Quindi cercando Bradamante gìa l'amante suo, ch'avea nome dal padre, così sicura senza compagnia, come avesse in sua guardia mille squadre: e fatto ch'ebbe al re di Circassia battere il volto dell'antiqua madre, traversò un bosco, e dopo il bosco un monte, tanto che giunse ad una bella fonte.
Or a poppa, or all'orza hann'il crudele, che mai non cessa, e vien più ognor crescendo: essi di qua di là con umil vele vansi aggirando, e l'alto mar scorrendo. Ma perché varie fila a varie tele uopo mi son, che tutte ordire intendo, lascio Rinaldo e l'agitata prua, e torno a dir di Bradamante sua.
Calano tosto i marinari accorti le maggior vele, e pensano dar volta, e ritornar ne li medesmi porti donde in mal punto avean la nave sciolta. - Non convien (dice il Vento) ch'io comporti tanta licenza che v'avete tolta; - e soffia e grida e naufragio minaccia, s'altrove van, che dove egli li caccia.
Contra la voluntà d'ogni nocchiero, pel gran desir che di tornare avea, entrò nel mar ch'era turbato e fiero, e gran procella minacciar parea. Il Vento si sdegnò, che da l'altiero sprezzar si vide; e con tempesta rea sollevò il mar intorno, e con tal rabbia, che gli mandò a bagnar sino alla gabbia.
Prendimi fra le braccia, notte eterna, e chiamami tuo figlio. Io sono un re che volontariamente ha abbandonato il proprio trono di sogni e di stanchezze.
La spada mia, pesante in braccia stanche, l'ho confidata a mani più virili e calme; lo scettro e la corona li ho lasciati nell'anticamera, rotti in mille pezzi.
La mia cotta di ferro, così inutile, e gli speroni, dal futile tinnire, li ho abbandonati sul gelido scalone.
La regalità ho smesso, anima e corpo, per ritornare a notte antica e calma, come il paesaggio, quando il giorno muore.
È l'amore che è essenziale. Il sesso è solo un accidente. Può essere uguale o differente. L'uomo non è un animale è una carne intelligente, anche se a volte malata.
La musica prima di tutto e dunque scegli il metro dispari più vago e più lieve, niente in lui di maestoso e greve.
Occorre inoltre che tu scelga le parole con qualche imprecisione: nulla di più amato del canto ambiguo dove all'esatto si unisce l'incerto.
Son gli occhi belli dietro alle velette, l'immenso dì che vibra a mezzogiorno, e per un cielo d'autunno intepidito l'azzurro opaco delle chiare stelle!
Perché ancora bramiamo sfumature, sfumatura soltanto, non colore! Oh! lo sfumato soltanto accompagna il sogno al sogno e il corno al flauto!
Fuggi più che puoi il Frizzo assassino, il crudele Motteggio e il Riso impuro che fanno lacrimare l'occhio dell'Azzurro, e tutto quest'aglio di bassa cucina!