Poesie generazionali


Scritta da: Marta Emme
in Poesie (Poesie generazionali)

L' Epifania

È arrivata la befana con un sacco pieno di doni
per i bimbi belli e buoni, per i bimbi buoni e belli
che splendenti (di gioia) son allor come
gioielli. A cavalcioni della sua scopa volante, sa
come esser rassicurante ed è anche gobbettina,
quella simpatica vecchina, che non sente la fatica
pur se di bimbi ha sempre piena una rubrica. Ove
per tutti è scritta una ricompensa (dono) e a lor
dispensa per il fatto sol di esistere, che è il primo
merito che in lor sussiste, quel che apre al futuro
tutte le piste. Ha da andar lontano e sempre attenta
è la sua mano e pure benedetta nel riempir quella
calzetta ove non può mancare un po' di carbonetta (carbone). È che al mondo vuol lasciare un poco di
saggezza, affinché sia mosso (a riflettere), ogni
volta (a ogni sua venuta), da quella sua leggera
brezza (dal bene per i bimbi al suo passaggio).
Così l'epifania, per i bimbi, è la festa più calzante
(per la calza) che ci sia, pur se può sembrare una
assai grande bizzarria (nel gioco di parole che si fa).
Composta giovedì 27 dicembre 2018
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    Scritta da: Stefano Medel
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Poeta beat

    Sono un poeta beatnik,
    un poeta beat generation
    generazione in attesa,
    uno scrittore on the road,
    come Jack Kerouac,
    e per questo,
    scrivo in modo essenziale,
    quasi crudo,
    in maniera realistica,
    in stile asciutto,
    ruvido,
    e in modo diretto,
    per capire e farmi capire,
    senza fronzoli,
    senza perifrasi
    e ceselli;
    non mi interessa essere enfatico,
    apolloso,
    astratto ed ermetico,
    alla Pietro Metastasio e
    Baldassar Castiglione;
    cerco di essere piuttosto chiaro,
    diretto e immediato,
    cerco insomma di essere beat,
    e di scrivere della vita
    di tutti i giorni,
    della strada,
    dell'amore,
    odio,
    bene, male
    della vita,
    per quello che è,
    senza orpelli,
    rococò vari.
    Composta giovedì 3 gennaio 2019
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Cicala

      Allegramente voli e vai,
      finché non muore il giorno,
      e non ti fermi mai,
      non guardi mai indietro,
      tutto è in te, proteso verso la vita,
      hai una forza primordiale,
      sei istintiva,
      forte,
      vigorosa;
      non stai mai ferma,
      non ci riesci,
      ed io,
      ti seguo zoppicando
      come posso,
      col peso dei miei anni,
      ma tu a volte non lo sai, ti sfugge,
      non pensi,
      concentrata nei tuoi pensieri,
      nei tuoi guai;
      io ti sto dietro in silenzio,
      per non disturbarti,
      e fermare la tua corsa,
      il tuo volo,
      non sono capace,
      non posso chiudere la tua libertà,
      portarti via il sorriso.
      Composta giovedì 3 gennaio 2019
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Trovare

        L'amore è difficile da trovare,
        non è una cosa facile da reperire,
        al giorno d'oggi,
        è una merce rara,
        e quanta strada bisogna fare,
        per trovarlo;
        il vero amore,
        quello con i sentimenti,
        quello che coinvolge tutto
        l'essere,
        non è uno scherzo trovarlo;
        adesso l'amore,
        è quasi sempre una manifestazione
        falsata,
        un calcolo, un interesse economico,
        un espressione che denota benessere
        economico e opulenza,
        e dove non ci sono i soldi,
        tutto finisce male;
        il vero amore invece,
        non è reperibile così
        semplicemente,
        in un mondo brutto,
        come quello odierno,
        bisogna cercarlo con fatica,
        e si prende dove lo si trova,
        l'amore è raro in questo mondo,
        pieno di odio,
        di crudeltà,
        di cattiveria,
        di cinismo.
        Composta giovedì 3 gennaio 2019
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Le solite verità

          La verità fa paura,
          la verità rompe sempre
          un po' le scatole,
          la verità
          offende spesso e volentieri,
          e non si può mai dire,
          bisogna nasconderla,
          la verità è segreta,
          e solo noi sappiamo il vero,
          su di noi,
          sappiamo cosa facciamo, cosa siamo,
          le nostre idee, la nostra storia
          la gente non sa un cavolo,
          parla con la lingua e da fiato fuori,
          senza sapere, senza capire niente,
          ognuno si porta
          il suo segreto,
          la sua esistenza,
          la sua storia,
          la verità,
          la verità.
          Composta mercoledì 2 gennaio 2019
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Masaniello sono qua

