Poesie personali


Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)
Risvegliarsi pensando al tuo amore
fare incetta dei sogni ancor giovani
per poterli rivivere ancora un istante
senza chiudere gli occhi
senza attendere ancora la notte

poi portarti con me tra i colori del giorno
come se ti incontrassi per la prima volta
come se non ti avessi mai vista
ma rapito da quel desiderio di volerti conoscere.

Risvegliarsi pensando al tuo amore, è come rinascere.
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    Scritta da: Stefano Pettinelli
    in Poesie (Poesie personali)

    Uno sfondo adatto ad ogni storia

    Il cielo si chiude con un sipario di nuvole.
    Un portone scuro a tenere fuori le stelle ed i pianeti viaggiatori.
    Il palcoscenico è vuoto.
    Mancan gli attori
    I clown e i giocatori
    La musica e il canto.
    Anche la Luna si nasconde al teatro del mondo.
    Solo un piccolo grido, un inchino
    un occhio di bue sui fondali del mare.
    Lontano... un lampo
    Frustava il cielo rompendolo giù a dirotto
    scintilla di una mano oscura
    che scolpiva la notte.
    Lacrime disciolte di ombre di anime deserte
    sugli scogli anneriti come carbone
    sui lavatoi scavati dal vento
    a lavar le sabbie bianche
    Tra le braccia disgiunte
    reti tirate su le spalle ad asciugare
    tra le vertebre di barche
    rovesciate tra le dune calde
    nell'oblio di un giorno scorso come un nodo
    Una nuvola di polvere
    si alzava in piedi tirata su dal vento
    si allungava si ricompattava
    mutava forma
    lieve tornava a sdraiarsi in quella quiete sospesa
    in quello splendore di cose sincere.
    Desiderio di un abbraccio sospirato
    ali come braccia per stringersi
    cosi forte da richiamare il sangue
    Un mare di sogno avvilito
    sfinito tra le onde false
    di un desiderio appagato.
    Tra le maglie larghe s'insinua
    un alito di vento che mi scuote
    accende i pensieri
    divampano i ricordi
    dà fuoco al tempo.
    La frivola ricerca del maggior frutto
    arenatasi in questa vita presente
    immobile adesso
    rivolta indietro
    verso un passato perplesso.
    Oltrepassare lo spessore della bolla del mondo
    Prima spesso sognavo di saperlo fare.
    Un mare lontano,
    un cielo distante
    una terra straniera,
    trame di partenze e ritorni
    Mai distanze vertiginose. Mai salite impossibili.
    Solo un posto lontano. A cambiare l'orizzonte...
    Lanciare un occhiata distante. Allungandola.
    Un rettifilo insistito di passi uno dietro l'altro
    percorsi sulla strada maestra,
    fors'anche di una via di mezzo.
    Ad acchiappar l'ignoto
    senza quest'essere mulo che arranca
    tra le creste sassose
    di franose macerie
    sentieri di un unico percorso
    tra sofferenza e solitudine.
    In apnea tra le pagine di un libro
    ormai cancellate dal tempo.
    Composta venerdì 1 febbraio 2013
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      Scritta da: Raffaele Caponetto
      in Poesie (Poesie personali)

      Cicatrici

      Bevi dal calice amaro
      bevi al ricordo più caro
      fantasmi che turbano i sogni
      fantasmi che tu non agogni
      ricordi che sono un verdetto
      ricordi che bruciano in petto
      di anni gioiosi e felici
      di anni con grandi auspici
      feroci giornate infelici
      feroci profonde cicatrici
      destino crudele e beffardo
      destino vigliacco e codardo.
      Composta venerdì 22 febbraio 2013
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        in Poesie (Poesie personali)

        Nell'attesa

        Mi sono perso in casa
        in pochi metri,
        in ciò che mi rimane
        mentre aspetto i cani
        a far pulito.
        Mi sono perso in un passato antico,
        speranze condivise
        ma non so più con chi,
        sangue sputato sulle mani sporche.
        Mi sono perso dove ho scaricato il mitra
        e l'ho piantato in terra
        a canna in giù
        albero di ferro.
        È lo stesso luogo
        dove ognuno ha perso un po' di se
        il se migliore,
        e preso un po' del peggio
        per reinserirsi in ciò
        che lo aspettava
        a braccia aperte
        con le manette pronte
        ed una lettera di scuse
        per i modi.
        Tutti hanno bivaccato nell'attesa,
        lasciando a me lo sporco da spazzare.
        Fatemi uscire presto
        fatemi andare via
        perché non possa mai vedere
        ciò che si sta per consumare
        o tornerà la voglia maledetta
        di tirar fuori il mitra e di sparare.
        Composta venerdì 22 febbraio 2013
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          in Poesie (Poesie personali)

          Dopo il comizio

          dice il burocrate all'onorevole
          "tutto è filato liscio,
          tutto è riuscito bene,
          è suonata la grancassa
          ha convinto molta massa-".
          Pensa il burocrate nella sua mente
          "è stato appena sufficiente,
          pure lui non vale niente.
          Ma anche per questa volta
          la mia tasca è piena,
          il posto è salvo,
          ma devo stare attento
          fra la gente c'è fermento.
          Mentre seguo il mio padrone
          sarà bene che cominci
          ad agganciare le persone,
          per potere se succede
          essere pronto a cavalcare
          il potere popolare."
          Composta venerdì 22 febbraio 2013
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