Poesie d'Autore


Scritta da: Gabriella Bellino
in Poesie (Poesie d'Autore)

A Maria

Ed arriva la morte
a dimostrare la vacuità
di tutti i nostri problemi,
e con una mano ti porge
l'eternità,
mentre con l'altra ti strappa
la possibilità
di esser presente
in ciò che ti è caro,
ma l'impronta,
tu Maria,
l'hai lasciata
in tutto ciò che hai fatto
e che hai donato
con altruismo e calore
e con la tua innata schiettezza
che sapevi trasmettere
anche con una barzelletta,
non come la notizia
di averti persa
che mi fa esser seria,
perché con la tua bellezza
se n'è volata via
la speranza e la gioia
condivisa in una gioventù
che il tuo non esser più qui
non farà tornare più.
Composta mercoledì 21 aprile 2010
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    Scritta da: Franco Vitale
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Segnali d'amore

    Segnali d'amore,
    sintomi di dignità sospesa
    piccoli guasti della mente,
    inclinazioni parallele.

    Recinti di verità negate,
    briciole di orgoglio sparse al vento,
    ansia positiva,
    possesso senza redini.

    Gesti rituali
    di piena essenza,
    silenzi che rotolano sull'anima,
    vento gelido su spalle ardenti,
    tempeste di brividi profondi.

    Vorrei che tutto questo
    mi facesse volare,
    vorrei la mia pelle
    sotto la sua pelle,
    vorrei lei fosse
    un campo di papaveri,
    su cui sdraiarmi
    e diventare lei,
    vorrei avvolgerla
    come ragnatela,
    vorrei cantarla
    con un filo di voce,
    vorrei che lei
    non uccidesse l'io,
    vorrei amarla...
    e impacchettare il tempo.
    Composta giovedì 6 maggio 2010
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      Scritta da: Franco Vitale
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Fiori di panico

      Sospiri eterni,
      germogli di paura,
      unghiate nell'anima,
      tremori costanti,
      su fiori di panico.

      Mosaico incompleto,
      nervi annodati,
      fiamme di ghiaccio,
      pensieri che esplodono,
      su fiori di panico.

      Il fiato sibila,
      rumore assordante,
      di amore sintetico,
      cuore di plastica,
      su fiori di panico.

      Oceani di passione,
      colano rapidi,
      in stagni di sangue,
      polvere d'oro,
      su fiori di panico.

      Furia e ragione,
      macchie di orgoglio,
      boschi di rovi,
      cieli di amianto,
      strati di vita,
      su fiori di panico.

      Lacrime acide,
      stomaco in fiamme,
      visioni sbiadite,
      di notti agitate,
      sale su piaghe,
      su fiori di panico.

      Diamante e granito,
      su petali e piume,
      disperata potenza,
      gigante di panna...
      su fiori di panico.
      Composta giovedì 6 maggio 2010
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        Scritta da: Franco Vitale
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Tempo scaduto

        Prima che il tempo scada,
        anticipando destini scomodi,
        finali di storie ruvide,
        sottolineo parole ricorrenti.

        Prima che il tempo scada,
        percorro ripide vie traverse,
        inganno amici inutili,
        antiche finestre murate.

        Prima che il tempo scada,
        respiro l'orgoglio della fretta,
        scorciatoie fra bolle di sapone,
        accelerazioni insolite.

        Prima che il tempo scada,
        provo ad innamorarmi,
        ammorbidisco l'anima,
        prima che il cuore esploda.

        Prima che il tempo scada,
        raccolgo cocci taglienti,
        corro su specchi infranti,
        progetti dimenticati.

        Prima che il tempo scada,
        brucio ricordi taglienti,
        lame che sfiorano la pelle,
        ricami di paura.

        Prima che il tempo scada,
        rosicchiare la morte,
        rughe lente e profonde,
        solchi su campi incolti.

        Prima che il tempo scada,
        giocoliere in un circo deserto,
        nuoto in un mare di sabbia,
        nuvole dense di cenere.

        Prima che il tempo scada,
        in equilibrio sulle lancette,
        vertigini antiorarie,
        quadranti di zaffiro.

        Prima che il tempo scada,
        crocifisso al presente,
        voglio volere l'estasi,
        voglio volere amore...
        prima che il tempo scada.
        Composta giovedì 6 maggio 2010
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          Scritta da: Franco Vitale
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Tradimento

          Giocatori bendati,
          troppi assi di cuori
          poltiglia di autostima,
          vuoto di sguardi.

          L'alleato è alle spalle,
          l'oro del nemico
          sul vassoio,
          l'abbraccio si allenta,
          gli scudi riflettono il sole.

          La luce filtra le abitudini,
          la pelle si tende,
          a oriente, a occidente,
          i tendini oscillano al vento.

          Il passo accelera,
          su terra che frana,
          l'effetto si fa causa,
          la meta, origine.

