Poesie generazionali


Scritta da: Aurora Sisi
in Poesie (Poesie generazionali)
Mi amo
quando il sole sorge
e mi regala un altro giorno...
quando arriva il tramonto
con i suoi splendidi colori...

mi amo nel tempo
che veloce passa...
si affretta ad invecchiare...

mi amo per non
aver paura...
per dar forza
alla mia fragile natura...

mi amo perché
sono una donna
che vuole vivere al meglio
il suo domani...
ogni attimo che scorre...
vivere intensamente
nella passione...
col cuore... con la mente...

mi amo senza
più nascondermi
dietro le delusioni...
vivendo anche le mie illusioni...

mi amo lasciando
dietro il passato...
tra gioie...
inevitabili peccati...

mi amo con rispetto...
in ogni mio pensiero...
in ogni azione...
non pensando a chi
non mi ha amato...
non pensando alla malvagità
di qualcuno, che c'è stata
e ancora ci sarà...

mi amo ogni minuto...
perché questo tempo
è breve...
e solo così ogni dolore
sarà più lieve...
Composta giovedì 26 novembre 2015
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    in Poesie (Poesie generazionali)

    Saccente superbia

    Scala e cala
    dalla montagna alla valle,
    deponi la superba superbia
    e renditi uomo a noi terreni.
    Vale,
    Valerio,
    quel tanto sudato e malandato foglio,
    quello che stringi stretto
    quando presente ti presenti.
    Assente nella presenza,
    pecchi nel peccato della memoria,
    addobbi scuse dinanzi ad essa,
    inchinandoti con falsa eleganza
    devii e macchi l'aria di inutili parole.
    Incolpi e tiri colpi al tuo passato,
    illudendoti di essere migliore di ieri,
    peggiore di domani.
    Ti lodi e ti riveli senza veli,
    ad un mondo che fermi e difformi
    in un celeste turchino che ti illudi viva di te.
    Poniti dinanzi allo specchio che adocchia oggettivo,
    smonta e sventra i castelli
    che impavido hai costruito intorno a te,
    guardati con le pupille
    della modesta modestia,
    sei solo uno
    ma non sarai mai Qualcuno.
    Respirerai spirando
    nell'inquieta solitudine,
    nella giudizio di condanna
    con cui hai vestito e svestito donne,
    ignaro della presunzione che ti avvinghiava.
    A parte apparto te,
    nel baule degli oblii,
    certa nella certezza
    che tu pesassi soltanto quanto quella triste laurea.
    Composta lunedì 10 dicembre 2018
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      Scritta da: Simona D.
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Anima, mia eterna bambina

      Ciao Anima,
      mia eterna bambina.
      Tu che sei una costante in questo corpo che muta... ma non aver timore se passano le ore,
      gli anni e la vita,
      Tu sarai sempre la mia miglior amica!
      Oh Anima dal cuor leggero!
      Tu che alleggerisci l'esistere con un sol pensiero!
      Non preoccuparti dell'odio e del rancore,
      Amami con tutto il tuo ardore,
      Amami seppur i miei passi son stretti nei tuoi.
      Amami mia cara bambina... ma soprattutto
      Amati oh eterna giovinezza
      che con la tua virtù
      porti lo spirito nell'etere più blu.
      Cara Anima mia, eterna Bellezza,
      non abbandonarmi,
      portami con la tua leggerezza...
      nell'infinità della tua spensieratezza,
      Attimi di eternità.
      Composta lunedì 17 settembre 2018
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        Scritta da: Dolcemente monello
        in Poesie (Poesie generazionali)
        Era lì in punta di piedi ad osservare la luna.
        Mentre parlava alle stelle,
        Cercava di spiegargli
        cos'era per lei quell'amore,
        che ogni la prendeva e la tormenta.
        A volte, immaginava di vedersi
        In una zattera di speranza
        in un mare quotidiano
        che si avvicinava, allo stesso tempo si allontanava con i suoi cavalli violenti.
        Era da tanto che parlava,
        nessuno l'ascoltava.
        Era sola
        con la passione d'amore che gli
        sembrava di essere solo sentimento privato.
        Composta domenica 9 dicembre 2018
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          Scritta da: Marta Emme
          in Poesie (Poesie generazionali)

