Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)
Non incolpare nessuno,
non lamentarti mai di nessuno, di niente,
perché in fondo
Tu hai fatto quello che volevi nella vita.
Accetta la difficoltà di costruire te stesso
ed il valore di cominciare a correggerti.
Il trionfo del vero uomo
proviene delle ceneri del suo errore.
Non lamentarti mai della tua solitudine o della tua sorte,
affrontala con valore e accettala.
In un modo o in un altro
è il risultato delle tue azioni e la prova
che Tu sempre devi vincere.
Non amareggiarti del tuo fallimento
né attribuirlo agli altri.
Accettati adesso
o continuerai a giustificarti come un bimbo.
Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare
e che nessuno è così terribile per cedere.
Non dimenticare
che la causa del tuo presente è il tuo passato,
come la causa del tuo futuro sarà il tuo presente.
Apprendi dagli audaci,
dai forti
da chi non accetta compromessi,
da chi vivrà malgrado tutto
pensa meno ai tuoi problemi
e più al tuo lavoro.
I tuoi problemi, senza alimentarli, moriranno.
Impara a nascere dal dolore
e ad essere più grande, che è
il più grande degli ostacoli.
Guarda te stesso allo specchio
e sarai libero e forte
e finirai di essere una marionetta delle circostanze,
perché tu stesso sei il tuo destino.
Alzati e guarda il sole nelle mattine
e respira la luce dell'alba.
Tu sei la parte della forza della tua vita.
Adesso svegliati, combatti, cammina,
deciditi e trionferai nella vita;
Non pensare mai al destino,
perché il destino
è il pretesto dei falliti.
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    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Sono nata il ventuno a primavera

    Sono nata il ventuno a primavera
    ma non sapevo che nascere folle,
    aprire le zolle
    potesse scatenar tempesta.
    Così Proserpina lieve
    vede piovere sulle erbe,
    sui grossi frumenti gentili
    e piange sempre la sera.
    Forse è la sua preghiera.
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      Scritta da: Antonino Gatto
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Il pesce innamorato...

      Mia dolce gabbianella con fame d'amore,
      che dall'alto m'osservi e mi vorresti mangiare,
      io guardo i tuoi occhi e mi sento volare,
      mentre nuoto da anni nel profondo del mare.

      Tu parli una lingua che non posso capire,
      a volte mi sfiori e mi sento sfinire,
      sognando quel giorno, per donarti il mio amore,
      e sentirmi morire sfamando il tuo cuore.
      Composta sabato 13 marzo 2010
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        Scritta da: Anna De Santis
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        Si

        Cade una foglia
        dietro i vetri appannati
        un uccello si posa sul mio ramo
        ti guardo e ti accarezzo
        per non svegliarti... ti amo, sussurro piano
        ma tu fai finta di dormire
        e mi sfiori la mano.
        Hai voluto accontentare ogni mia voglia
        oltre un si non esiste niente
        tutto il mondo per sempre dimenticato
        e questo mio cuore sente
        che il tempo per un attimo si è fermato.
        Ancora un si e ti ho di nuovo amato
        ho sentito mio quello che di te ho sempre desiderato
        in abbraccio mai finito
        In un bacio, in un respiro mio...
        Di nuovo guardo quella finestra
        fuori il tempo passa e non resta
        splende il sole, poi la notte
        ma a noi quel si ci basta.
        Composta nel 2010
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          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Voglio che tornando tu trovi una paroletta del tuo amico stasera.
          Ho un desiderio desolato di te stasera. Ahimè stasera e sempre.
          Ma stasera il desiderio è di qualità nuova.
          È come un tremito infinitamente lungo e tenue.
          Sono come un mare in cui tremino tutte le gocciole,
          tremano tutte le ali dell'anima,
          tremano tutte le fibre dei nervi,
          tremano tutti i fiori della primavera
          e anche le nuvole del cielo
          e anche le stelle della notte
          e anche la piccola luna trema.
          Trema sui tuoi capelli che sono una schiuma bionda.
          Ho la bocca piena delle tue spalle,
          che sono ora come un fuoco di neve tiepida disciolta in me.
          Godo e soffro.
          Ti ho dentro di me e vorrei tuttavia sentirti sopra di me.
          Non mi hai lasciato tanta musica partendo.
          Stanotte tienimi sul tuo cuore,
          avvolgimi nel tuo sogno,
          incantami col tuo fiato,
          sii sola con me solo.
          Oh melodia melodia...
          Tremano tutte le gocciole del mare.
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            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Più degna di vederlo, potrò essere
            Perché il lungo Impedimento - la Grazia - in Me -
            Con Estati, e con Inverni, farà crescere,
            Trascorso qualche Anno - Un aspetto mi darà

