Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Il mestiere

Ho respirato margherite alla menta
tappandomi il naso per la puzza violenta,
ho messo in piedi progetti di sogno
per attirare gli illusi di turno.
Mi sono messo in testa corone di spine
appartenute a persone buone,
ma solamente per fare il santone.
Forse sono cattivo,
chissà,
io non so
ma così mi va
e continuerò.
Composta domenica 17 febbraio 2013
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    in Poesie (Poesie personali)

    Due vite

    Mentre in tv discutono
    qualcuno perde il lavoro.
    Mentre stanno in poltrona
    ad una conferenza
    qualcuno si trascina sfinito per strada.
    Mentre si fanno fotografare nei ristoranti qualcuno fruga nei cassonetti.
    Mentre sono in vacanza
    qualcuno si è dato fuoco.
    Mentre sono ad un congresso
    qualcuno si impicca,
    qualcuno si rovina.
    Mentre parlano di giustizia
    qualcuno ruba,
    e non paga.
    Mentre loro litigano
    qualcuno chiude la porta di casa
    per l'ultima volta.
    Mentre predicano bene in televisione
    razzolano male nella vita.
    Mentre loro si ricordano di noi
    per il voto
    noi ci ricordiamo di loro,
    sempre,
    con odio.
    Composta domenica 17 febbraio 2013
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      in Poesie (Poesie personali)

      Rumore secco

      Io ho sparato,
      con odio
      e con giusta mira.
      Io ho sparato
      quando ero sicuro di poter sparare.
      Io ho sparato
      mentre pensavo ad altri,
      ed ho colpito,
      in quello specchio
      la mia immagine,
      caduta in pezzi
      lasciandomi in piedi,
      vivo,
      senza più l'ultimo colpo.
      Io ho sparato,
      ma ho sbagliato.
      Composta domenica 17 febbraio 2013
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        in Poesie (Poesie personali)

        Un diamante nel deserto

        Ti amo!
        l'ho saputo nel deserto
        senza acqua e senza mani,
        all'ombra delle palme
        dove ho sognato i tulipani con la forma del tuo viso
        su di un pozzo immaginario.
        Io ti amo, l'ho capito!
        Senza sete e senza sosta
        solo il sole spia nel mezzo,
        brucia, gira, apre il cuore,
        coi suoi raggi fa l'amore questo mio diamante grezzo.
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          Scritta da: Rosanna Tafanelli
          in Poesie (Poesie personali)

          Quarant'anni dopo

          Strana magia, stasera. amici cari.

          Nella mente mi scorrono i ricordi
          in un viaggio nel tempo all'incontrario
          e vi rivedo tutti a diciott'anni,
          gli occhi splendenti ed il cuore acceso.

          Ad uno ad uno mi sfilate accanto
          e ciascuno di voi mi porge in dono
          un frammento lucente di quei giorni,
          un'emozione verde e preziosa.

          Mi riportate in mente le risate,
          le lacrime, le gioie, le speranze
          di noi, abbracciati alla nostra giovinezza,
          come se non dovesse mai finire.

          Nell'inizio del viaggio della vita
          abbiamo preso assieme la rincorsa,
          incoraggiati dal solo ideale
          di farci onore, ognuno a modo suo.

          Passati quarant'anni resta intatto
          il senso di quel tempo che non torna,
          ma che ci ha visti uniti in un affetto
          su cui non vedo i segni dell'età.

          Nel mio viaggio nel tempo all'incontrario
          ho visto tutti noi come eravamo,
          ma questa sera, ora come allora,
          gli occhi splendono di lacrime e sorrisi.

          Strana magia, stasera, amici miei.
          Composta sabato 26 gennaio 2013
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            in Poesie (Poesie personali)

            Bruciavano le idee

            Un foglio immacolato e violini lontani,
            idee bagnate d'inchiostro
            sulla tua camicia smessa.
            Ti adagio qui fra le tempie
            tumulto del giorno
            appena morto,
            senza un vuoto stropicciato sul letto,
            senza un goccio di gin sulle labbra,
            senza un vetro opaco puntellato dalla pioggia.
            Un corvo gracchia fra i sibili del vento,
            poi il silenzio invade i campi,
            si allunga fino in casa davanti al focolare
            dove una solitaria fiammella
            brucia viva e triste d'ispirazione.
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              Scritta da: Ciro Orsi
              in Poesie (Poesie personali)

              2 Novembre

              Un fruscio indistinto si leva
              nella città dei morti,
              tra i viali odorosi
              di resine e viole di vario colore.
              Nel giorno dei defunti
              è la festa dei vivi
              a rallegrare il silenzio delle croci
              di eroi sconosciuti
              in attesa d'un fiore.
              Nei discorsi sommessi dei vivi
              scintille di ricordi
              nomi amati per sempre
              memorie di dolori
              soffocati dal tempo
              e pianti disperati
              per troppo recenti abbandoni
              nel giorno dell'illusione
              di festeggiare i morti.
              Composta sabato 2 novembre 1963
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                Scritta da: Ciro Orsi
                in Poesie (Poesie personali)

                Tempo d'estate

                Nuovi incontri tra volti sconosciuti
                nel sole d'agosto
                tra le onde di un mare immenso
                oggi è tempo d'estate
                vive il sogno dell'inverno lontano
                nelle lunghe giornate
                a parlare di niente;
                di sera il sorriso delle stelle
                ti cattura dall'ampia volta
                del teatro all'aperto
                e ti spinge a cantare
                motivi d'amore di anni passati.
                Quante volte l'hai sentito
                prima d'allora, quante volte,
                hai provato ad abbandonarti
                per tornar poi, sempre,
                inevitabilmente,
                alla tua eterna solitudine.
                Anche quella volta sbagliasti
                rincorrendo lei
                in un folle delirar dei sensi
                la rincorresti ciecamente
                e quando ti sembrò d'averla raggiunta,
                svanì, nel vuoto e nel silenzio,
                come già altre volte.
                Composta venerdì 27 agosto 1965
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