Poesie d'Autore


Scritta da: Jean-Paul Malfatti
in Poesie (Poesie d'Autore)

Alza lo sguardo al cielo e pensami

"Quand'è che alzando gli occhi al cielo vedrai
una striscia d'aereo ecco
la prima persona che in mente ti verrà,
starà pensando-ti."

"Ed io ad essa...
Ed i nostri sorrisi
si incontrarono,
diventando un unico sorriso,
sotto un cielo di primavera."

Quasi
un unico verso unito nell'abbraccio,
sotto un cielo indistinto,
tra il profumo incantevole della
prima Vera stagione della rinascita...

Il rinnovarsi della natura,
nella quale i due poeti
si confondono
tra i fiori dei giardini celestiali,
in cui la poesia si fa impalpabile,
aerea,
magica,
quasi mistica...

Quasi compagnia. Dolce e melodia.
Un sentiero aperto e verde,
dal colore nostro, del nostro poetare.
Una voce lontana, parole,
o forse semplici suoni,
quasi ninna nanne, inducono al dormire.
E un fiore ti porgo, nella dolce mia notte.

Ed il fiore offerto dal più giovane
è ricambiato dal pio grande
con un raggiante sorriso primaverile,
poi se ne andò lontano
immergendosi nella folla danzante a ritmo di musica
country, al suon di banjo e violini...
Composta lunedì 28 marzo 2011
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    Scritta da: Giorgio De Luca
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Io che...

    Io che amavo Battisti,
    adoravo Beatles e Rolling Stones,
    cantavo i Nomadi, Guccini e De Andrè...

    Ascoltavo opere e romanze di Verdi e Puccini,
    sonate, sinfonie e rapsodie di Mozart,
    Beethoven e Liszt...

    Leggevo romanzi di Silone e Wilde,
    poesie di D'Annunzio e Garcia Lorca,
    racconti di Tolkien e Pasolini...

    Esultavo per un goal azzurro di Gigi Riva,
    una parata di Zoff,
    un dribbling di Garrincha...

    Oggi devo accontentarmi di Chiambretti,
    la Marcuzzi e Littizzetto;
    della D'Urso, la Ventura e Platinette!
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      Scritta da: Giorgio De Luca
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Romagna canterina

      Splendente Romagna,
      dolce e canterina
      svegli il mattino.

      Nell'azzurro mare,
      sopra le crespe onde,
      danzano le vele
      spinte dalla brezza.

      Voci allegre e scanzonate,
      tra piadine e Sangiovese,
      cantan "viva la Romagna".

      Igea*, amica sincera,
      al chiaro di luna
      ormeggiano cuori,
      salpano amori...
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        Scritta da: Hypomone
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        L'orchidea

        Si apre il mattino e squarcia l'incanto
        sopra questo cortile di pietra,
        dove primogenita e fonte
        la brezza notturna evapora
        come i sogni,
        lasciando questo cielo plumbeo
        fatto di mistero
        come fosse nel grembo di una madre.
        L'orchidea e il suo spirito
        nutre l'occhio
        nell'eco di mezzo dì
        e si trasforma in domanda,
        la cui risposta sazia
        i commensali del tempo perduto.
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          Scritta da: Elisabetta
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          'Lo sconosciuto

          Uno sconosciuto sa
          tutto il mio mondo interiore
          del quale mai non dissi
          né alcuno mai mi chiese.
          Molti gli errori
          che imbrattarono
          la mia anima intonsa
          e ancor più numerosi
          i volti che varcarono
          il guado della mia mente.
          Avevo assai da dire e da riferire,
          piaghe e dolori da confessare
          ma celai ogni cosa in un cantuccio
          nella mia casa di periferia.
          Ma lui lo sconosciuto esige
          ch'io scavi nel mio urlo.
          Le mie terrose unghie depongono
          i reperti in braccio allo straniero.
          Mi chiudo la porta alle spalle
          in un pianto senza lacrime
          per l'uomo, l'uomo mio
          che sempre mi mancò.
          Composta giovedì 19 maggio 2011
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            Scritta da: Silvio Squillante
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            La poesia è come una guerra...

            La poesia è una guerra,
            vive in trincee di inchiostro
            in perenne attesa di un lampo,
            di una vivida illuminazione.
            Il suo evolvere è in mano ai vivi,
            i quali ammirano e si ispirano
            a coloro che non respirano più.
            Stringere tra le dita le nuvole
            e capire che sono più concrete
            dei miei sogni, dei miei ideali
            è come un colpo in mezzo al petto
            che brucia ed infiamma il mio costato.
            Hai ragione piccola
            la poesia non è come la guerra.
            Composta giovedì 19 maggio 2011
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              Scritta da: Antonio Prencipe
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Respiri spenti dal niente

              In questo gioco maledetto
              ho vinto io...

              Con le mie bugie,
              i miei pianti.
              I miei sorrisi freddi come l'inferno
              nel deserto presero fuoco
              e si sciolsero nel vento.

              Insensibile nel sangue.

              Ma cosa ho fatto per mischiare
              il tuo odore con il mio?

              Sono vivo con le ali
              infuocate dal destino...
              Io non vivo più nell'infinito.

              Il mio nome è scritto
              nelle galere degli angeli
              portatori di dolore e paura.

              E scrissero le pagine
              della vita...

              La mia vita tormentata dal gelo,
              distrutta dal cadere
              di sogni e respiri spenti...
              Dal niente
              mio unico padrone.

              Di fronte ad un Addio
              io non crollo,
              ho l'anima puntata
              verso il mare mio generoso
              maestro senza fede.
              Composta mercoledì 18 maggio 2011
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                Scritta da: Antonio Prencipe
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Il fuoco in acqua, il vento in ruggine

                Ho trasformato il fuoco
                in acqua e il vento
                in ruggine.
                I miei occhi erano deboli
                ma le mie mani forti
                e sostenevano i tuoi pianti.
                Mi addormento e sogno...
                Sogno te per sempre con me
                ed ora so
                che se anche tu non ci sei più
                nei miei sogni,
                nei miei sguardi tu vivrai
                per sempre...
                Ho trasformato
                le lacrime in argento
                e le risate in cristallo.
                Ho paura che...
                Crescendo in questo incubo
                chiamato eternità possa
                dimenticare te,
                bella come la Luna
                in pensione nel mio cielo
                d'anime incatenate
                ai raggi del sole più dannato.
                Il bacio che t'aspettava
                ora non dorme più
                sul letto da solo,
                il rancore e il dolore
                li fanno compagnia
                e nella notte sorridono
                accanto alla porta del paradiso
                in attesa di te,
                di un tuo ritorno in questa vita.
                Composta mercoledì 18 maggio 2011
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