Scritta da: Luca Altieri
in Poesie (Poesie d'Autore)
Nascondino
Tana per Luca
dentro un sogno.
Lo immaginavo,
ma avevo paura
di entrare nella realtà.
Composta lunedì 30 novembre 2009
Tana per Luca
dentro un sogno.
Lo immaginavo,
ma avevo paura
di entrare nella realtà.
Scoperto, come un luogo all'aperto
Scoperto, come chi è stato avvistato
Scoperto, come chi è stato colto sul fatto
Scoperto, come chi non ha nulla addosso
Scoperto, come senza coperchio
Scoperto, come chi è senza difese
Scoperto! Come quando fai una grande Scoperta.
Ero lì
Sul ciglio
di un dirupo
di una cascata
che scende in picchiata
per infrangersi sul fondo di un fiume
che si allontana verso il sole
diventando mare aperto
come il suo scroscio diveniva silenzio
Guardai il tuo orizzonte
quel panorama mi toglieva il fiato
Il mio cuore si fermò un secondo
che sembrò tutta la mia intera vita
Mi tuffai
nella gioia di quella visione
nella speranza di poterne essere parte
Mi tuffai
Mi tuffai difronte a morte certa
Mi tuffai nella speranza
Sto volando
Sto cadendo
nel vuoto
ed il fondo sembra ancora lontano.
Tu
sei la rosa dei venti
Il mio cuore
è una vela spiegata.
Tu
sei il soffio
il mio cuore
è un fiore di tarassaco.
Tu
sei la terra
il mio cuore
è un naufrago
Tu
sei l'ispirazione
il mio cuore
è un poeta
Tu
sei l'ossigeno
il mio cuore
è una combustione
Tu
sei il battito
il mio cuore
è il mio cuore.
Non è
la poesia di Leopardi.
È l'abisso,
cui vado incontro
quando mi immergo
nei tuoi occhi.
È lo sprofondo,
in cui cado
quando scorgo
il tuo sorriso.
È l'eco,
dei tuoi baci
nella mia pelle.
È il tempo,
che passerei
a guardarti.
Infinito
è solo il modo,
presente
è solo il tempo,
di tutto ciò
che mi fai fare,
come del verbo
amare.
Inarrestabile
cancro della vita mia
Criminale
Trasgressore
dei limiti di velocità
Fermarti è morire
Ti chiedo di andar piano,
non come una madre
al figlio in partenza,
come un condannato
che implora la grazia
sapendo che non l'avrà.
Sognai che lei sedeva vicino al mio capo,
arruffando teneramente i capelli
con le dita, suonando la melodia
del suo tocco.
Guardai il suo volto,
e lottai con le lacrime,
finché l'agonia di parole non dette
lacerò il mio sonno come una bolla.
Mi sedetti sul letto e guardai lo splendore
della Via Lattea sopra la finestra,
come un mondo di silenzio in fiamme,
e mi chiesi se in questo momento
lei sognasse un sogno simile al mio.
Solo ora che non sei più lo stesso...
ti dico basta e vado via adesso
riprendo la mia strada
lì dove mi hai incontrato
un giorno persa e tu mi hai trovato.
Seguirò il sentiero fino a laggiù
quello che era vero non è più.
Guarderò il sole per perdermi nella sua luce
non guarderò mai indietro
e non verrò a vederti.
Io ti ho amato infinitamente e tu sempre cercato
ti mancava l'aria senza la mia mano
senza la mia bocca da baciare
non so perché ora sei cambiato
non posso accontentarmi
Il mio tutto ora è caduto
tra le tue braccia non mi sento più
tra le mie braccia non ti sento... e tu...
Quante volte mi sono chiesta se...
Ed intanto la clessidra è stata spesso capovolta
e mi dicevo solo ed ancora una volta
dopo basta.
Eppure sono qui e guardo la finestra
ancora una stagione passa e cerco la ragione
di questo mio aspettare...
Intanto guardo il mare
che lento a volte torna riva a bagnare.
A volte c'è tempesta e qui nella mia testa
come l'onda increspa e tutto copre
s'ode solo il mio cuore
che nel buio aspetta...
Quanto percorso ho fatto e quanto ancora
ne dovrò fare per arrivar la dove
l'animo mio stanco ancora ignora,
dove c'è tanto sole e più non piove.
Ci arriverò magari non so quando
stremato, col sudore nella fronte
e il cuor che batte ancor di più che a mille,
e salirò senza nessun lamento
fino a raggiungere la cima del monte
dove sopra di me solo le stelle
per darmi pace in fine del tormento
e abbeverarmi alla migliore fonte.