Poesie d'Autore


Scritta da: Anna De Santis
in Poesie (Poesie d'Autore)

Libera

Finalmente il cielo infinito
aveva preso spazio, poi ingrandito
pena che non sento
dopo solo un no...
Libera e calma
godo finalmente del mare il movimento
che mi culla il cuore
come mai nel tempo tutto il mio dolore
non riusciva a cercare il lenimento.
Questa pace che sa darmi l'onda
ma profondamente l'eco di quel no si sente
è qui sulla mia pelle che il sole riscalda
e non si pente
libera follemente
e riesco a sentire i battiti
dopo una lunga resa
rimango per un po' sorpresa...
Tutto ha un senso
vorrei ricordarmi di te
ma non ti penso...
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    Scritta da: Anna De Santis
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Dolcemente

    Scorre il tempo al volo di farfalla
    dolcemente accompagna la nostra vita
    a volte sembra un fiume in piena
    che non puoi fermare
    e lascia tracce sul tuo viso
    eppure il tuo sorriso è sempre uguale
    forse ti vedo con gli occhi dell'amore
    per me sei sempre quello che mi prese per mano
    e disse un giorno andiamo....
    Ti ho seguito senza troppo pensare
    senza chiederti niente
    e con la fretta di provare
    ed ora il tempo mi ha dato ragione
    Il cuore non si sbaglia mai
    ti indica sempre la giusta direzione.
    Ancora qui e il tempo si è fermato
    siamo rimasti quelli che sognavano
    al calar del sole
    per un bacio rubato.
    Composta nel 2010
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      Scritta da: Anna De Santis
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Come d'autunno

      Averti accanto dolce come mai
      come foglia colorata d'autunno
      cambi colore, umore e sapore
      ma sempre gradita sei il mio amore
      Stagione calda che mi riempie il cuore
      sei solo tu che mi dai respiro
      unico desiderio
      copri di sole le mie grigie giornate
      mi lasci sempre al mattino
      con un bacio ed una carezza
      vorrei seguirti per tutto il tempo
      perché io vivo con il tuo calore.
      Come d'autunno ed al tramonto
      si colora il cielo
      ed il vento con la sua sinfonia
      diventa un piano
      ritorno a te come al mio solo nido
      e non mi sembra vero averti qui vicino.
      Composta nel 2010
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        Scritta da: Styella
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Per parlar d'amore

        Mi chiedo come si fa
        a parlar d'amore,
        l'amore non si fa parlare,
        l'amore è muto, leggero,
        cammina piano,
        ha bisogno del silenzio
        per posarsi
        insospettabile
        nel sospiro,
        prima di esser preda
        del respiro
        che lo attrae a sé.
        Passando dai polmoni
        per giungere a toccare il cuore.
        Composta mercoledì 12 maggio 2010
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          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Figlio di Maria

          Figlio di Maria è un bambino sereno,
          non gioca con i soldatini di piombo,
          rincorre al pallone,e va rubare gli dolci frutti dei
          vicini.
          Figlio di Maria è un bambino gentile,
          aiuta a rialzare chi è caduto,
          guarisce con erbe mediche le ferite dolente,
          e asciuga le lacrime con il calore di suo cuore,
          e divide con i poveri e mendicanti
          il suo pane.
          Figlio di  Maria, è un bambino speciale,
          è nutrito di bontà  e d'amore,
          che un giorno,
          sono certa,
          cambierà  il mondo empio,
          in fede di Dio.
          Composta martedì 11 maggio 2010
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            Scritta da: Antonino Gatto
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Il giorno del raccolto

