Poesie personali


Scritta da: perlanerauno
in Poesie (Poesie personali)

Parole al vento

Ed era una Poesia quell'atmosfera
sul fremito del vento che tremava
la fiamma alla candela, la paura
del buio alimentata dalla sera
e il mare che sfiorava la ringhiera.

Li mossi dentro l'acqua i primi passi
dei sogni che svanivano tra i veli
di vele all'orizzonte e gli occhi rossi
di nostalgia cercarono riflessi
di stelle nelle stille e... quante falle!

La bolla sballa sull'inconsistenza
del niente, ognuno scrive ciò che sente,
la mano tesa chiusa dentro un pugno
d'aria, parole a caso e per il naso
ti prendi dietro il nulla che confondi.

Vuoi un vaso in raso rosa? rosicchiato?
o preferisci il freezer con la neve
di primavera, inverno, il giorno breve
già foderato d'alito notturno?

Merlino soffia il fuoco da un camino
di fumo senz'arrosto, forse appanna
la vista, ma non sazia, non conquista,
meglio una buffa nuvola di panna
che adombra il sole e al buio non inganna.

Parole, quanto è facile incartarle
col luccicore di lustrini, fiocchi,
nastrini, pizzi, merli e sono sberle
per chi col niente si ritrova a berle.
Composta mercoledì 23 gennaio 2013
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    in Poesie (Poesie personali)

    Il natale

    Il natale è una festa che calza a pennello
    soprattutto nei cuori di chi ama l'arberello,
    quel fruscio maestrale
    che con dolcezza arriva a Natale.
    Poi c'è lui con quel barbone
    e con il suo grosso pancione,
    che è nei cuori di tutti i bambini
    che aspettano come loro i doni piccini.
    C'e la stella cometa
    che indica la strada della metà
    del futuro che verrà
    e dell'amore che ci sarà.
    Composta martedì 25 dicembre 2012
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      in Poesie (Poesie personali)

      Girotondo in rima

      Quattro per me,
      voi le grazie, io la dama, lui il re.

      Del ventre le sorelle son le ancelle
      e il fratello del castello,
      sta nel centro proprio quello.
      Del fiore lui è l'occhiello

      Su stringi le mie mani,
      si fa il girotondo oltre il domani.
      Cinque mani, cinque dita
      è il legame della vita,
      solo il cerchio dell'anima mia,
      cosa vuoi che sia!

      Del carillon i segreti
      di calore io imbratto,
      prova dai su conta fino a quattro.

      Aggiungi uno, è importante mentre canto!
      su nel cielo come una spilla sul suo manto
      una stella si è adagiata,
      ecco dura all'infinito,
      da una rima è baciata!

      Presto dai torna a contare.
      Questo ritornello è mio d'amore,
      io non lo smetterò mai di canticchiare!
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        Scritta da: perlanerauno
        in Poesie (Poesie personali)

        L'aurora ha già chiuso i battenti

        Ma no, non è niente, soltanto
        quel cupo sapore del cielo
        che adombra il silenzio e mi sento
        un filo sulle ali del vento.

        Disegno con gli occhi e il pensiero
        le nuvole gonfie di nulla,
        le sfrangio, le sfumo, le giro
        tra un soffio di luce e un sospiro.

        L'aurora ha già chiuso i battenti
        sul fiume e le arcate dei ponti,
        il freddo nel vuoto dei guanti
        fa stringere, battere i denti.

        La morte è già stata annunciata
        da cronache e sangue esaltato,
        la vedi? Si aggira sul prato
        più scaltra di chi l'ha schivata.

        È scesa laggiù in quella fossa
        portandosi via il suo bottino
        di anime, sguardi e sorrisi
        che pare lasciare al cammino.
        Composta lunedì 21 gennaio 2013
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          Scritta da: Michele Gentile
          in Poesie (Poesie personali)

          Gina

          Va Gina,
          vai!
          Fatti scoprire, esci di casa
          sfama pure pargoli di leone.
          Una gita fuori porta
          o qualche settimana
          va... Gina,
          fatti accompagnare.
          E saprai di tutti
          di politica, di lettere
          d'arte e rivoluzione
          questo è il segreto
          agitare molte più persone.
          Io ti aspetto a casa
          al massimo
          su Venere
          non devi preoccuparti;
          ho in testa un paio di idee
          che sembrano vincenti.
          Composta martedì 22 gennaio 2013
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            Scritta da: lily the moon
            in Poesie (Poesie personali)

            Della passione e della ragione

            Alle volte capita, quando meno te lo aspetti,
            di vivere situazioni del tutto inusuali,
            inaspettate e gradevolmente sorprendenti.
            Non sai esattamente cosa hai fatto per esserne protagonista.
            La ragione e la razionalità tengono a freno i tuoi sogni,
            ma è impossibile non sentire la forza con la quale
            la passione vuol sciogliere le cime e spiegare le vele.
            Non importa se verso l'impossibile.
            Non importa se verso un mondo fantastico,
            dove convenzioni e perbenismo non esistono.
            La tua anima ed il tuo cuore sussurrano.
            Non pensare al tempo nuovo.
            Vivi l'adesso al meglio che puoi!
            È l'unico vero tempo che hai da vivere.
            Ci sono momenti che librarti alta nel cielo e
            lasciarti trasportare dal vento in un volo liberatorio,
            è veramente l'unica cosa che ha senso per te.
            Via veloce e leggera verso l'Isola che non c'è.
            Certo... Puoi tentar di domare l'imponderabile,
            il fato, il destino, con il senso della ragione.
            Ma sei viva e reale solo quando dentro te
            divampa la fiamma della passione.
            Ecco, allora, che se ti lasci andare,
            finalmente, sei libera dalla tua prigione.
            Composta lunedì 21 gennaio 2013
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              Scritta da: Salvatore Masullo
              in Poesie (Poesie personali)

              Vita da matematico

              "La vita è un'equazione con troppe incognite,
              dove non basta dimostrare di avere solo i numeri..."
              usava ripetere il professor Concetto Di Somma,
              docente di Matematica in una frazione di Cento,
              provincia di Ferrara e figlio di un fattore di Potenza,
              modesto contadino della Basilicata.

              Fin da ragazzo, coi compagni, c'era grande differenza:
              lui studiava con costanza all'ennesima potenza.
              Un alunno intelligente con altissimo quoziente
              e nei calcoli a memoria era il massimo esponente!
              Conobbe una ragazza, che aveva meno anni,
              con cui divise presto le gioie con gli affanni.

              Pensò di aver trovato la formula corretta
              di un sodalizio forte, sereno e con affetto.
              Ma presto saltò fuori la grande differenza
              con lei che discuteva ormai del più e del meno:
              un dì s'accorse allora che per avere il seno
              con lei doveva sempre parlare di tangente.

              Benché moltiplicasse gli sforzi e le fatiche
              si ritrovò da solo ad affrontar la vita,
              persino quando corse quel giorno in ospedale
              per un'operazione a un calcolo renale.
              Ed ebbe fine presto quella sua vita triste
              la sera in cui tornando dal dentista,
              per l'estrazione di una piccola radice,
              trovò nel letto, impavida e felice,
              la sua metà, tra le braccia di un terzo.

              Non accettò quell'odioso triangolo
              e preso dal dolore salì sulla vettura
              morendo in una curva in quella notte scura.

              Di lui rimane oggi soltanto quel pensiero
              scolpito dai parenti nel vecchio cimitero:
              "Uomo retto, dall'intelletto acuto,
              perito in una curva col suo dolore muto!"
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