          La pelle del nemico
          vibra di calore,
          abbraccio di alleanza,
          lo scudo diventa guanciale.

          Teatro di maschere bianche,
          copione di infame dolcezza,
          burrasca,
          che scioglie la sabbia,
          il cielo assassino è l'amante.
          Composta giovedì 6 maggio 2010
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            Scritta da: Franco Vitale
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Sintomi d'inverno

            Effetti di buio a colori,
            ricordi di vita salata,
            confondono il gusto,
            su labbra verniciate.

            Profumi di inverno bollente,
            cannella, Incenso e piombo,
            neve grigia inquinata,
            asfalto senza pelle.

            Polvere nera, polvere bianca,
            vapore sulle ciglia,
            farfalle di latta immobili,
            su frigoriferi screpolati.

            Lampioni esili,
            modernamente inutili,
            cani che annusano donne,
            modernamente immobili.

            Unte maniglie di tram,
            odore di vita corrente,
            scaglie di sapone e segatura,
            cappotti scuciti.

            Perizomi colorati,
            si affacciano,
            su schiene pallide,
            occhiali ricchi,
            su facce povere.

            Santini di cartone,
            benedicono portafogli vuoti,
            guance rugose,
            odore di lacca.

            Vetrine abbaglianti,
            cartelli colorati,
            bocche spalancate,
            trappole per topi.

            Colpi di tosse,
            colpe e rimorsi,
            innocenti incolpati,
            colpi di tamburi africani...
            sintomi di inverno.
            Composta giovedì 6 maggio 2010
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              Scritta da: Franco Vitale
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Papaveri verdi

              Delicati ingorghi di pensieri,
              intasano la mente,
              con dolcezza,
              gocciolano timidi,
              su un orizzonte di ricordi aridi.

              Frasi incolonnate
              in strette vie pietrose,
              onde di opinioni,
              verità presunte.

              Voci ferme,
              parole di potere,
              timidi bisbiglii di paese.

              Immagini improbabili,
              papaveri verdi,
              gesti veloci e decisi,
              lunghe braccia
              che si ritraggono.

              Autoritratti di vicoli ciechi,
              dirigibili sommersi,
              pagine bianche alate,
              nuvole di lettere.

              Cedri del Libano
              su colline di asfalto,
              punti di origine,
              prospettive troncate,
              papaveri verdi...
              occhi nel vuoto.
              Composta giovedì 6 maggio 2010
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                Scritta da: Franco Vitale
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Per ogni cosa

                Per ogni cosa
                restano tanti puntini
                che macchiano
                pesanti mucchi di fogli
                adagiati sulla nuca.
                Li senti pesare dietro di te
                quando rialzi il capo
                quando volti lo sguardo
                a destra
                a sinistra.
                Vorresti guardarli
                ingrandirli, capirli
                trovare un senso
                alle piccole macchie
                su grandi fogli bianchi.
                Per ogni cosa
                vorresti una gomma
                cancellare quei puntini
                graffiarli, riscriverli
                farne disegni
                firme, scarabocchi
                facce, cerchi, spirali
                buchi nel foglio
                premendo la penna.
                Per ogni cosa
                c'era una soluzione
                l'avevi capita
                ne avevi il controllo
                stringevi i polsi
                di braccia allo sbando.
                Per ogni cosa
                passata, scaduta
                annusi il presente
                è viva
                ma è dietro le spalle
                i colletti
                le finestre
                i quadri
                i libri
                i pavimenti sporchi.
                Per ogni cosa
                ricordi un dolore
                punture di aghi
                tatuaggi invisibili
                graffiti tribali.
                Per ogni cosa
                ricordi persone
                caratteri verticali
                corpi orizzontali
                nemici capovolti
                spiriti obliqui.
                Per ogni cosa
                vorrei un amore
                soffrire di gioia
                orgogli morenti
                eterno patire...
                eterno volare.
                Composta giovedì 6 maggio 2010
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                  Scritta da: Franco Vitale
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Resilienza

                  Il gigante si inchina,
                  il soffitto lo schiaccia,
                  si allontana l'orgoglio,
                  risorge il coraggio.

                  Mille ostacoli,
                  mille paure,
                  mille dolori,
                  mille lutti,
                  mille volti che abbassano gli occhi.

                  I burroni diventano valli,
                  i fantasmi si sciolgono al sole,
                  il dolore abbandona il lamento,
                  il lutto diventa memoria,
                  ogni volto è dietro un sorriso.

                  La mente performa,
                  la memoria scala montagne,
                  alte, ripide, ruvide,
                  il ricordo si fa esperienza,
                  i sussurri diventano campane.

                  Resisto,
                  mi avvolgo nell'acqua,
                  soffio sull'aria,
                  carezzo i polpastrelli.
                  Resisto...
                  e vivo.
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