Sarò Donna
quando un uomo rimpiangerà di avermi lasciata andare via.
Sarò Donna
quando i figli comprenderanno
non ciò che ho detto, ma ciò che ho vissuto durante i miei silenzi.
Sarò Donna quando riceverò un fiore in un giorno qualsiasi.
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Sarò Donna
quando un uomo rimpiangerà di avermi lasciata andare via.
Sarò Donna
quando i figli comprenderanno
non ciò che ho detto, ma ciò che ho vissuto durante i miei silenzi.
Sarò Donna quando riceverò un fiore in un giorno qualsiasi.
Ci sarà un tempo, dove il tempo non avrà più valore,
e un luogo dove l'Amore sorriderà a tutti,
anche a chi sulla Terra non l'ha conosciuto.
Ci sarai anche tu?
Tu che ignori il mio perdono e il mio flebile richiamo,
tu che mi hai respinta e delusa, o tu deluso da me stessa.
Avranno anche là un valore i legami contratti sulla terra,
o ci sarà un libero fluire dell'Amore senza confini e senza riserve?
Saranno presenti i ricordi terreni,
di cui potremo sorridere anche se ci hanno fatto soffrire.
Futili sembreranno le parole non dette o quelle pronunciate di troppo,
mosse sbagliate in una partita a scacchi troppo importante.
L'Eternità comincia in questa quotidianità,
dove le strade si intrecciano ma spesso anche si perdono.
Verrà quel tempo, ma non ancora.
Insieme
abbiamo riso,
abbiamo pianto,
ci siamo arrampicati con le unghie ed i denti
per superare le difficoltà,
ci siamo divertiti come bambini che rotolano
in discesa in un prato verde,
a vicenda ci siamo consolati
nelle tragedie,
spalle contro spalle,
come due pistoleri che sfidano
un branco di banditi.
Tu, compagno di una vita,
ci sei sempre stato per me
ed io ci sarò sempre per te.
Uniti.
Ho percorso molte strade nel viale della vita
e ho conosciuto bene l'altra metà del cielo
credevo quindi di non sorprendermi più da chi ha le dita lunghe...
Ma mi accorgo che il mondo femminile possiede
delle sorprese impensabili, infinite, ed ognuna di esse
ha una peculiarità che la rende unica, una vera specialità!
Ma quella che mi ha stupito più di tutte veramente c'è stata
lei, Monica, una ragazza semplice, ha uno sguardo fiero,
serio, quasi austero, che vende carta stampata...
Una moderna Monna Lisa con due magnifiche perle nere
ma ciò che la rende indubbiamente ammaliante
non è solo la bellezza che la natura gli ha donato a mani piene
Ma lo sguardo che possiede esprime il magnetismo di
una dea, un fascino che ti ipnotizza, come quello di Venere
insieme al suo sensuale e ineffabile strabismo!
Questa icona naturale è figlia della terra di Leonardo
erede del Ghibellin fuggiasco, e come lui è nata in riva all'Arno
e anch'essa possiede il dono del gattopardo!
Tale immagine intrigante è infine corredata da una voce
suadente, dolce è melodiosa, che ti avvolge come una carezza
affascinante e la senzazione che ti assale quando te ne vai
è che ti manca qualcosa, sicuramente la sua brezza!
Questo è il suo modo d'essere e ciò ti fa pronunciare il motto:
"Monica Grazie di esistere!
È notte!
M'affaccio, lo sguardo si posa lì:
sulle due sedie vuote
ancora bagnate dal solito nubifragio pomeridiano
che ha ulteriormente sconvolto il giardino ormai abbandonato e l'orto!
Foglie ingiallite ed erbacce hanno occupato il posto dei fiori
che tu Mamma custodivi ed amavi!
Alte ortiche e sterpaglie seccate dalla calura del sole si sono impadronite del pugno di terra che tu Papà
con pazienza e stravaganti espedienti seminavi: mo cavoli, carote fave e piselli
e perfino girasoli giganti: i più alti, i più belli!
