Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Il tuo messaggio

Il tuo messaggio è negli occhi,
intorno alla mensa dove sediamo.
Il tuo messaggio è nelle rose che scegli
per rivestire il talamo dei giorni e
delle notti.
Il tuo messaggio vive le stagioni, non cambia le parole.
Il tuo messaggio è nel profumo dolce della domenica,
odore di frutti, di fiori, di mieli che accarezzano i figli.
Il fuoco, custode dei nostri abbracci,
fanno sorridere.
Composta domenica 13 gennaio 2013
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    in Poesie (Poesie personali)

    La libertà, dentro e fuori dal verso

    Ho goduto di questa notte che non mi lascia andar via.
    È qui stesa, mi tende ancora le braccia,
    ancora, il velo voluttuoso mi avvolge.
    Preda delle sue gambe, prigioniero del desiderio.
    Nuda, sospesa su un pentagramma invisibile,
    aspetta ancora carezze dalla mia mano,
    la nota che scriverà la fine senza fine.
    Galoppo sul colle dei suoi fianchi, la penna è una spada,
    il nettare dei suoi seni la verità.
    Il cielo è tutt'uno, il mare il nostro letto,
    le stelle una coperta, un pianeta la mia testa,
    il sole nel mio petto.
    Suona, al mio orecchio, la sua voce.
    Piange ora, il pianto delle nubi, racconta del fiume,
    canta delle onde, sospira del vento.
    Prega la pace dell'albero, respira la fedeltà del cane,
    parla, al mio orecchio, col silenzio della vita.
    Sarai libero poeta,
    libero, sussurra, solo dopo, che l'ultimo verso,
    avrai scritto.
    Solo dopo sussurra al mio cuore.
    Composta lunedì 21 gennaio 2013
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      Scritta da: Luigi Principe
      in Poesie (Poesie personali)

      E i giorni dopo il giorno della memoria?

      Altre meraviglie ci saranno
      funzionali al bisogno effimero
      di un adolescente in bilico
      fra sciagura e grandezza.
      Da ignoranti si poteva abbassare la testa, forse...
      Oggi
      quanto più crescono le conoscenze
      tanto più decadono le attenuanti.
      La logica del profitto,
      mostruoso equilibrio legale
      di un benessere fittizio,
      è la via breve per la catastrofe.
      In ebraico, catastrofe si dice: Shoah.
      Composta domenica 27 gennaio 2013
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        in Poesie (Poesie personali)
        Non so che fare,
        Quello che desideravo ê arrivato
        Inaspettato e violento, bello e solare
        Un petardo esploso in faccia, un sorriso stampato in faccia
        Crudele come sempre ma dolce come non mai
        Mi sento tranquillo
        Ma non mi sento felice
        Non ancora
        Lo sarò? 
        Lo pregherei in tutte le lingue
        Ma non le so
        So solo la mia di lingua 
        Che comprendo solo io 
        Chi tradurrà le mie parole al mondo? 
        Chi pregherà per me in tutte le lingue del mondo
        C'è qualcuno al mondo che mi comprende?
        Ho bisogno di parlare 
        Con qualcuno che mi capisce 
        Che fa capire a tutti ciò che provo
        Che traduca la mia anima
        Perché sola sta impazzendo 
        E inizia a non capire nemmeno se stessa

        Chi sta solo finisce per impazzire e non comprendere più ciò che esce dalla sua bocca
        E muore convinto di essere solo senza nemmeno se stesso

        Dove sei?
        Composta venerdì 30 novembre 2012
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          Scritta da: Edvania Paes
          in Poesie (Poesie personali)
          Portale via
          Via da me
          Quelle stupide
          Parole sdolcinate
          Che corrodono
          più del acido
          Quei sospiri
          D'aria calda
          Che gelano
          Più della neve

          Portale via
          Via da me
          Quelle mani sicure
          Che non toccano
          Quelli occhi attenti
          Che non vedono
          Quelle labbra morbide
          Che pungono

          Portale via
          Via da me
          Le nostre notti insonni
          Portali via
          Via da me
          I nostri castelli di sabbia
          Portati via
          Portati via da me
          Esci da questa gabbia.
          Composta lunedì 7 gennaio 2013
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            in Poesie (Poesie personali)

            Per oggi s^

            Mi sono fatto un regalo,
            non perché fosse un giorno speciale,
            mi sono fatto un regalo
            perché così mi andava.
            Sono arrivato a stasera,
            mi sono regalato un altro giorno
            regalo non gradito
            e neppure scontato,
            che già mi sono pentito di essermi fatto
            ma forse è stato
            soltanto perché neppure oggi ci sono riuscito.
            Composta domenica 27 gennaio 2013
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              in Poesie (Poesie personali)

              Un funerale col vivo in bara

              Mi sono steso
              per potermi finalmente riposare.
              Mi sono fatto vestire dell'abito migliore
              per onorare un evento importante,
              mi sono fatto coprire
              per potermi riparare,
              mi sono fatto portare
              per farmi finalmente servire.
              Mi sono fatto sotterrare
              per essere al sicuro dai troppi scocciatori.
              Mi sono fatto morire
              per darvi un dispiacere,
              per farvela pagare
              per farvi condannare.
              O non è così?
              Venite a raccontarmelo
              quando lo saprete.
              Composta domenica 27 gennaio 2013
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                in Poesie (Poesie personali)

                Vale anche per le donne

                Mentre mi avvicino
                al primo bicchiere di stasera
                ripenso a quanto è triste
                l'arrivare a casa
                e rivederti,
                col grembiule a macchie
                e la gonna da "lavoro"
                e sentirti dire
                le cose dette ieri,
                e l'altro ieri,
                e l'altro giorno ancora.

                Mentre sorseggio un altro bicchiere
                mi guardo intorno
                e vedo tanti come me,
                che mi addormento
                dopo il telegiornale,
                e lascio a te il resto da guardare.

                Mentre si avvicina a me
                il mio terzo bicchiere
                ti vedo meglio di come pensavo,
                in fondo in fondo
                se c'è una partita
                sei pronta al compromesso,
                alla trattativa.
                Il film poi,
                quando vieni a letto
                me lo racconti tutto intero,
                tanto tu sai
                che anche se dormo
                lo intercetto col pensiero.

                Ed al mio quarto,
                quello della staffa
                già vedo la mia vita
                messa molto meglio
                di tutti quelli
                che mi stanno intorno.
                Pensa che pena
                dico un po' a me stesso,
                anche loro fanno sosta per far tardi
                per non dover apparecchiare
                o fare due parole,
                o magari a casa non hanno nessuno
                oppure chi li aspetta è fatto col tuo
                stesso stampo.
                Ma in fondo in fondo
                a casa,
                da te,
                non si sta poi così male.
                Il cibo è quasi buono
                come quello della mensa,
                e poi non hai più voglie
                e quindi non mi tenti,
                non mi costringi
                ad abbracciarti
                a starti addosso il tempo necessario,
                mentre con l'immaginazione
                sono con la modella
                vista distesa e sorridente
                dentro un cartellone.
                Ma intanto
                eccomi di ritorno,
                sulla via di casa,
                come ogni sera,
                magari
                barcollando un po'.
                Ma fin che
                al primo tentativo
                la chiave gira nella serratura
                e non devo cercare il campanello
                vuol dire che i miei pensieri
                li ho pisciati via tutti
                nel bagno del locale
                oppure al muro fuori
                se è emergenza,
                ed anche per stasera
                sono pronto a sopportare.
                Composta domenica 27 gennaio 2013
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