Sa di buono la mattina questo amore, come l'aria fresca si respira, si lascia cullare dal vento e trasportare. È il tuo viso, quella carezza all'improvviso, il sorriso di chi ti passa accanto, senza dire niente. È la gente che ti stringe la mano, la chiamata di un amico lontano, sei tu. L'amore non chiede niente, è per chi non mente, per chi sa ascoltare, per chi sa raccontare, per chi porge l'altra guancia... ad ogni cosa vana. È quella voglia strana l'ingenuità di un bimbo, che ha bisogno di favole e ti sta a guardare, l'amore non vuole niente, per chi lo sa cercare, tutto intorno è amore, anche il sole ci ama col calore, ma a chi lo sa far vivere, chi lo sa tenere, stringere sul suo cuore, l'amore non chiede mai, sono io che chiedo solo di te.
La luna imbrigliò i cavalli, corse su per il cielo, per le valli sparse luce velata. Una festa nel paese, sotto quelle stelle il tuo sorriso mi colse impreparata, non mi avevi mai cercata... sul telefonino c'era la chiamata. Pensai subito che se mi fossi lasciata andare, cosa restava dopo quella sera, dopo un festa cosa resta? Ma quella notte non poteva passare, ed ai tuoi occhi ed alle tue mani lasciai fare, la voglia di sentire il mare, di lasciarmi trascinare... scivolai tra le tue braccia senza capire, fu bellissimo sotto quella luce velata. Ci trovammo abbracciati, la sabbia ci scaldava era già l'alba ed il sole ci guardava, le mani strette, ed ancora un bacio... La festa per noi non è mai finita, dopo quella notte sotto la luna ho capito che eri la mia vita.
Torrenti vigorosi trafiggono le rocce scavandone l'anima, i richiami delle aquile spaventano le valli solitarie.
Camminiamo sugli antichi sentieri, sui camminamenti che hanno accolto sangue, lacrime, paura, consolato il dolore.
Dove ancora risuonano tristi e melodiose le preghiere, dove ancora graffiano le orecchie le bestemmie, le grida dei feriti, dove disgustano i ricordi, gli ordini arroganti d'ufficiali inetti.
Dove ancora rimbomba il tuono del cannone,, il crepitio della mitraglia, il sibilo dei proiettili.
Sulle vostre ossa dimenticate canto la mia lirica d'amore!
Sulle vostre ossa piangenti il mio sogno di libertà!
Sulle vostre ossa amate innalzo il mio grido ribelle!
Sulle vostre ossa fioriscono le stelle alpine sulle vostre ossa!
Tanto lo so tra breve creperò se davvero tu esisti o Dio o mio Dio se fossi tu a tessere il tappeto stellato se questo tormento ogni giorno moltiplicato è per me un tuo esperimento indossa la toga curiale. La mia visita attendi sarò puntuale non tarderò ventiquattr'ore. Ascoltami altissimo inquisitore!
Avrei tracciato sul tuo corpo segni lontani come indelebili malinconie... Avrei tessuto tele di lino intrecciati con la seta... Avrei rincorso orizzonti lontani, per andare incontro a tenere malinconie. Avrei sconfitto il tempo più lungo nel ricordo di quando tu stavi con me. Avrei potuto tutto... se solo tu mi avessi Amata...
Dietro ai tuoi occhi c'è la vita dietro ai tuoi occhi c'è il silenzio dietro ai tuoi occhi c'è l'immenso dietro ai tuoi occhi c'è una donna dietro ai tuoi occhi c'è la speranza dietro ai tuoi occhi c'è il desiderio dietro ai tuoi occhi c'è un anima che un giorno un uomo amerà alla follia, portandola con se oltre l'oceano, oltre i monti, oltre l'orizzonte, e la proteggerà da tutte le tempeste della Vita...