Noi umani siamo un sistema che non è regolare, siamo una giostra rotta, siamo una pagina storta, siamo erranti da una vita, siamo pastori che desiderano aria pulita. Noi umani, siamo eroi di un altro tempo, siamo bigotti scandalizzati, moralisti ed estremisti, mercanti in fiera e passeggianti della sera. Siamo una piramide incompleta, siamo la più grande storia dell'universo, siamo l'amore e il perverso. Noi umani, siamo un'arte antica, siamo un'opera lirica, siamo protagonisti di una commedia, siamo autori di una tragedia.
Un mondo cruento, spudoratamente efferato, senza una briciola di coscienza del normale vivere, senza paura di poter sparire, senza paura di poter morire. Un mondo che non da spazio agli eroi, non dà cielo alle rondini e non dà acqua ai pesci. Gli uomini che governano questo mondo, hanno distrutto il mondo. Non passa aria pura in questo grigio sporco che annulla i valori, annulla i principi morali, annulla il giusto e porta avanti un mondo chiuso nel suo guscio. Falsi miti e falsi dei, giochi di corte e manie sporche, desideri proibiti e amori mai esistiti. Un mondo che è stato divorato dall'uomo ed è prigioniero della sua stupidità.
Si va via senza un perché neanche il tempo di pronunciare un però di spalancare gli occhi per riempirli di luce e di cielo vero solo un sospiro a reclamare ciò che siamo ad acclamare che andiamo e chiediamo: qui che facciamo? Uno sbatter d'ali chiamato libertà in un batter di ciglia che brillano di lacrime in un istante presente a volte latente altre esorbitante e non si sente e si mente e ci si convince che un arcobaleno è lieve quanto il fieno però... ... non basta inventarsi un momento quando si capisce che fuori tutto quanto tanto è più duro del cemento.
O beate dolcezze! O breve e cara gioia, o lusinghe del natio paese, quando quest'alma della vita ignara di tua gran mente il gran concetto apprese! Or mi ridesto e sento quasi un'eco di tomba, e intorno giro le stanche ciglia a un funebre lamento al mio verso risponde e al mio sospiro.
Ho preso questo cuore triste e solitario e mestamente l'ho gettato in mezzo al mare; ma prima sopra, col mio inchiostro ho scritto: per non amare più! Per non amare.
Non sei virtù né mai tu lo sarai, nemica immemore del nobile coraggio, che pur assali a tradimento e oltraggio, senza fermarti mai! Non sei virtù!
Getti ogni sfida senza distinzione. Non badi a chi è la vittima del gioco: sia essa un animale oppure un uomo, poc'ha importanza... Getti ogni sfida!
Non sempre trionfi e questo tu lo sai. Non sei che un mezzo per la tua vittoria: nelle preoccupazioni altrui trovi la gloria, finché non v'è reazione... Non sempre trionfi!
E allora sembra inutile il tuo agire, laddove si comprende ch'esce indenne colui che affronta sé prima di dire che la paura è un male a lui perenne...