Poesie d'Autore


Scritta da: Sonia Dem.
in Poesie (Poesie d'Autore)

Gli amanti

L'arpeggio del cuore,
nello spartito degli eventi
è un suono dolce per gli amanti...
che vanno sgretolando montagne per aversi,
che si vanno ingorgando di parole per dirsene una soltanto...
respirandosi nel vento anche se sono lontani,
continuando a cercarsi anche se sono vicini.
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    Scritta da: Fiorella Cappelli
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Lontananza

    Distanze
    avvicinano lontani affetti
    sospiri spezzano
    silenzi perfetti
    parole pacate
    ad alleviare dolori
    pensieri disegnano
    forme e colori
    restano nell'ombra intense sensazioni
    vibrano nel corpo, profonde le emozioni
    e dal letargo si sveglia il cuore
    abbandonato nel suo torpore
    e nella vana speranza di tornare ad amare...
    si clonano sogni da regalare!
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      Scritta da: Fiorella Cappelli
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      La Crostata

      Non ti è mai riuscita bene, la crostata...
      Ma molte altre cose, si.
      La trovavo dura.
      Troppa farina
      Poco burro
      Poca marmellata
      Non ti è riuscita mai bene, la crostata...
      Ma il suo profumo ci radunava in cucina,
      ci radunava intorno a te.
      Tutti e quattro.
      Il fondo era sempre un po' bruciato...
      l'odore intenso, dolce... persiste ancora
      "Nel latte, si ammorbidisce", dicevi, "è più buona"
      Era una crostata per il latte.
      Era vero.
      Quando la faccio io, ora, nel latte si frantuma.
      La mia, non è adatta. Non è una crostata per il latte.
      Sapevi fare tante cose
      Sapevi fare tutto
      Ma non ti è mai riuscita bene, la crostata...
      Non so cosa darei...
      Per assaggiarla ancora, quella crostata... Mamma.
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        Scritta da: Antonino Gatto
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Io senza Te

        Cosa farei se non ci fossi tu,
        a scaldare le mie notti gelide?
        Cosa farei se non ci fossi tu,
        a ritmare col tuo cuore i miei respiri?
        Cosa farei se non ci fossi tu,
        quando serve,
        ad asciugare le mie lacrime?

        Cosa farò domani,
        senza la tua presenza?
        Senza il tuo sorriso?
        Senza le tue carezze?
        Senza i tuoi occhi?
        Senza i tuoi abbracci?
        Senza la tua anima?
        Senza di te?

        Forse navigherò nel mare dei ricordi
        che sono sepolti nel mio cuore,
        bussando alla porta del tuo silenzio
        sperando di vederla aprire.

        Oppure nel silenzio,
        vagherò nel giardino
        dei nostri momenti più belli,
        e pianterò un fiore,
        che bagnerò con una lacrima,
        ammirando il suo splendore,
        come oggi il nostro amore.
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          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Perdersi

