Poesie d'Autore


Scritta da: Ludo Criacci
in Poesie (Poesie d'Autore)

Il tuo nome

Ho provato a scrivere
il tuo nome nel vento
perché lo spargesse ovunque.
Qualcuno lo ha visto tra le pile
di sassi in montagna,
altri tra la sabbia del mare,
chi in Grecia, chi in Islanda,
altri ancora in Australia.
Il tizio delle previsioni ha detto
che quest'anno
non ci sarà l'anticiclone,
basterà il tuo nome
a scaldare la terra.
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    Scritta da: Scyna Suffiotti
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Ticket for Oz

    Sono una clandestina di primavera,
    ho viaggiato in prima classe
    tra le foglie autunnali
    senza bagaglio,
    vestendomi di addii comprati alla stazione
    niente saluti per me,
    solo scomodi sguardi sgualciti
    bagnati dall'umido soffocante
    di un abbraccio rattoppato.
    Nessuno sa dove io sia
    mi son persa
    ma quando mi perdo
    io sono a casa.
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      Scritta da: Andrea De Candia
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Resurrezione di Cristo

      Perché ancora alla mente
      traccia sopporto corporale d'ieri,
      premere con la mano ritemprata
      questo sasso mi è dolce
      come a provare il fascino di Dio.
      Rivedrò i lutti, ovali
      miracolosi delle donne spente
      nel mio dritto abbandono.
      E il volto di Maria
      risuonerà nelle sue note piene.
      La terra era pur dolce
      al mio lento sviluppo
      e più cara che all'uomo se la fine
      mi sollevava dalla riprensione.
      Per cadenzare armonico il mio passo
      sopra la sabbia, vale ch'io risorga.
      Composta giovedì 7 aprile 2016
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        Scritta da: Andrea De Candia
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Pianto dei poeti

        Ruba a qualcuno la tua forsennata stanchezza
        o gemma che trapassi il suono
        col tuo respiro l'ombra che sta ferma
        di fronte ad un porto di paura
        quel trascendere il mito
        come se fosse forzatamente azzurro
        o chi senza abbandono
        che non sanno che il pianto dei poeti
        è solo canto.
        Canto rubato al vecchio del portone
        rubato al remo del rematore
        alla ruota dell'ultimo carro
        o pianto di ginestra
        dove fioriva l'amatore immoto
        dalle turbe angosciose di declino
        io sono l'acqua che si genuflette
        davanti alla montagna del tuo amore.
        Composta giovedì 7 aprile 2016
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          Scritta da: Andrea De Candia
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          S. Teresa del Bambino Gesù

          Dalla tua adolescenza
          fatta di lunghi brividi ai capelli
          e d'usignoli infitti alle tue palme,
          sgorgava la vertigine di un giglio
          esalante profumo di domanda.

          Ah, l'immane fatica
          d'innestare il tuo fiore prodigioso
          oltre i tiepidi climi delle folle
          a vertici di gelo!

          Avorio concretato fra le mani
          d'estremi crocifissi,
          ronzio di spine ad ogni polpastrello
          delle morbide dita,
          e dopo rose, rose di stupore,
          placide nevicate d'innocenza,
          variare d'onde al largo dei tuoi occhi,
          fissità di pupilla,
          vedovi cigni solitari al corso
          dei tuoi fiumi d'amore.
          Composta giovedì 7 aprile 2016
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            Scritta da: Ludo Criacci
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Notte

            Scesa è la notte col suo volto
            scuro e struccato,
            bussa alla solita ora
            una volta sola per non disturbare.
            È il vicolo cieco in cui muore il giorno
            dopo aver ingoiato le nostre certezze,
            intermezzo di riflessione
            che culla speranze e sogni futuri.
            E'per questo che appare saggia,
            democratica, terapeutica.
            Rispetta la quiete di tutti
            e induce a riflettere
            senza costrizioni.
            Alcuni la pensano triste,
            spenta e inanimata,
            la notte invece non dorme
            vive più del giorno.
            I suoi misfatti li copre con il buio,
            quando invece va via,
            in quell'ora in bilico
            tra il tonfo dei portoni
            dell'ultimo dei nottambuli
            e la prima levata degli amanti
            guardinghi,
            fedelmente non dimentica mai
            di accendere la luce.
            La luce del nuovo giorno.
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              Scritta da: Andrea De Candia
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Se la foglia piange e trema
              di fronte alla volontà di Dio
              e Dio è combusto nell'universo,
              se l'universo non è che una pallida idea
              di ciò che ci darà la vita nuova
              e la beatitudine,
              che dire degli angeli
              che si oppongono alla foschia delle genti,
              al loro turbinio,
              al fumo della guerra
              e che dissipano con un'arma celere
              i falsi splendori di Satana?
              Angeli battaglieri
              che entrano nelle foreste delle passioni,
              che tolgono le piante impure
              e sradicano il male.
              Angeli che piangono
              quando si rovesciano i troni di Dio,
              angeli che divorano le donne
              con le loro carezze.
              Angeli che portano i loro seni lontano
              affinché Dio li rivesta di gramaglie
              per tutti i mancati splendori.
              Angeli che tremano
              davanti alla collera divina
              e sono così palpitanti d'amore
              che ogni donna vorrebbe somigliare a loro.
              Angeli in fuga verso la beatitudine,
              angeli che scorrono
              come l'acqua al di là dell'universo,
              angeli che tornano a baciare
              le labbra dimenticate.
              Composta sabato 2 aprile 2016
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                Scritta da: Vincenzo Fusco
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Utopia

                Mi hanno insegnato che la vita è fragile
                che non si può vincere senza perdere.
                Mi hanno insegnato che non è difficile
                essere se stessi e poter sorridere.
                L'hanno descritta come utopia
                quella voglia matta di sentirmi vivo,
                come il sole che splende ogni giorno.
                Più mi abbaglio più sento il respiro
                di quest'aria che splende davvero.

                Forse un giorno poi sarà così
                che io diventerò.
                Senza scuse poi io vivrò
                come un sogno che
                sarà per sempre in me.

                La vita è come un sentimento instabile,
                prima ti fa bene poi ti rende inutile.
                Ma se sono qui è perché ci voglio credere
                senza più paure senza più timore
                di poter riempire questo mio dolore,
                arrivando poi a dimenticare
                che ora sono tornato al principio
                sembra come se fosse un giro
                in quest'attimo eterno infinito.

                Forse un giorno poi sarà così
                che io diventerò.
                Senza scuse poi io vivrò
                come un sogno che sarà per sempre in me

                forse un giorno poi non basterà
                a cambiare questa realtà.
                Ma ad un sogno io ci credo e sai,
                se ci crederai,
                per sempre tu vivrai,
                se lo vorrai.
                Composta venerdì 1 aprile 2016
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