Essere spirituale significa permettere che lo Spirito si manifesti... L'energia cosmica, che è vita intrinseca, di cui non so spiegarmene l'esistenza implicita, né, tanto meno, la manifestazione esplicita... ma che non è patrimonio di alcuno, nessuno che possa dirsene rappresentante senza millantarne fantasioso retaggio... Lo spirito, che è libertà dal sogno, dalla dimenticanza...
Vien da lungi la Sera, camminando per la pineta tacita, di neve. Poi, contro tutte le finestre preme le sue gelide guance; e, zitta, origlia. Si fa silenzio, allora, in ogni casa. Siedono i vecchi, meditando. I bimbi non si attentano ancora ai loro giuochi. Cade di mano alle fantesche il fuso.
La Sera ascolta, trepida, pei vetri; tutti - all'interno - ascoltano la Sera.
Benedetto sia'l giorno e'l mese e l'anno e la stagione e'l tempo e l'ora e'l punto e'l bel paese e'l loco ov'io fui giunto da'duo begli occhi che legato m'ànno;
E benedetto il primo dolce affanno ch'ì ebbi ad esser con Amor congiunto, e l'arco e le saette ond'ì fui punto, e le piaghe che'nfin al cor mi vanno.
Benedette le voci tante ch'io chiamando il nome de mia donna ò sparte, e i sospiri e le lagrime e'l desio;
e benedette sian tutte le carte ov'io fama l'acquisto, e'l pensier mio, ch'è sol di lei; si ch'altra non v'à parte.
Passa la nave mia colma d'oblio per aspro mare, a mezza notte, il verno, enfra Scilla e Cariddi; ed al governo siede'l signore, anzi'l nimico mio;
a ciascun remo un penser pronto e rio che la tempesta e'l fin par ch'abbi a scherno; la vela rompe un vento umido, eterno di sospir', di speranze e di desio;
pioggia di lagrimar, nebbia di sdegni bagna e rallenta le già stanche sarte, che son d'error con ignoranza attorto.
Celansi i duo mei dolci usati segni; morta fra l'onde è la ragion e l'arte: tal ch'incomincio a desperar del porto.
La terra e a lei concorde il mare e sopra ovunque un mare più giocondo per la veloce fiamma dei passeri e la via della riposante luna e del sonno dei dolci corpi socchiusi alla vita e alla morte su un campo; e per quelle voci che scendono sfuggendo a misteriose porte e balzano sopra noi come uccelli folli di tornare sopra le isole originali cantando: qui si prepara un giaciglio di porpora e un canto che culla per chi non ha potuto dormire sì dura era la pietra, sì acuminato l'amore.
Hai mai guardato i bambini in un girotondo? O ascoltato il rumore della pioggia quando cade a terra? O seguito mai lo svolazzare irregolare di una farfalla? O osservato il sole allo svanire della notte? Faresti meglio a rallentare. Non danzare così veloce. Il tempo è breve. La musica non durerà.
Percorri ogni giorno in volo? Quando dici "Come stai?" Ascolti la risposta? Quando la giornata è finita ti stendi sul tuo letto Con centinaia di questioni successive che ti passano per la testa? Faresti meglio a rallentare. Non danzare così veloce. Il tempo è breve. La musica non durerà.
Mai detto a tuo figlio, lo faremo domani? Senza notare nella fretta, il suo dispiacere? Mai perso il contatto, con una buona amicizia che poi è finita Perché tu non avevi mai avuto tempo di chiamare e dire "Ciao"? Faresti meglio a rallentare. Non danzare così veloce. Il tempo è breve. La musica non durerà.
Quando corri così veloce per giungere da qualche parte Ti perdi la metà del piacere di andarci. Quando ti preoccupi e corri tutto il giorno, È come un regalo mai aperto e gettato via. La vita non è una corsa. Prendila più piano. Ascolta la musica prima che la canzone sia finita.
Ti ho disperso e non ti ho disperso amore nel mio corpo ti ho perduto e nel tuo che su molte strade appare splendido frutteto vuoto.
E ti ho ritrovato giovinezza degli alberi in inverno ti ho scongiurato: stai nel mio sangue, fai città in me e sii preciso nella sollevazione del viso.