          E lì tutto il marcio che c'è in te

          Il Trap..., niente è più... one,... one,... one,
          che faccia così rima con grande
          trappolone, come quando rappresenta
          una espressione (in senso "musicale",
          diciamo così!) che spinge le giovani
          menti (spesso sprovvedute) a diventare
          un po' tanto deficienti (manchevoli) da
          toglier lor, per un sereno giudizio (su quel
          che ascoltano), gli elementi (è spesso
          una comunicazione che annichilisce e
          ammutolisce la percezione della realtà).
          ... One,... one,... one, ma quanto sei coglione
          (un tale trapper) a far della musica così
          grande aberrazione, funzionale a cercar
          solo soldi (coi dischi) e quella grande
          adulazione che un giovane ti sa dar se gli
          togli la frizione (gli dai ciò che vuole; non
          fatica, sogni e valori). O sei solo assai
          furbone, o grande fico o grande adone!
          Nel proporre quel delirio di parole (nei
          testi) che rubano loro il vero senso della
          vita senza bisogno di pistole (si esprimono
          cattivi esempi o pensieri, ma con parvenza
          di verità; 'sì da catturare l'attenzione dei
          giovani).
          Composta domenica 9 dicembre 2018
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            Scritta da: Asianne Merisi
            in Poesie (Poesie generazionali)
            Avrò una minigonna
            per camminare nel mondo,
            e tu, non mi toccherai.
            Avrò un sorriso per ogni sorriso che incontro,
            e tu, non mi toccherai.
            Avrò la timidezza di una bambina e la forza di un gigante,
            e tu, non mi toccherai.
            Avrò nuda la mia carne, saggia delle mie forme, e padrona delle mie labbra,
            e tu, non mi toccherai
            Avrò un bacio che ti fa sentire vivo
            e l'amore nel cuore,
            e tu, non mi toccherai.
            Sarò saggia e puttana
            ricca e povera donna o bambina,
            e tu, non mi toccherai.
            Sarò clandestina e cittadina del mondo per dare vita,
            e tu, non mi toccherai.
            Sarò la donna sposa di te e la madre della tua vita
            che si lascia beffare da false illusioni,
            e tu, non mi toccherai.
            Mi slegherai dalle tue serpi,
            asciugherai le mie lacrime
            dove vedrai le tue.
            Non mi userai violenza,
            non abuserai del mio amore,
            Non sarai lama e colpo da infliggermi.
            Tu... Non mi ferisci più.
            Composta venerdì 23 novembre 2018
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              Scritta da: Alisia7
              in Poesie (Poesie generazionali)
              Esistono donne che hanno occhi profondi come il mare, sembra, quasi, che nascondano degli abissi...
              Esistono donne che donano il cuore, per poi ritrovarselo tra le mani frantumato.
              Esistono donne che hanno silenzi che assordano come echi insistenti.
              Esistono donne che affrontano uragani, perché sfidano ogni tempesta.
              Esistono donne che dagli occhi escono lacrime salate, più del mare.
              Esistono donne che si spostano per lasciar passare il tempo accettando il suo volere.
              Esistono donne che conoscono la dolcezza e l'amaro in bocca delle delusioni.
              Esistono donne che aspettano in stazione, quel treno diretto, senza troppe fermate. Portano con sé con un piccolo bagaglio, con dentro speranza ed amore.
              Esistono donne che sorridono di disperazione.
              Non far piangere una donna, ogni lacrima è uno strazio per lei, è un pezzo di lei stessa che se ne va, piano, piano ma se ne va.
              Non lasciarla sola nella malinconia.
              La vuoi?
              Amala, amala davvero, fallo senza pensarci, con tutto te stesso!
              Proteggila, piangi con lei, lotta con e per lei. Donale la tua protezione, non lasciarla nella confusione.
              Mantieni accesa la luce nei suoi occhi, non spegnere il suo sguardo, anzi aiutala a brillare nelle dolci note della notte.
              Perché esistono donne che sanno diventare scintillanti come stelle...
              Composta martedì 4 dicembre 2018
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                Scritta da: Aquilablu59
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Avrei potuto

                Avrei potuto evitarti.
                Avrei potuto non incontrarti.
                Addirittura non Ama_rti.
                Non avevo anticorpi.
                Non ero vaccinata.
                Ma ero pronta in attesa di Te.
                Ero lì ad aspettarti.
                Niente e nessuno poteva fermarmi.
                Ogni ragione, ogni logica,
                non aveva motivo di esistere.
                Ti volevo con tutta me stessa.
                Ti ho avuto con tutta me stessa.
                Ed oggi dico alla vita...
                Io ho Amato.
                Avrei potuto evitarti.
                Avrei potuto non incontrarti.
                Addirittura non Ama_rti.
                Ma oggi avrei un cuore vuoto.
                Io non ti ho evitato.
                Io ti ho incontrato.
                Io ti ho Ama_to.
                E il mio cuore è pieno di Te.
                Composta lunedì 14 settembre 2009
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