Poesie personali


Scritta da: Ciro Orsi
in Poesie (Poesie personali)

Fo

Un giorno in quella casa del cortile
al piano basso
arrivò una famiglia forestiera
venuta dal nord,
"Fo" era la targa della vecchia Guzzi
con sidecar che il padre
lustrava con orgoglio
mentre i monelli intorno
a far domande e a toccare
il prezioso oggetto delle meraviglie.
Dalla finestra sul cortile
appariva Antonella, la piccola di casa,
attirava come zucchero le mosche
noi ragazzi più grandicelli
sui tredici anni come lei.
Io la guardavo dal terrazzo di casa,
bella era bella, gli occhi neri e intensi
i boccoli stretti da fiocchi colorati,
una voce gentile e parlava italiano pulito,
Addio alle mosche cieche
allo schiaffo del soldato
ai giochi di sempre di sera.
Via al gioco della seduzione
dell'angelo arrivato da fuori
e spesso una vera scazzottata
tra M. e U. o tra G. ed A.
fissava nuove e transitorie gerarchie
nel rispetto del gruppo.
In quel tranquillo cortile
c'eri tu ora a dar luce alla vita.
Poi fu la mia famiglia
a lasciare la casa avita
e a partire forestiera per altra città,
di te non so più nulla
resti un ricordo dolce e malinconico
come una foto in bianco e nero
dell'album della vita.
Composta sabato 10 giugno 1995
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    Scritta da: Patrizia
    in Poesie (Poesie personali)

    Ricordi

    In questi momenti vorrei stare da sola,
    solo con i miei pensieri ricordi,
    per provare le sensazioni emozioni di un tempo
    la vita è volata via velocemente e i momenti belli
    gli odori i sapori quelli di un passato,
    di un passato che non torna più,
    li sento galoppare nel cuore come un treno.
    Il passato quello chiuso in un cassetto
    quando l'amore di notte mi stringeva,
    mi baciava e amava attimi
    solo calore e fuoco che trapassa il cuore.
    Composta mercoledì 16 gennaio 2013
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      Scritta da: perlanerauno
      in Poesie (Poesie personali)

      Coperto di neve

      Il cielo è coperto di neve
      fumosa e dai monti imbiancati
      rifulge il suo ghiaccio pallore
      che gela lo spazio, lo strazio
      del fiume, i singhiozzi nel cuore.

      Pioviggina un soffio di vento
      tra i rami dei pioppi grondanti
      scintille di luce, ombre oblique
      sui visi di rari passanti.

      Poi il cupo, profondo silenzio
      serale dilata il pensiero,
      la notte mi abbatte il respiro...
      Quel cielo non dà alcun riparo.
      Composta mercoledì 16 gennaio 2013
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        Scritta da: Dedalo
        in Poesie (Poesie personali)
        Al mattino
        Le strade pullulano di vita
        un disordinato ma dinamico
        flusso di dovere, potere
        sapere, dolore, terrore
        speranze, intenzioni, volontà, desideri
        sorrisi, prodromi di tradimenti che affiorano nella mente con la luce.
        La radio accompagna con simpatia
        il ruggito del coniglio non conosce tempo
        fiumi di parole attraversano
        digitalizzate e spezzettate
        l'etere, migliaia di chilometri tagliati
        netti da oscuri protocolli di comunicazione.
        A fianco una procace e sensuale thailandese
        le sorrido e le chiedo cosa legge
        una preghiera da ripetere 9 volte.
        Una fila di cinesi attraversa la strada
        impavida delle auto sfreccianti
        sulla statale sottile
        come un viottolo di montagna.
        Una gentile autista del bus
        si intrattiene dolcemente con la pazza
        ( "si accomodi", "venga", "come sta" che piacere ascoltare)
        la signora che sputa nella busta
        e tutte le mattine porta il pane ai gatti
        del parallelo Tibaldi... a Milano.
        Un timido raggio di sole eccita
        gli animi e l'immaginazione:
        fine settimana in montagna, in Liguria
        ai laghi, la gara è aperta.
        Cappuccino e brioche, caffè alla macchinetta,
        login e password, la posta elettronica
        un messaggio nella chat, Internet
        la rete principe e tutte le sue derivazioni cominciano a disseminare bit di informazioni, le mail sfrecciano
        i centralini impazzano
        pum...
        è ora di pranzo, le cucine si preparano
        a un'altra frenetica giornata
        lo sbattere uno sull'altro dei piatti
        è la sinfonia dei nostri tempi:
        rumori ordinati e sequenziali
        una passeggiata, un caffè
        dei ragazzi giocano con un frisbee
        in un prato vicino a un naviglio
        sormontato dalle Alpi in lontananza
        ma con la presenza imponente e iniqua
        di tanti palazzi, uffici brulicanti di attività
        chissà cosa c'era qui, il nome evoca qualcosa di bello: milanofiori.
        Ma non importa, il progresso non teme
        giudizi, non teme me, non cancella la vitalità, il divertimento
        di quei 4 ragazzi che giocano al frisbee
        Non sono esattamente 4 ragazzi
        però ci provano.
        Composta lunedì 10 maggio 2010
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          Scritta da: Egizia Russo
          in Poesie (Poesie personali)

