Poesie generazionali


Scritta da: Marta Emme
in Poesie (Poesie generazionali)

Quella furia galattica

"Il mondo è ferito nel profondo",
gridano i popoli che ingiustizia
e guerra han come sfondo. E
grida Gaia (nome che ha la Terra)
che ora, per farsi intendere,
sull'uomo cala la mannaia (i
disastri ambientali), giacché
quella sua capa, dal collo, la
vuole proprio staccata che dentro
è diventata una misera topaia
(ben poca cosa). Così, per tornare
integro (giusto), l'uomo dovrà
rinnovarla, peccato che una testa
buona non sa più neanche
immaginarla. Tutti son bravi a
gridar al lupo, al lupo; è come
quando piange il pupo, e lo si
lascia strillare perché abbiamo
altro da fare. Signori cari (potenti),
nuova energia (le energie
rinnovabili) serve, per rimetter le
cose in pari (allineati con la natura)
e altro che novelle (sull'impegno
speso in ciò) dobbiamo subito
tornare a guardar le stelle (rendere
l'aria tersa). Perché offesa, infuriata
e non più gaia, urla la Terra nel
firmamento per brandir all'uomo,
da lì, che altrove dovrà mettere il
suo accampamento. Che la gente
dunque si ribelli, giacché dei bei
discorsi ormai ne son pieni i
corbelli. Come una corbellata è far
credere che la macchina elettrica
sia una bella trovata se dal petrolio
viene ancora alimentata (per fornire
elettricità), e sì, pur se è ben
collaudata. Siate dunque fedeli a
chi puliti vuole davvero i cieli (dallo
smog). E iniziative sian così rivolte
affinché buona sia la sorte e diventi
priorità quella ricerca (energie
alternative) che l'inquinamento sola
può smantellar, quel che tanti mali
sa causar (cancro, malattie,
mutamenti clima...) e che affliggon
l'intera Umanità. Su tutte le altre si
deve collocare, e pure il mondo arabo
si dia un bel daffare che è l'unico che
la svolta ora può determinare. E
questo a me pare, altro che fanfare.
Composta mercoledì 9 gennaio 2019
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    Scritta da: Stefano Medel
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Incredibile tu

    Stare con te è sempre un avventura,
    tutto può succedere,
    tutto può cambiare
    in ogni istante,
    sei una casinista vivente,
    una mina vagante,
    e giri dappertutto, come una trottola,
    non ti fermi mai,
    cambi idea,
    e umore continuamente,
    oggi sei allegra e radiosa,
    poi diventi incavolata
    e irascibile,
    sei tutto e il contrario di tutto,
    sei una forza della natura,
    e d esprimi la forza della tua età,
    la forza della tua gioventù,
    come ti invidio,
    io che vecchietto,
    ti stò dietro come posso,
    ti ascolto,
    ti parlo,
    tu non ti fermi mai,
    sei sempre in moto, non guardi e
    vai,
    sei una creatura forte e d istintiva,
    sei unica.
    Composta mercoledì 9 gennaio 2019
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Strade liguri

      Verso l'inverno iniziato,
      tira una brezza
      gelida e maligna,
      foglie rotolano sulla strada,
      motorini passano,
      gente lungo i vecchi marciapiedi
      genovini,
      e i carugi dai mille odori,
      profumi di cibi succulenti dai
      ristoranti giapponesi e asiatici,
      il cielo è un mosaico di nubi
      abnormi,
      forse di notte pioverà;
      lungo la costa il mare bluastro,
      e gli impianti portuali,
      i docks,
      con le gru e i ponteggi,
      le capriate e i depositi di containers;
      porto ligure,
      un grosso ferry boats,
      chissà dove va, e
      ti immagini spiagge di sogno esotiche
      in qualche paese lontano,
      e ti perdi nelle strade liguri
      così piene di storia, di passato,
      vecchie ville e statue grigie
      mondo antico,
      carico di storia.
      Composta mercoledì 9 gennaio 2019
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Lungo mare d'inverno

        Lungo mare d'inverno,
        spira uno spiffero potente
        che fa intirizzire,
        spiaggia deserta,
        stazioni balneari svuotate,
        insegne chiuse,
        sabbia smossa dal vento,
        con un pulviscolo che si alza;
        cartacce e rifiuti,
        mare torbido,
        agitato, grosso
        alta marea,
        onde nervose invernali;
        com'è distante l'estate adesso.
        Composta mercoledì 9 gennaio 2019
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          in Poesie (Poesie generazionali)

          Anno nuovo

          Freddo gelido
          mattino grigio,
          risveglio stanco
          festa quasi finita.

          Apro gli occhi
          mi sento accolto
          avvolto dal caffè,

          aroma dolce
          na cassatina
          n'artra deliziatina
          mi sazia di allegria.