Una lacrima calda mi cade sul viso
mentre un pugno violento mi cancella il sorriso,
poi, poi alzo lo sguardo: il cielo ormai s'è placato,
resto a gustarlo con lo sguardo incantato
per quanto è limpido e affollato di stelle,
si, milioni di stelle;
molte si avvicinano e sono quelle proprio più brillarelle:
vi cerco là in mezzo a quell'infinito firmamento
ma non è che un attimo, solo un momento!
Lo sguardo torna sulle due sedie vuote!
Intanto lacrime irrefrenabili mi arrivano al mento!
Alla tua
perché la mia
se n'è già andata,
oltralpe, seguendo il flusso
che migra sulla solita strada.
Arresta il Sistema
senza aggiornamenti
se non lo fai adesso
poi te ne penti.
Alla sua
perché la tua
se la son già presa,
oltremodo, picchiando quella offesa
che legge, pensa e lotta,
che insomma, non s'è arresa.
Arresta il Sistema
senza aggiornamento
se tardi ancora un po
ci pensa il parlamento?
E fai una foto che te la fanno
e fai una festa che te la fanno
ti piace tanto e condividi il danno
che questi grattano e vinceranno.
Alla nostra, all'agorafobia
al sangue del tuo sangue
che si diverte e spia,
abiurando Bury
ci si allena per garzon
palleggiando senza testa
facce a faccia sull'iphone.
Arresta il Sistema
prima del contrario
arresta il Sistema
senza far rumore
arresta il Sistema
che peggio di così
si muore.
Di te
ho amato
tutto quello che non sopportavo
e più mi facevi adirare
più forte nasceva il sospetto
di esserti quasi gemella.
Con te
ho aspettato
che il passo del tempo
fondesse le nostre memorie
e innalzasse l'altare di pietra
sulle tracce furenti
dell'incomprensione.
Per te
ho voluto seguire
la strada di casa
e il chiarore
della tua preveggenza
disegnava l'aurora
d'una nuova coscienza.
La ragione è nel sentirselo dire dallo svenire.
Pregavi pregna a fatica riposavi nel dormiveglia.
Rastrellando come un verme dubitavo e t'amavo.
Passerotta cotta rotolandoti dalla porta vomiti.
Prepotente insisti tristemente dalla camera ardente.
Sei troppo bella per me e con l'amore ritorno il padrone di me.
Strano di come il tuo pensiero non m'abbandoni un solo istante.
Forse perché la luna fugge, ma lo fa senza allontanarsi.
O forse, perché sei l'ultimo pensiero che m'accarezza il sonno
quando la pelle della notte è ancora abbarbicata ai sogni.
Strano di come le tue mani riescano ad attraversarmi in ogni direzione nonostante la distanza.
Posso sentirle nella freschezza dei panni appena colti la mattina.
Percepirle nell'arancio sciorinato sulle foglie ancora aperte.
Nell'autunno capovolto sopra i campi al pomeriggio.
Sarà che non ti ho mai dimenticato.
Sarà perché ci passavamo il cuore da una bocca all'altra, tu ed io.
O forse, perché quando chiudo gli occhi sento ancora il frusciare delle tue dita, sulla mia bocca felice.
Vivace e accorta come una bambina
rincorre e ammira le sfumature dell'alba,
sapiente e sventurata come la sera...
Solitudine della mia notte
tra appunti, fogli e pagine di fuoco,
inebriata dal fascio di luci del martirio.
Logorante come cento giravolte e
il minuto d'attesa per fermare il mondo,
roboante e virtuosa come la marea.
La mia solitudine rotola nell'animo e
s'arroga il diritto di segnare il giorno
tra squallide e onorabili speranze.
Fuorviante come il mistero conosciuto,
rattoppata come una vecchia gonna
idealista come l'introverso cantore.
Innocente e maledetta amica,
comprimaria del mio vivere incessante
lodevole con l'aspirazione a riprendere il volo.