Poesie personali


Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)
Dimmi padre cosa vedi
mentre pensi ancora acerbo il mio pensiero
sempre a ricercare un tetto per poter darmi riparo.
Sei da tempo forestiero non ti fai neanche vedere.
Tu sai bene che lo sono sempre stato
ed è questo il lato amaro che di me... tu non hai mai digerito.
Dimmi padre cosa senti quando il vento ti accarezza
se assapori la sua magica dolcezza
o abbottoni i tuoi umori per nasconder tenerezza.
Dimmi padre se hai capito che noi siamo proprio uguali
dopo i mille e più contrasti generazionali.
Dimmi padre.
Hai mai visto le mie ali?
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    in Poesie (Poesie personali)

    L'amore stazionario

    Il sole tramonta,
    la luna è mancante,
    l'inverno passerà,
    tutto è momentaneo,
    ma credimi l'amore no!
    È come uno scoglio nascosto
    lo senti nella profondità
    dell'anima,
    è capace di inabbissare
    il cuore in un mare d'emozioni
    e non riesci più a emergere
    ti toglie il respiro
    intrappolato nei meandri
    dei suoi sensi
    prigioniero delle onde
    che mutano il tuo destino,
    che trasformano
    i tuoi pensieri,
    e tu
    non sei più
    quello di prima!
    Composta sabato 23 febbraio 2013
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      Scritta da: Ciro Orsi
      in Poesie (Poesie personali)

      Profumi

      Il profumo dei fiori d'arancio
      si arrampicava con noi
      tra i tralci della vecchia vite
      nel gioco preferito
      di scendere e salire
      tra il giardino e il terrazzo
      ombreggiato dalla pergola di vite
      a far da cielo
      alla nostra ebbrezza innocente.
      Il sapore proibito
      dell'uva ancora verde
      prima che il sole la maturi
      in chicchi d'uva nera,
      Il gusto zuccherino
      delle amarene poste a macerare
      nello spirito nei vasetti al sole
      e calarne con metodo il livello
      sino al punto di non
      destar sospetti sui prematuri
      succulenti assaggi.
      Il profumo dell'incenso
      nella brace di una lattina sforacchiata
      ci avvolgeva quando dicevamo messa
      e poi andavamo in processione dal terrazzo
      lungo il corridoio di casa
      e giù per le scale sino all'ultima
      casa del cortile,
      oppure ci serviva a tener
      lontano il malocchio dalle case
      agitando nell'aria l'incensiere
      nel gioco occulto
      del sacro e del profano.
      Composta sabato 23 febbraio 2013
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        Scritta da: Michela
        in Poesie (Poesie personali)

        Passi

        Muovermi lenta,
        contare i passi,
        ed i battiti di questo cuore...
        Mi sono strappata dalla penombra,
        ascoltando silenzi, sezionando respiri,
        Sgrano rosari con mani distratte.
        [sospiro]
        Odore d'incenso e fiori secchi,
        Tu cattedrale marmorea per il mio pianto nascosto,
        Tu che germogliavi rose dalle mie ferite
        chiamandomi per nome.
        [inspiro].
        Composta sabato 23 febbraio 2013
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