            Masaniello è tornato,
            sono io, sono qua,
            e adesso parlo alla plebe,
            anche se non posso,
            anche se non mi è permesso;
            sono qua,
            un po' strano, un po' genio,
            coi capelli arruffati e radi,
            gli occhiali sporchi,
            le scarpe vecchie,
            e sono strambo,
            per farmi notare,
            per farmi lodare;
            e non sono handicappato,
            né picchiato, come dice la gente,
            sono pure diplomato,
            alla faccia vostra, e di chi,
            mi vuol male;
            non ho tempo,
            per certa gentaglia,
            in malafede,
            vado di fretta
            e me ne frego,
            sto per conto mio,
            e ci godo,
            delle parole,
            me ne fotto,
            alzo le spalle,
            non ci sono,
            faccio a modo mio,
            faccio come voglio,
            ed esagero di nascosto,
            e parlo a più non posso,
            e capisco tutto,
            anche se i bastardi, pensano di no;
            me ne sbatto,.
            Deh,
            parla basso.
            Composta mercoledì 2 gennaio 2019
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Siamo rimasti noi

              Siamo riamasti noi,
              mentre il mondo non lo sa,
              è là in fondo,
              da una parte,
              chiuso indifferente,
              e non capisce niente,
              e non vuole sapere,
              né vedere;
              siamo rimasti noi
              in mezzo alla notte buia
              che fa un po' paura,
              gli altri,
              sono andati,
              scomparsi,
              perduti
              nel tempo,
              negli anni
              e siamo rimasti qui,
              tra l'indifferenza della gente,
              la pochezza del sociale,
              la meschinità del sistema,
              siamo rimasti soli qui,
              il tempo è corso via
              rapido e tiranno,
              i giochi sono fatti,
              e siamo rimasti noi,
              né santi, né eroi,
              in questo brutto mondo,
              dai giochi sporchi,
              che bara sempre,
              che cerca di fregare,
              mentre cerchi di essere libero,
              di trovare uno spazio,
              un mondo tuo;
              siamo rimasti noi qui,
              e non ci vedi,
              non lo sai.
              Composta martedì 1 gennaio 2019
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                Scritta da: Stefano Medel
                in Poesie (Poesie generazionali)

                No

                Intorno,
                dei bastardi a parlarmi
                sulla schiena,
                personaggi meschini,
                squallore,
                tanti pecoroni condizionati
                e in batteria, allineati
                e conformi;
                io no,
                io no,
                esco dalla fila,
                me ne vado,
                non ci sto,
                non ci sono;
                non ascolto nessuno,
                sto fermo
                a casa mia,
                chiudo e basta,
                non ci sono,
                non mi sposto,
                non accetto niente
                a priori, non seguo nessuno;
                non centro,
                dico no,
                e basta.
                Composta lunedì 31 dicembre 2018
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                  Scritta da: Stefano Medel
                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Stop

                  Non ho più tempo
                  per certa gente, alla mia età;
                  mi fermo,
                  non mi muovo,
                  dico basta,
                  stop a tutto,
                  chiudo i battenti,
                  il locale chiude,
                  non ci sono,
                  non mi faccio trovare,
                  non rispondo,
                  alle chiacchiere,
                  alle parole vane,
                  alle falsità della gente,
                  alla malafede;
                  stop,
                  rimango in casa,
                  rimango spento;
                  non mi muovo,
                  non corro per niente,
                  rimando a domani,
                  me ne frego,
                  il mondo vada dove vuole,
                  senza di me,
                  io scendo.
                  Composta domenica 30 dicembre 2018
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                    Scritta da: Stefano Medel
                    in Poesie (Poesie generazionali)

                    Ospedale

                    Ospedale, mattino;
                    sale sparso per terra,
                    freddo maligno,
                    le colonne bianche con
                    la pensilina,
                    un ambulanza carica
                    un malato,
                    macchine ferme,
                    scendono persone,
                    via, vai di gente,
                    ingresso pieno,
                    chi sale in ascensore,
                    chi si siede,
                    chi va alle macchinette dei caffè,
                    dottori passano svelti,
                    infermiere indaffarate,
                    guizzano via veloci;
                    guardo la gente che passa,
                    che parla,
                    dicono,
                    visitano i malati;
                    crocevia di gente,
                    porto di mare,
                    chi va,
                    e arriva;
                    vita che passa e va.
                    Composta domenica 30 dicembre 2018
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