Scritta da: Ilaria Sansò
in Poesie (Poesie generazionali)
La voglia di leggere
occhi
che senti un po' tuoi
e allora non puoi farne a meno:
ti prendi tutto,
anche il male
di quella
persona.
Composta martedì 18 dicembre 2018
La voglia di leggere
occhi
che senti un po' tuoi
e allora non puoi farne a meno:
ti prendi tutto,
anche il male
di quella
persona.
E quando ti troverà,
quando lo troverai,
non ti terrò legata.
Quando ti rapirà gli occhi e il cuore
ti guarderò allontanarti
e se ti volterai,
con gli occhi lucidi di rimpianto,
stringendosi al ricordo dei tuoi giochi,
il mio sorriso ti abbraccerà.
Quando l'Amore ti guarderà
non ti mostrerò la strada.
Lo saprai seguire
riconoscendola fra mille.
C'è chi ha capito proprio tutto (sulle critiche
ai testi delle sue canzoni) e allor, siccome
è scarso di argomenti (riservato), per lui
risponde un ben eloquente e musicale rutto
(successo strepitoso delle vendite; è ciò,
dunque, appunto, a parlar come a fare
cassa), e questo, per tanta attenzione,
sembra essere l'unico e succulento frutto.
Tutto può cambiare,
niente sarà come lo scorso anno.
Siamo capaci
a promettere senza mantenere.
Oggi vorrei scrivere una promessa,
quella da leggere a voce alta,
quella verità che non sempre si ha il coraggio di dire, e ci si nasconde pieni di paura.
Natale è la luce che abbiamo nel cuore,
il coraggio di saper perdonare.
La vita si rivela per come veramente siamo... di promesse non mantenute,
e di scarso amore nel cuore.
Natale nei miei pensieri,
di ieri, di oggi e domani.
Niente e nessuno
può cambiare il Natale.
Le sue luci riempiono di gioia
i bambini, i suoi colori di meraviglia.
Il suono delle campane fanno da sveglia,
e con lo sguardo all'insù seguono tutti la stella.
Ella si posa leggera,
senza far rumore nell'atmosfera.
Nella notte così lunga e delicata,
di una magia mai sentita.
Tu scegli il sorriso
e nascondi le lacrime,
perché ami volare e
non hai paura di cadere,
tu vivi di certezze
e non di dubbi.
Amica mia, sei meravigliosa
perché hai il coraggio
di rischiare
e sei cosciente
che puoi farti male...
ti adoro.
Guardo in silenzio i fiocchi di neve,
che scendono danzando dalle nuvole grigie,
e si posano dove il vento le lascia dolcemente cader,
e poco a poco coprendo tutto quanto,
con un soffice tappeto candido.
Il vetro si appanna dal mio respiro, e
si spegne lo sfavillante bianco nei miei occhi
spalancati dallo stupore,
di questa bellezza inaudita,
ma la magia continua,
perché sotto le tremule stelle
in una misera capannuccia
nascerà un dolce bambino
che porterà amore, pace e calore,
nel mondo, che soffre.
Natale ogni anno torna
e ogni volta si rinnova e rafforza la mia fede,
e dico una preghierina,
col cuore pien d'amore.
– Soave Gesù, il figlio di Dio,
non voglio che soffre per i nostri peccati e
lo aiuterò a portare la grave croce,
pregando insieme con lui,
che insegna a tutti noi a non odiare,
invidiare, rubare e far le guerre,
solo amare, amare, amare,
se stessi, ed ogni creatura mirabile del nostro mondo
lasciati soli nella solitudine
in quell'immenso infinito,
da dove veniamo... E in essa torniamo.
Buon Natale.
Non val la pena dire, con chi non
vuol sentire (le tue ragioni) e si
crede confacente (giusto) sol se
va controcorrente; come chi vuol
gustar la fava quando il fico
pende (un frutto che non c'è, è
fuori stagione). E questo è lo
stile di chi, di grandi mutande si
vuol vestire perché un misero
fallo (inteso anche come
mancanza) vuol coprire
(nascondere), pensando che non
sia il buonsenso a far crescere il
consenso. Oppur c'è chi può
sembrare un paraculo quando il
pensiero è tale e quale (del
comune sentire), ma lo esprime
in modo oscuro, tanto che par,
così, fare il verso del cuculo
(animale bugiardo e burlone).
E finisci col rimanere...
Rimani
anche se con il cuore
sei andato via mille volte.
Rimani
senza voler più sapere
cosa poteva essere
e non sarà.
Rimani
perché... va bene così...
Mentre aggiungi
un'altra coperta
al tuo cuore sempre
più infreddolito
e spegni tutto...
Tutto.
Come un piatto che cade a terra, mi ritrovai nel petto un cuore in frantumi.
Una distesa oscura il buco nero formatosi.
Come galassia vuota piena di silenzio circondata da una fitta luce.
L'universo tremò, ed a poco a poco si riformò la vita.
Nel profondo del mio cuore, attimi dopo giorni la morte poco a poco svanì.
Riportando colore sul volto, luce negli occhi e le vibrazioni dell'universo nella mia pelle.