            Da farmi la più bella della Terra -
            l'Attesa - allora - apparirà così preziosa
            Che attribuirò una pena dimezzata
            Alla colpa di esser stata scelta - allora -

            è tempo di pregustare il Suo Sguardo -
            Dapprima - Delizia - e poi - Sorpresa -
            Quel volgersi ripetuto al mio volto
            Per Accertare che sia la Grazia -

            Lasciata dietro di sé Un Giorno - Tanto minore
            Da cercare la Prova, che Quella - sia Questa -

            Io devo solo non diventare così nuova
            Da farlo sbagliare - e chiedere di me
            a me - quando subito verso la Porta
            Andrò - per non andare più Altrove -

            Io devo solo non tramutarmi in così bella
            Da farlo sospirare - "l'Altra - Lei - Dov'è?"
            L'Amore, tuttavia, m'istruirà a dovere
            Sarò perfetta - ai Suoi occhi -

            Se Egli percepirà l'altra Verità -
            In una più Eccellente Gioventù -

            Com'è dolce non essersi privata Invano -
            Ma guadagnare - con la perdita - Col Dolore - ottenere -
            La Bellezza che Lo compensi al meglio -
            La Bellezza della Domanda - Acquietata.
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              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Tra ciò che vedo e dico,
              tra ciò che dico e taccio,
              tra ciò che taccio e sogno,
              tra ciò che sogno e scordo,
              la poesia.
              Scivola
              tra il sì e il no:
              dice
              ciò che taccio,
              tace
              ciò che dico,
              sogna
              ciò che scordo.
              Non è un dire:
              è un fare.
              È un fare
              che è un dire.
              La poesia
              si dice e si ode:
              è reale.
              E appena dico
              è reale,
              si dissipa.
              È più reale, così?
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                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Le favole dove stanno?
                Ce n'è una in ogni cosa:
                nel legno del tavolino,
                nel bicchiere, nella rosa.
                La favola sta lì dentro
                da tanto tempo, e non parla:
                è una bella addormentata
                e bisogna svegliarla.
                Ma se un principe, o un poeta,
                a baciarla non verrà
                un bimbo la sua favola
                invano aspetterà.
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                  Scritta da: Silvio Squillante
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Untitled

                  Dita bianche di trucco
                  inganni al mascara di risa compiaciute.
                  Mano pesante per angoli rossi in su
                  di una bocca triste, e ci sei tu...
                  occhielli dalla porta credendo
                  che non finisca mai la ridda del mio spirito.
                  Salti su stupito, gioioso,
                  ma ora che il giaco della lacrima finta
                  non mi difende più, mi contempli affranto.
                  Bambino, il clown è morto di tristezza.
                  Composta mercoledì 17 marzo 2010
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                    Scritta da: Anna De Santis
                    in Poesie (Poesie d'Autore)

                    Sinfonia

                    Dolce, come una carezza
                    una speranza nuova
                    oggi mi trova
                    apro la finestra ad una leggera brezza
                    che muove tutto intorno
                    una giornata nuova.
                    Finalmente il sole, nella mia vita luce
                    una primavera che mi fa libera e felice.
                    Ogni nuvola in cielo si colora
                    ora vedo tutto senza nebbia alcuna
                    ed il mio cuore vola
                    come quelle rondini
                    che son tornate a ritrovare il nido...
                    Io ho lasciato il mio, per non morire
                    ho preferito non soffrire ancora
                    posso dire con orgoglio
                    che sinfonia ora ascolto
                    e non sento più le tue parole
                    si scorge sul mio volto
                    che ha ritrovato il sorriso
                    e tutto sento, senza sentirmi prigioniera
                    finalmente mia...
                    tutto canto è musica intorno
                    ora c'è con la primavera una nuova magia.
                    Composta martedì 16 marzo 2010
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