Poesie d'Autore


Scritta da: Gabriella Bellino
in Poesie (Poesie d'Autore)

Vincente alchimia

Zanetti,
in difesa metti a segno
qualsiasi colpo che l'assesti
non senza l'aiuto
di Samuel e Lucio
che col loro intervento
non lascian pertugio,
se si considera anche
la presenza dell'ineguagliabile
e insostituibile Julio Cesar
con cui diventate un'evidente
e insuperabile muro,
mentre quando c'è Cordoba
per le altre squadre
non c'è storia,
come col fluidificante
e guizzante Maicon
che anche senza Muntari
è sempre un pilastro
di un centrocampo senza pari,
coadiuvato da Motta
che si muove senza sosta
e non dà tregua
a chi s'imbatte nella sua corsa.
E arrivati a questo punto
come si fa a non citare
il favoloso Cambiasso?
L'asso nella manica
di una squadra che non cambio
in cui comprendo tutti quelli
che vi hanno collaborato,
perché tratta alla stessa stregua
qualsiasi avversario
che si opponga alle azioni
di Eto'o o Milito
che ci fan toccar davvero
il cielo con un dito
per ogni goal fatto
e non subito,
per arrivare infine
a Sneijder e Pandev
che rappresentano entrambi
la ciliegina sulla torta
di qualsiasi partita
in quanto con loro
non può mai andare storta.
Ma alla regia
di tutto questo fenomeno
c'è una persona
positiva
e speciale
dalla mentalità vincente
chiamata Mourinho
che ci regala l'emozione
di volare tra le nuvole
quando si crede nella magia
di veder realizzato il sogno
di una fantastica alchimia
tra giocatori, allenatore
e tifoseria,
senza trascurare
la fiducia di una società
che ci ha permesso di vivere
questa splendida realtà.
Composta giovedì 6 maggio 2010
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    Scritta da: Silvio Squillante
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Le vocali

    A è il cuore verde della natura pulsante,
    spirito che sopravvive, cadetto spavaldo
    che partecipa alla sua prima bolgia dei sensi,
    il faro immobile, l'eroe delle favole.

    E è l'aquila aggressiva,
    il serpente luccicante che afferra determinato
    la sua preda, una dolcissima stella che vorresti
    mangiare, mano tesa tra mente e cuore.

    I è nera, sincera,
    mano di padre tra ragazzi innamorati,
    dita ritte a dire come si fa,
    è un uomo nato dalla sua stesa tristezza.

    O è il pessimo assoluto, un vuoto impaziente,
    è vita da riempire di doveri e di moralità,
    viaggiatore in un tempo indefinito,
    guardare un uovo e voler vedere già l'uccello.

    U è sorriso e solarità, briciole di pace,
    appiglio ultimo per ogni preghiera,
    luce e spuma che nasce da un onda di mare,
    le mani verso il cielo di un bambino.
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      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Chiedo silenzio

