questo è un uomo...
            Guai ad abbassar la guardia
            o gettar la spugna or
            la tigre è sempre in gabbia
            è può sempre ritornar.
            Composta sabato 4 febbraio 2012
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              Scritta da: Laura Elena Tomaru
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Attimi di vita

              Mentre le luci nel tramonto si disperdono nel buio
              e la in alto già una stella ardentemente brilla,
              sopra un prato ancora verde ed un cielo quasi blu,
              ti appoggi al mio seno e dormi quasi fossi la tua culla.

              Passa la notte e il risveglio è dolce incanto
              col tuo sguardo che mi fissa e il tuo sorriso che m'allegra
              passa il giorno intero, i mesi e via dicendo
              ma l'amore che ci lega va sempre crescendo.

              Non è certo tutto roseo se no nemmeno ti amerei
              ma in ogni lite il sorriso ha la partita vinta
              tanto tempo ormai è passato ma sembra solo ieri
              il giorno in cui mi hai conquistata diventando la mia Vita!
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                Scritta da: Franco Mastroianni
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Sono incerti i nostri passi
                mentre danzano nel ghiaccio della strada
                nell'inverno che si mostra a muso duro
                poi d'altronde è la stagione ma la cosa non ci aggrada.

                Lunghe file di lamenti fanno a gara per saltar fuori dai denti
                ma che freddo quanta neve quando arriva primavera
                poi le grandi puttanate di quei soliti sapienti.

                Sono incerti i nostri passi e ci muoviamo lentamente
                ma del gelo che attanaglia i nostri cuori
                nessuno dice niente.
                Composta sabato 4 febbraio 2012
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                  Scritta da: Bramante
                  in Poesie (Poesie d'Autore)
                  Sognavo di te
                  e mille stelle
                  attraversavano
                  Il mio cielo...
                  Vivevo nelle illusioni
                  nelle flebili speranze...
                  Disegnavo il tuo volto
                  con colori dell'anima,
                  il pennello scorreva
                  guidato da una mano
                  che cercava la tua,
                  che dipingeva i tuoi tratti
                  per l'infinita voglia
                  di accarezzare il tuo viso.
                  E il cuore palpitava,
                  si aprivano i cieli
                  ed era sempre Primavera...
                  e tu, bella, correvi da me
                  e mi aprivi le braccia.
                  Quel tempo passato
                  Non tornerà più
                  Ma il suo ricordo
                  vivrà in me
                  incancellabile
                  ed eterno.
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                    Scritta da: Antonio Prencipe
                    in Poesie (Poesie d'Autore)

                    Mi riconosco solo nel sonno.

                    Non toccarmi più!
                    Gridò l'anima nuda.
                    I pesci in mare negano l'esistenza
                    della pioggia.
                    Gli umani sulla terra
                    negano la notte nel corpo di una stella.
                    Per amore sei morta anche tu
                    vecchia signora che sola cammini per la città.
                    Non mi fido dell'amore forse perché
                    sono cresciuto solo...
                    Ed ho dovuto recuperare i miei occhi
                    perduti nell'odio senza riuscire a comprenderli.
                    Aprirò l'aria per poi esplodere
                    nello sbattere d'ali di una farfalla.
                    Non strapparmi l'adolescenza!
                    Gridò la lacrima più anziana.
                    Anche un petalo di rosa può morire.
                    C'è ancora un viaggio da rifare.
                    Me ne vado via da questa vita,
                    da questo corpo lasciando soltanto
                    uno schiaffo e un bacio sullo specchio
                    di fronte all'orizzonte.
                    Porto con me la voglia di dormire...
                    Mi riconosco solo nel sonno.
                    Mi sveglio e non so più chi sono.
                    Composta domenica 29 gennaio 2012
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