Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

L'arcangelo

Mentre stanno in poltrona
ad una conferenza sul nulla
qualcuno si trascina sfinito per strada.
Mentre si fanno fotografare nei ristoranti
qualcuno fruga nei cassonetti,
mentre sono in vacanza
qualcuno si è dato fuoco.
qualcuno si è impiccato,
qualcuno muore di crepacuore,
o si è rovinato.
Mentre parlano di giustizia
qualcuno ruba,
e non paga.
Mentre loro litigano
e fanno il quotidiano esercizio di cattivo esempio
qualcuno chiude la porta di casa
per l'ultima volta.
Ma chissà che non ci sia qualcuno
che si incazza davvero
e pensa
a come organizzare la loro ultima volta.
Composta domenica 17 febbraio 2013
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    in Poesie (Poesie personali)

    Avventura sventurata

    "da dove vieni?"
    "Sono olandese,
    come il formaggio",
    che frase banale.
    Ma mi era sfuggita,
    che figura di merda.
    Non ci fece caso,
    donna intelligente,
    o forse il mio inglese
    era poco comprensibile
    e mi aveva salvato.
    A letto fu un fiasco,
    non ero pronto
    o forse fu un fiasco e basta.
    Io lo capivo l'inglese,
    -you have done it seven times-
    È rimasta una sciarpa,
    ancora la porto
    mi avvolge il collo il suo ricordo.
    Composta domenica 17 febbraio 2013
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      in Poesie (Poesie personali)

      Il sogno da sveglio un mattino che piove

      Strada di sanpietrini,
      il bagnato per terra,
      dietro di me si apre un portone,
      esce un uomo,
      va di fretta,
      non mi nota,
      o forse sono invisibile.
      Mi si apre davanti una piazza con tre chiese,
      altissime,
      mattoni rossi ma color pietra,
      ho la vista confusa.
      Alla fine
      mi rendo conto che non sono tre
      le chiese,
      ma una che mi si para sempre davanti.
      Io sono nel mezzo di qualcosa,
      intorno c'è il vuoto di un posto che ancora resiste a cemento e ponteggi,
      ma ha gli anni contati,
      la lebbra è in arrivo.
      Mi si annebbia la vista
      o forse è la nebbia
      che mi para alla vista.
      Non hanno porte per farmi entrare
      le tre chiese,
      o forse una.
      Non ha uno sbocco da dove farmi uscire
      la piazza.
      Mi si è chiusa intorno,
      morirò di preghiere,
      dentro il sacro anello.
      Composta domenica 17 febbraio 2013
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        in Poesie (Poesie personali)

        Il lunedì mattina in paese

        È un mercato fatto di voci,
        offerte strillate.
        Intanto i gatti ignorano i topi.
        Sotto banchi di verdure e semi,
        di salumi e formaggi
        cani accucciati
        ignorano gatti e topi
        in attesa del banchetto dei resti.
        Tacito accordo
        con chi deve pulire la piazza
        un'ora d'attesa
        senza nulla toccare,
        perché cani gatti e topi possano banchettare.
        Ma intanto tutto è in piena funzione,
        "venghino venghino" a toccare con mano
        da noi trovate i prodotti migliori,
        i prezzi più adatti alle tasche di tutti.
        I capannelli davanti ai più bravi,
        gli incontri per caso
        come spesso succede.
        Venditori di tappi
        per bottiglie vuote.
        Suonatori di posate
        vendute in tre pezzi.
        Non ha interesse al mercato,
        non vuole camminare
        la mia compagna di oggi,
        sta seduta a bere,
        e parlare.
        Parla con un clandestino invisibile,
        la sua nuova conquista,
        parla da sola
        ed anche ai suoi piedi.
        Gli succede spesso negli ultimi tempi
        ma solo se arriva al secondo chinotto.
        Io sto attento a non provocarla
        e la riporto a casa ubriaca,
        la metto sul letto
        e chiudo la porta
        la lascio a finire i discorsi iniziati.
        So che domani
        sarà in piedi di nuovo,
        pronta a farsi il suo primo chinotto
        direttamente dalla bottiglia.
        Ma intanto stanotte
        dormirò sul divano,
        ho già preparato il sogno più adatto,
        uno di quelli che tengo in cantina
        e stappo soltanto per le occasioni speciali.
        Composta domenica 17 febbraio 2013
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          in Poesie (Poesie personali)

          La fissazione del ritorno. Forse

          Lo so che ormai non ci fai caso,
          accetti il mio camminare stanco
          ed il mio ritorno dopo avere consumato l'ultimo peccato.
          Lo so che dici a tutti quanti
          che ti basta che io ritorni.
          Lo so che aspetti sempre,
          e basta un mio ritorno
          per poter dire
          a chi ti vive intorno che io comunque
          vadano le cose
          a casa torno.
          Tutta la tua vita gira intorno
          alla parola "ritorno".
          Composta domenica 17 febbraio 2013
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            in Poesie (Poesie personali)

            l' asta al ribasso...morale

            In campagna elettorale
            c'è la sagra del parlare,
            a uno sparo di cazzate
            altre cento rilanciate.
            Io ti offro
            lui non può
            io di più poi ti darò
            c'è chi crede e abbocca sempre
            chi lo vota e poi si pente,
            c'è chi invece sta in disparte
            e quel giorno
            prende e parte,
            ma non certo per il seggio,
            ma per posti dove solo,
            disperato guarda in basso
            e si chiede cosa ha fatto
            lui di male per avere
            a guidare la sua vita
            i peggiori che ci sono,
            i più indegni di guidare.
            Composta domenica 17 febbraio 2013
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              in Poesie (Poesie personali)

              La pulizia

              Alle undici di sera
              era tutto già finito
              ventiquattro marinai
              occupavano il partito.
              I templari del Salento
              in senato e parlamento
              provvedevano a bruciare
              le parole dei comizi.
              La brigata degli alpini
              già scalava i piani alti
              per portare giù da basso
              chi trovava sul suo passo.
              Ci fu un accordo fatto in fretta
              con lo stato vaticano
              per far suonare tutte insieme
              le campane del paese.
              Ed intanto l'aviazione
              bombardava di letame
              quella classe dirigente
              incapace ed arrogante.
              Il proclama era ben chiaro.
              -Il giudizio su chi ha fatto
              il servitore dello stato
              è affidato a chi ha avuto
              ingiustizia dalla vita-.
              Risultati assicurati,
              tutti quanti condannati.
              E domani si festeggia
              il repulisti nella reggia.
              Bentornata monarchia
              ma del popolo sovrano.
              Composta domenica 17 febbraio 2013
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                in Poesie (Poesie personali)

                Il biglietto

                Cosa dire ad un destino
                che ha deciso anche per me.
                Grazie tante
                arrivederci,
                ci vediamo chissà dove,
                lascio il posto a chi è in arrivo.
                Vaffanculo a chi rimane
                maledico tutti quanti
                e speriamo che in futuro
                ricordiate con terrore
                come arrivano a destino
                gli accidenti di qualcuno.
                Composta domenica 17 febbraio 2013
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