      Ora, lasciatemi tranquillo
      Ora, abituatevi senza di me.
      Io chiuderò gli occhi.
      E voglio solo cinque cose,
      cinque radici preferite.
      Uno è l'amore senza fine.
      La seconda è vedere l'autunno.
      Non posso vivere senza vedere che le foglie
      volino e tornino alla terra.
      La terza è il grave inverno,
      la pioggia che ho amato, la carezza
      del fuoco nel freddo silvestre.
      La quarta cosa è l'estate
      rotonda come un'anguria.
      La quinta cosa sono i tuoi occhi.
      Matilde mia, bene amata,
      non voglio dormire senza i tuoi occhi,
      non voglio esistere senza che tu mi guardi:
      io muto la primavera
      perché tu continui a guardarmi.
      Amici, questo è ciò che voglio,
      È quasi nulla e quasi tutto.
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        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Non ho bisogno di tempo
        per sapere chi sei:
        conoscersi è luce improvvisa.
        Chi ti potrà conoscere
        là dove taci, o nelle
        parole con cui tu taci?
        Chi ti cerchi nella vita
        che stai vivendo, non sa
        di te che allusioni,
        pretesti in cui ti nascondi.
        E seguirti all'indietro
        in ciò che hai fatto, prima,
        sommare azioni a sorriso,
        anni a nomi, sarà
        come perderti. Io no.
        Ti ho conosciuto nella tempesta.
        Ti ho conosciuto, improvvisa,
        in quello squarcio brutale
        di tenebra e luce,
        dove si rivela il fondo
        che sfugge al giorno e alla notte.
        Ti ho visto, mi hai visto, ed ora,
        nuda ormai dell'equivoco,
        della storia, del passato,
        tu, amazzone sulla folgore,
        palpitante di recente
        ed inatteso arrivo,
        sei così anticamente mia,
        da tanto tempo ti conosco,
        che nel tuo amore chiudo gli occhi,
        e procedo senza errare,
        alla cieca, senza chiedere nulla
        a quella luce lenta e sicura
        con cui si riconoscono lettere
        e forme e si fanno conti
        e si crede di vedere
        chi tu sia, o mia invisibile.
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          in Poesie (Poesie d'Autore)
          È vietato piangere senza imparare,
          alzarti al mattino senza saper cosa fare,
          aver paura dei ricordi
          È vietato non sorridere ai problemi,
          non lottare per ciò che vuoi,
          abbandonare tutto per paura,
          non far diventare i tuoi sogni realtà.
          È vietato non dimostrare il tuo amore,
          far pagare a qualcuno i tuoi debiti e il tuo malumore
          È vietato abbandonare i tuoi amici
          non tentare di capire ciò che avete vissuto insieme
          chiamarli soltanto quando hai bisogno
          È vietato non fare le cose per te stesso
          non creder in Dio e fare il tuo destino
          Aver paura della vita e dei suoi compromessi,
          non vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo respiro
          È vietato sentire la mancanza di qualcuno senza rallegrarsi,
          dimenticare i suoi occhi e la sua risata
          solo perché le vostre strade non si incrociano più
          È vietato dimenticare il tuo passato e pagarlo con il tuo presente.
          È vietato non tentare di capire le persone,
          pensare che le loro vite valgano più della tua
          non sapere che ognuno ha il suo cammino e la sua gioia
          È vietato non creare la tua storia
          smettere di ringraziare Dio per la tua vita,
          non avere dei momenti per la gente
          che ha bisogno di te,
          non capire che ciò che ti da la vita
          te la può anche togliere.
          È vietato non cercare la tua felicità
          non vivere la tua vita con un atteggiamento positivo
          non pensare che potremmo essere migliori
          non sentire che senza di te questo mondo non sarebbe uguale.
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            Scritta da: Gabriella Bellino
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Arrivederci Lover

            L'autunno
            bussa alla soglia
            della vita mia
            coincidendo
            con la fine
            dell'esistenza tua,
            compagno fedele
            della famiglia mia,
            perché l'estate
            che se ne vola via
            purtroppo a Lover
            se l'è portato via
            in una dimensione
            che non è più quella mia.
            Mi rimane
            solo la speranza
            di rivederlo ancora
            scodinzolare
            con la coda sua
            che si dimena
            su per la via
            che porta al Paradiso
            che non va più via
            e che lui merita
            più di chiunque sia
            il giorno in cui
            anche l'anima mia
            deciderà
            di volar via
            per accompagnarmi
            in veste di guida
            verso l'estate
            che non tramonta mai,
            dove cessano di esistere
            tutti gli acciacchi
            e tutti i guai.
            Naturalmente sto parlando
            dell'eterna gioventù
            che non finisce più
            e da cui non ci si può sottrarre
            con un ma
            o con un semmai.
            Composta sabato 22 settembre 2007
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              Scritta da: Silvio Squillante
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Dog shit

              Leccandomi le ferite
              aspetto il mio angelo,
              attendo una figura rassicurante
              che delicatamente mi faccia imbarazzare.
              Entri nel mio inferno
              con gli occhi colmi di speranza,
              le urla ti hanno spaventato.

              Il tuo sguardo è verso di me,
              mi guardi, vorrei parlarti, dirti "sceglimi"...
              per te ho smesso i panni di cane
              sono stato confidente e consigliere
              ma ormai non mi baci più,
              nella corsa al tuo cuore
              non bastano quattro zampe,
              oh stupido fedele amore di cane!
              Composta giovedì 30 dicembre 2010
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                Scritta da: Silvio Squillante
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Inforcando i miei occhiali...

                Inforcando i mie occhiali
                metto a fuoco la vita,
                è inutile provarne un altro paio.
                Prova tu a veder quel che vedo io.
                Conosco già quel viso,
                pieno di rughe come il mare,
                con gl'occhi come feritoie per lo sforzo.
                La vita è una canzone in dialetto,
                inutile da leggere, inutile da tradurre,
                ti bussa al cuore, delicata.
                E'inutile aprire se non sei nato lì.
                Composta giovedì 30 dicembre 2010
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