          Sera, torno a casa
          la strada è lunga
          cammino lentamente, guardo in terra
          e la mia ombra non mi vuol seguire.
          È la voglia di perdersi
          e non tornare
          a volte solo per cambiare
          per trovare una ragione per continuare.
          Manca poco, sono quasi arrivata
          ma mi fermo a pensare
          torno sui miei passi
          cerco una scusa per fermarmi a pensare.
          Le stelle non mi aiutano stasera
          cosa mai potrò inventarmi
          per non salire...
          Sono stanca, annoiata da morire
          si, forse di questa vita
          e che non so mentire...
          si vedrà dal mio viso, si fa presto a capire
          poi dalla finestra mi sento chiamare:
          amore... non sali cosa stai a fare?
          Hai fatto tardi mi hai fatto preoccupare...
          Sali, non convinta
          ma è lì che devi stare.
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            Scritta da: Anna De Santis
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Da una macchina in corsa
            un uomo getta una sigaretta,
            la cicca finisce sull'erba di un bosco
            provocando un incendio.
            L'odore assai acre del fumo si sparge,
            complice il vento,
            sul monte e sulla collina gli alberi,
            con tonfi assordanti
            si abbattono a terra bruciati.
            Il fuoco ormai tutto ha distrutto
            e la cenere cadendo copiosa
            ha coperto di grigio il bel prato.
            Degli orsi, dal loro rifugio
            riescono a far capolino tra fumi e detriti...
            che desolazione!
            Non rimangono che nudi monconi,
            del verde più niente rimane.
            Papà e mamma orsa coi loro due piccoli
            riescono a uscire dal bosco
            tra il groviglio di tronchi caduti,
            per cercare una nuova dimora.
            Gli orsetti impauriti aggrappati alla mamma
            lasciano con grande tristezza
            il luogo dov'erano nati e cresciuti.
            Percorrendo un sentiero
            che porta ad un ruscello
            si odono fiochi lamenti,
            due volpine nate da poco
            adagiate li in terra
            vicino alla mamma morente.
            Volgendosi agli orsi la volpe,
            incastrata tra i rovi, piangendo:
            salvate i miei figli...
            non sono capaci di stare da soli,
            io muoio e voglio esser tranquilla.
            Mamma orsa raccolse le piccole volpi
            ed il dolce musino
            bastò a farle accettare come figlie.
            Cammina e cammina,
            incontrano una mucca e tre gallinelle,
            scappate dal vecchio fienile
            e dalla la stalla distrutti dal fuoco.
            Si uniscono a loro
            e riescono a uscire da quel parapiglia
            diventando una strana famiglia,
            che lungo il cammino stringe un gran patto: collaborazione e rispetto.
            Le volpi ormai son cresciute
            ed i vecchi pollai non cercano più
            convivendo con le galline
            mangiando le uova, la frutta
            ed il latte di mucca.
            Gli orsi golosi di miele
            vengon su che è un piacere.
            Dopo tanto cammino,
            si trovano su un'alta collina
            è una grotta assai grande immersa nel verde. Finalmente abbiamo una casa!
            Esclamano in coro,
            qui faremo crescere
            questa nostra strana famiglia
            aperta a chiunque ne voglia far parte,
            venite orsù dunque, sono aperte le porte...
            Evitare con la convivenza
            tutto quello che può dar fastidio,
            niente più mangiarsi tra noi,
            pace fatta tra tutti,
            sia animali del bosco che della fattoria.
            Ci vuol così poco per andare d'accordo,
            basta avere tra tutti... sempre è stato detto...
            Collaborazione e rispetto.
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              Scritta da: Anna De Santis
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Ti accorgi alla fine che era un estraneo

              Non te ne sei mai accorta
              presa dalla vita che correva,
              il tuo cuore, la tua mente dove era,
              eppure ci credeva...
              mentre tu andavi avanti,
              tutto il resto con lui si fermava.
              La passione dei primi anni
              pian piano come nebbia diradava,
              tutto quello che c'era da vedere riconsegnava
              lucidi ricordi, e logico presente
              occhi lucidi che qualche lacrima bagnava.
              Ora siamo soli,
              io sono cresciuta nel mio amore,
              per i miei figli, per la famiglia
              e con il cuore,
              ma ho trovato te addormentato,
              sei proprio come ti ho lasciato.
              Cosa posso fare per farti capire...
              scusa ma qualche volta mi pento
              per averti così tanto amato.
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                Scritta da: Anna De Santis
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Stupida

                Con i miei sentimenti giocavi,
                ed io, stupida ero troppo coinvolta,
                per scoprire che mentivi
                ora forse, sei tu che speri,
                che tutto possa poi finire,
                così come era nato ieri.
                Ingenua nella mia folle passione,
                ti ho donato tutto,
                coinvolta da una strana sensazione,
                ho evitato di pensare,
                tanto era bello
                con te fare l'amore.
                Poi sei sparito,
                a tutti hai raccontato
                quello che tra noi c'era stato,
                eppure in quel momento ci ho creduto,
                non ho voluto sentire,
                ora son qui che cerco di capire...
                avrò la forza di dirti che è finita,
                e col senno di poi ti posso confermare:
                che non sono stata né stupida
                ne mi sono pentita,
                anch'io con te mi sono tanto divertita.
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                  Scritta da: Anna De Santis
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Mille spilli

                  Sono la tua bambola
                  puoi mettermi dove vuoi
                  dove più ti piace
                  darmi il tormento non ti darà mai pace.
                  Mi trafiggerai
                  con mille spilli
                  non mi farai morire
                  piuttosto ti divertirai
                  ad infierire
                  sul corpo mio dolente.
                  Morbido, poi dolcissimo
                  un bacio prima di finire
                  nel tuo abbraccio avvolgente
                  comincerò a godere
                  di quello che c'è stato.
                  Mi leccherai dappertutto le ferite
                  dolce sarà far finta di soffrire
                  così ti vedrò felice
                  penserai alla tua preda conquistata
                  ma non saprai mai
                  per arrivare a te
                  che strega sono stata.
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