            Esiste una giustizia,
            che pareggia gli eventi,
            come una bilancia,
            che porta sempre ogni ramoscello
            alla foce del fiume,
            che attende solo
            il momento opportuno
            per venire a galla.
            Così ogni gesto
            che noi facciamo,
            prima o poi, come un seme,
            darà i suoi frutti.
            Proprio quando il sole non c'è più,
            quando la pioggia fitta
            trafigge il nostro umore,
            quando ci sembra di essere rimasti soli,
            proprio in quel momento,
            un piccolo germoglio,
            spunta fra i rami della nostra vita,
            e con un piccolo spiraglio di sole,
            ci manda un segnale.
            Qualcosa sta cambiando
            ed il giorno del raccolto è vicino!
            Assicurati di aver seminato
            buoni frutti, perché il sale
            non germoglia!
            Composta lunedì 10 maggio 2010
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              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Chiedo scusa al caso se lo chiamo necessità.
              Chiedo scusa alla necessità se tuttavia mi sbaglio.
              Non si arrabbi la felicità se la prendo per mia.
              Mi perdonino i morti se ardono appena nella mia memoria.
              Chiedo scusa al tempo per tutto il mondo che mi sfugge a ogni istante.
              Chiedo scusa al vecchio amore se do la precedenza al nuovo.
              Perdonatemi, guerre lontane, se porto fiori a casa.
              Perdonatemi, ferite aperte, se mi pungo un dito.
              Chiedo scusa a chi grida dagli abissi per il disco col minuetto.
              Chiedo scusa alla gente nelle stazioni se dormo alle cinque del mattino.
              Perdonami, speranza braccata, se a volte rido.
              Perdonatemi, deserti, se non corro con un cucchiaio d'acqua.
              E tu, falcone, da anni lo stesso, nella stessa gabbia,
              immobile con lo sguardo fisso sempre nello stesso punto,
              assolvimi, anche se tu fossi un uccello impagliato.
              Chiedo scusa all'albero abbattuto per le quattro gambe del tavolo.
              Chiedo scusa alle grandi domande per le piccole risposte.
              Verità, non prestarmi troppa attenzione.
              Serietà, sii magnanima con me.
              Sopporta, mistero dell'esistenza, se strappo fili dal tuo strascico.
              Non accusarmi, anima, se ti possiedo di rado.
              Chiedo scusa al tutto se non posso essere ovunque.
              Chiedo scusa a tutti se non so essere ognuno e ognuna.
              So che finché vivo niente mi giustifica,
              perché io stessa mi sono d'ostacolo.
              Non avermene, lingua, se prendo in prestito parole patetiche,
              e poi fatico per farle sembrare leggere.
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                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Mamm'Emilia

                In te sono stato albume, uovo, pesce,
                le ere sconfinate della terra
                ho attraversato nella tua placenta,
                fuori di te sono contato a giorni.

                In te sono passato da cellula a scheletro
                un milione di volte mi sono ingrandito,
                fuori di te l'accrescimento è stato immensamente meno.
                Sono sgusciato dalla tua pienezza
                senza lasciarti vuota perché il vuoto
                l'ho portato con me.

                Sono venuto nudo, mi hai coperto
                così ho imparato nudità e pudore
                il latte e la sua assenza.
                Mi hai messo in bocca tutte le parole
                a cucchiaini, tranne una: mamma.
                Quella l'inventa il figlio sbattendo le due labbra
                quella l'insegna il figlio.
                Da te ho preso le voci del mio luogo,
                le canzoni, le ingiurie, gli scongiuri,
                da te ho ascoltato il primo libro
                dietro la febbre della scarlattina.
                Ti ho dato aiuto a vomitare, a friggere le pizze,
                a scrivere una lettera, ad accendere un fuoco,
                a finire le parole crociate, ti ho versato il vino
                e ho macchiato la tavola,
                non ti ho messo un nipote sulle gambe
                non ti ho fatto bussare a una prigione
                non ancora,
                da te ho imparato il lutto e l'ora di finirlo,
                a tuo padre somiglio, a tuo fratello,
                non sono stato figlio.
                Da te ho preso gli occhi chiari
                Non il loro peso
                a te ho nascosto tutto.
                Ho promesso di bruciare il tuo corpo
                di non darlo alla terra. Ti darò al fuoco
                fratello vulcano che ci orientava il sonno.
                Ti spargerò nell'aria dopo l'acquazzone
                all'ora dell'arcobaleno
                che ti faceva spalancare gli occhi.
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