          La tua ombra!

          Dietro ad un sorriso
          cela ad un pensiero
          La tristezza
          d'un tempo passato
          La carezza d'un bimbo
          Un aquilone per volare
          L'amore di chi non c'è più
          Ed è a te
          che sorrido!
          Scaldi il mio cuore
          cullandomi
          con il tuo amore
          senza dir nulla
          In te e con te
          abbraccio
          la tua ombra!
          Composta mercoledì 16 gennaio 2013
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            Scritta da: perlanerauno
            in Poesie (Poesie personali)

            Gennaio scalza i vetri

            Gennaio scalza i vetri assiderati
            dal suono di un pulviscolo di pioggia
            che albeggia sull'aureola della luna
            tra il mare gonfio e i passi sulla rena.

            Adesso sembra ancora più lontana
            la strada dietro al velo tremolante
            dell'acqua e quel silenzio in cui rintrona
            mi sembra farsi sempre più assordante.

            Un lampo infine strappa la cortina
            del buio che all'istante si ricuce
            col filo della notte, soddisfatte
            le ombre si riprendono la luce.
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              Scritta da: perlanerauno
              in Poesie (Poesie personali)

              Conclusioni di un pensiero a random

              Fiumi d'inchiostro e scogli d'alabastro,
              la strada stretta, il chiostro sotto l'astro,
              chi porta in un canestro sogni al nastro
              ed io soltanto l'estro, il mio disastro.

              Incastro, scastro, addestro le parole,
              stropiccio, straccio, intreccio il mio dolore,
              quando mi sento triste abbraccio il sole,
              sorrido per celare il male al cuore.

              Il dritto, il suo rovescio, il manco, il destro,
              distrattamente astratto il mio maldestro
              delirio di giocare col pensiero
              quando vorrei il suo peso più leggero.
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                Scritta da: perlanerauno
                in Poesie (Poesie personali)

                E non so dirti mai

                Avrei voluto dirti quanto bene
                ti voglio ma è scontato al mio parlare
                che non sa dar parole alle emozioni
                vestendole di luce e caldi toni.

                Non so sognare eppure là in quel cielo
                mi perdo per seguirti, sei infinito
                come l'eterno spazio di un istante
                d'aurora risplendente sulla sera.

                Avrei voluto dirti che tu solo
                sei quello che mi sembra in me da sempre
                come il respiro, gli occhi o questo filo
                d'inchiostro in cui so solo scivolare
                null'altro che banali versi sciocchi
                e non so dirti mai quanto sei Amore.
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