Poesie d'Autore


Scritta da: Stefano Del Degan
in Poesie (Poesie d'Autore)

Essere spirituale

Essere spirituale significa permettere
che lo Spirito si manifesti...
L'energia cosmica,
che è vita intrinseca,
di cui non so spiegarmene l'esistenza implicita,
né, tanto meno, la manifestazione esplicita...
ma che non è patrimonio di alcuno,
nessuno che possa dirsene rappresentante
senza millantarne fantasioso retaggio...
Lo spirito,
che è libertà dal sogno,
dalla dimenticanza...
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    La sera

    Vien da lungi la Sera, camminando
    per la pineta tacita, di neve.
    Poi, contro tutte le finestre preme
    le sue gelide guance; e, zitta, origlia.
    Si fa silenzio, allora, in ogni casa.
    Siedono i vecchi, meditando. I bimbi
    non si attentano ancora ai loro giuochi.
    Cade di mano alle fantesche il fuso.

    La Sera ascolta, trepida, pei vetri;
    tutti - all'interno - ascoltano la Sera.
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      Scritta da: Daduncolo
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Benedetto sia'l giorno e'l mese e l'anno

      Benedetto sia'l giorno e'l mese e l'anno
      e la stagione e'l tempo e l'ora e'l punto
      e'l bel paese e'l loco ov'io fui giunto
      da'duo begli occhi che legato m'ànno;

      E benedetto il primo dolce affanno
      ch'ì ebbi ad esser con Amor congiunto,
      e l'arco e le saette ond'ì fui punto,
      e le piaghe che'nfin al cor mi vanno.

      Benedette le voci tante ch'io
      chiamando il nome de mia donna ò sparte,
      e i sospiri e le lagrime e'l desio;

      e benedette sian tutte le carte
      ov'io fama l'acquisto, e'l pensier mio,
      ch'è sol di lei; si ch'altra non v'à parte.
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        Scritta da: Daduncolo
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Passa la nave mia colma d'oblio

        Passa la nave mia colma d'oblio
        per aspro mare, a mezza notte, il verno,
        enfra Scilla e Cariddi; ed al governo
        siede'l signore, anzi'l nimico mio;

        a ciascun remo un penser pronto e rio
        che la tempesta e'l fin par ch'abbi a scherno;
        la vela rompe un vento umido, eterno
        di sospir', di speranze e di desio;

        pioggia di lagrimar, nebbia di sdegni
        bagna e rallenta le già stanche sarte,
        che son d'error con ignoranza attorto.

        Celansi i duo mei dolci usati segni;
        morta fra l'onde è la ragion e l'arte:
        tal ch'incomincio a desperar del porto.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Natura

          La terra e a lei concorde il mare
          e sopra ovunque un mare più giocondo
          per la veloce fiamma dei passeri
          e la via
          della riposante luna e del sonno
          dei dolci corpi socchiusi alla vita
          e alla morte su un campo;
          e per quelle voci che scendono
          sfuggendo a misteriose porte e balzano
          sopra noi come uccelli folli di tornare
          sopra le isole originali cantando:
          qui si prepara
          un giaciglio di porpora e un canto che culla
          per chi non ha potuto dormire
          sì dura era la pietra,
          sì acuminato l'amore.
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            Scritta da: Andrea Manfrè
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Danza lenta

            Hai mai guardato i bambini in un girotondo?
            O ascoltato il rumore della pioggia quando cade a terra?
            O seguito mai lo svolazzare irregolare di una farfalla?
            O osservato il sole allo svanire della notte?
            Faresti meglio a rallentare.
            Non danzare così veloce.
            Il tempo è breve.
            La musica non durerà.

            Percorri ogni giorno in volo?
            Quando dici "Come stai?"
            Ascolti la risposta?
            Quando la giornata è finita ti stendi sul tuo letto
            Con centinaia di questioni successive che ti passano per la testa?
            Faresti meglio a rallentare.
            Non danzare così veloce.
            Il tempo è breve.
            La musica non durerà.

            Mai detto a tuo figlio, lo faremo domani?
            Senza notare nella fretta, il suo dispiacere?
            Mai perso il contatto, con una buona amicizia che poi è finita
            Perché tu non avevi mai avuto tempo di chiamare e dire "Ciao"?
            Faresti meglio a rallentare.
            Non danzare così veloce.
            Il tempo è breve.
            La musica non durerà.

            Quando corri così veloce per giungere da qualche parte
            Ti perdi la metà del piacere di andarci.
            Quando ti preoccupi e corri tutto il giorno,
            È come un regalo mai aperto e gettato via.
            La vita non è una corsa.
            Prendila più piano.
            Ascolta la musica prima che la canzone sia finita.
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              Scritta da: Daduncolo
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Erano i capei d'oro a l'aura sparsi

              Erano i capei d'oro a l'aura sparsi
              che'n mille dolci nodi gli avolgea,
              e'l vago lume oltra misura ardea
              di quei begli occhi, ch'or ne son si scarsi;

              e il viso di pietosi color'farsi,
              non so se vero o falso, mi parea:
              i'che l'esca amorosa al petto avea,
              qual meraviglia se di subito arsi?

              Non era l'andar suo cosa mortale,
              ma d'angelica forma, e le parole
              sonavan altro, che pur voce umana.

              Uno spirito celeste, un viso sole
              fu quel ch'i'vidi; e se non fosse or tale,
              piaga per allentar d'arco non sana.
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