Poesie generazionali


Scritta da: Gianluca Cristadoro
in Poesie (Poesie generazionali)

Accadrà, un giorno

E quando ti troverà,
quando lo troverai,
non ti terrò legata.

Quando ti rapirà gli occhi e il cuore
ti guarderò allontanarti
e se ti volterai,
con gli occhi lucidi di rimpianto,
stringendosi al ricordo dei tuoi giochi,
il mio sorriso ti abbraccerà.

Quando l'Amore ti guarderà
non ti mostrerò la strada.
Lo saprai seguire
riconoscendola fra mille.
Composta venerdì 21 dicembre 2018
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    Scritta da: Marta Emme
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Ancor di dir mi par

    C'è chi ha capito proprio tutto (sulle critiche
    ai testi delle sue canzoni) e allor, siccome
    è scarso di argomenti (riservato), per lui
    risponde un ben eloquente e musicale rutto
    (successo strepitoso delle vendite; è ciò,
    dunque, appunto, a parlar come a fare
    cassa), e questo, per tanta attenzione,
    sembra essere l'unico e succulento frutto.
    Composta mercoledì 19 dicembre 2018
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      Scritta da: Lucia Quarta
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Tutti aspettiamo Natale

      Tutto può cambiare,
      niente sarà come lo scorso anno.
      Siamo capaci
      a promettere senza mantenere.
      Oggi vorrei scrivere una promessa,
      quella da leggere a voce alta,
      quella verità che non sempre si ha il coraggio di dire, e ci si nasconde pieni di paura.
      Natale è la luce che abbiamo nel cuore,
      il coraggio di saper perdonare.
      La vita si rivela per come veramente siamo... di promesse non mantenute,
      e di scarso amore nel cuore.
      Composta mercoledì 19 dicembre 2018
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        Scritta da: Lucia Quarta
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Il mio pensiero per Natale

        Natale nei miei pensieri,
        di ieri, di oggi e domani.
        Niente e nessuno
        può cambiare il Natale.
        Le sue luci riempiono di gioia
        i bambini, i suoi colori di meraviglia.
        Il suono delle campane fanno da sveglia,
        e con lo sguardo all'insù seguono tutti la stella.
        Ella si posa leggera,
        senza far rumore nell'atmosfera.
        Nella notte così lunga e delicata,
        di una magia mai sentita.
        Composta mercoledì 19 dicembre 2018
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          in Poesie (Poesie generazionali)

          Natale

          Guardo in silenzio i fiocchi di neve,
          che scendono danzando dalle nuvole grigie,
          e si posano dove il vento le lascia dolcemente cader,
          e poco a poco coprendo tutto quanto,
          con un soffice tappeto candido.
          Il vetro si appanna dal mio respiro, e
          si spegne lo sfavillante bianco nei miei occhi
          spalancati dallo stupore,
          di questa bellezza inaudita,
          ma la magia continua,
          perché sotto le tremule stelle
          in una misera capannuccia
          nascerà un dolce bambino
          che porterà amore, pace e calore,
          nel mondo, che soffre.

          Natale ogni anno torna
          e ogni volta si rinnova e rafforza la mia fede,
          e dico una preghierina,
          col cuore pien d'amore.

          – Soave Gesù, il figlio di Dio,
          non voglio che soffre per i nostri peccati e
          lo aiuterò a portare la grave croce,
          pregando insieme con lui,
          che insegna a tutti noi a non odiare,
          invidiare, rubare e far le guerre,
          solo amare, amare, amare,
          se stessi, ed ogni creatura mirabile del nostro mondo
          lasciati soli nella solitudine
          in quell'immenso infinito,
          da dove veniamo... E in essa torniamo.

          Buon Natale.
          Composta mercoledì 19 dicembre 2018
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            Scritta da: Marta Emme
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Il bastian contrario

            Non val la pena dire, con chi non
            vuol sentire (le tue ragioni) e si
            crede confacente (giusto) sol se
            va controcorrente; come chi vuol
            gustar la fava quando il fico
            pende (un frutto che non c'è, è
            fuori stagione). E questo è lo
            stile di chi, di grandi mutande si
            vuol vestire perché un misero
            fallo (inteso anche come
            mancanza) vuol coprire
            (nascondere), pensando che non
            sia il buonsenso a far crescere il
            consenso. Oppur c'è chi può
            sembrare un paraculo quando il
            pensiero è tale e quale (del
            comune sentire), ma lo esprime
            in modo oscuro, tanto che par,
            così, fare il verso del cuculo
            (animale bugiardo e burlone).
            Composta lunedì 17 dicembre 2018
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              Scritta da: mcfreud
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Un giorno

              Come un piatto che cade a terra, mi ritrovai nel petto un cuore in frantumi.
              Una distesa oscura il buco nero formatosi.
              Come galassia vuota piena di silenzio circondata da una fitta luce.
              L'universo tremò, ed a poco a poco si riformò la vita.
              Nel profondo del mio cuore, attimi dopo giorni la morte poco a poco svanì.
              Riportando colore sul volto, luce negli occhi e le vibrazioni dell'universo nella mia pelle.
              Composta lunedì 17 dicembre 2018
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