          È arrivato l'anno nuovo
          mi sento come un uovo
          racchiuso con mille idee
          da fare e non rifarei...

          Cosa è cambiato?
          Nulla!
          Buon Anno!
          Composta martedì 1 gennaio 2019
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            in Poesie (Poesie generazionali)

            Capodanno

            Che ci vuoi fa'
            stanno tutti a mangiar
            tra canti e allegria
            tutti festeggian per la via...

            Dimenticano il povero,
            dimenticano i terremoti
            dimenticano le famiglie bisognose,
            dimenticano... dimenticano...

            Nessuno allunga la mano
            dando una tregua alla guerra,
            nessuno aiuta il bambino
            che ha perso i sogni
            ha perso ogni speranza...

            Mi rattristo in questo momento
            cado nello sgomento
            penso e ripenso
            l anima triste di chi ha perso...!

            Capodanno è solo uno strano malanno!
            Composta lunedì 31 dicembre 2018
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              in Poesie (Poesie generazionali)

              Sensibilità

              Che ci vuoi fa
              se un domani scopri la tua sensibilità,
              non l'accetti perché soffri sempre
              sei lì a chiederti
              cercar di capire...

              Vedi negli altri
              un miraggio un oasi,
              dove attingere per dissetarti...
              e invece scopri che era una voragine
              e ti prende la vertigine,
              ti batte forte il cuore
              e lo stomaco ha dolore.

              Commenti e complessi,
              generano furore...
              altri non ti capiscono
              e ti criticano a vista.

              In ritardo scopri il tuo difetto,
              ma è un fatto in cui bisogna
              saper conviverci...
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                in Poesie (Poesie generazionali)

                Potere

                Mentre il potere prende piede
                gli stati sono complici di guerre
                tutte le terre sbriciolate
                culture ammassate
                ammazzate e trucidate!
                Popoli contorti
                ambigui e discriminanti
                si uccidono a vicenda...
                gli sceicchi che navigano nell'oro,
                mentre i poveri aumentano
                e vengono lapidati e ignorati!
                Questo è il mondo
                senza dialogo e conforto...
                dignità e umiltà chiusi in un gibus,
                all'infinito tutti a puntare il dito,
                si nascondono dietro parole
                nascondendone le prove
                inventandosi alibi
                e salendo sugli altari
                ingannandone il reale!
                Nemmeno la fede
                non ha più voce,
                aumentano dolori atroci
                grida disperate
                di civiltà inabissate!
                Noi vittime di questo millennio
                non esiste speranza
                a tal tolleranza...
                vogliamo la pace
                stanchi del passato
                ma soprattutto del presente
                ove ogni pericolo... rimane assente!
                Esisterà solidarietà
                chissà...
                di certo non rimarrò in silenzio
                in quest'epoca senza una resistenza!
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                  Scritta da: Stefano Medel
                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Sorriso

                  Il tuo sorriso me lo porto
                  appresso,
                  me lo immagino
                  quando sei lontana,
                  quando non ti vedo,
                  e cammino per le strade da solo,
                  e non so che fare,
                  quando sono seduto
                  in un posto in solitudine,
                  senza nessuno che pensa a me;
                  allora rivedo il tuo sorriso
                  pieno di vita,
                  pieno di forza,
                  sorriso radioso
                  che sprizza di vita,
                  di voglia di esserci;
                  come invidio la tua età,
                  i tuoi anni,
                  sei sempre viva,
                  forte,
                  mentre invece io
                  a volte sono avvilito
                  per la crudeltà del mondo;
                  per fortuna ci sei tu.
                  Composta martedì 8 gennaio 2019
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                    Scritta da: Stefano Medel
                    in Poesie (Poesie generazionali)

                    Strana è la notte

                    Strano,
                    la notte è come un bambino,
                    gli dico e non so, se dormicchia
                    o mi ascolta,
                    la radio trasmette brani inglesi,
                    mentre sono in auto;
                    notte plumbea,
                    cielo nero,
                    nuvole scure,
                    inverno di notte,
                    la sera è scesa in fretta adesso,
                    in questa stagione,
                    il cielo si è
                    tinto d'inchiostro,
                    la notte è gelida
                    come un pezzo di ghiaccio,
                    luci delle macchine,
                    illuminano il buio,
                    neon accesi e insegne luminose,
                    nei bar e nei negozi aperti,
                    ristoranti asiatici,
                    con dentro commessali misteriosi,
                    e le scritte orientali fuori,
                    mandano un odore di rosticceria;
                    i bus sfrecciano, facendo d ei peli alle macchine,
                    qualche fegataccio in motorino,
                    passa una fiumana di gente,
                    sera invernale.
                    Composta lunedì 7 gennaio 2019
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