Poesie personali


Scritta da: Gabriella Stigliano
in Poesie (Poesie personali)

Profondità

Mi ritrovo
nelle oscurità dell’essere,
perdendo i miei passi
nei labirinti bui
dei miei pensieri.
Respiro nel silenzio,
dissolvo il mio presente,
germoglia un po’ di luce
negli occhi miei riflessi
sullo specchio dei ricordi,
che dimorano segreti
nella casa immaginaria
di un altro tempo,
vissuto a cuore aperto
nel petto mio tremante,
pesante di emozioni
necessarie più dell’aria
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    in Poesie (Poesie personali)

    Sulle tavole di legno

    Passo di danza dello stivale pesante
    sul palcoscenico della tragica recita infinita.
    Spettatori paganti per soffrire,
    assistono alla fine della loro vita,
    cadono accanto a chi cade loro accanto.
    Prevale sempre la rabbia assassina
    gode il peggiore che arriva per primo
    e sale l'applauso della gente di piazza.
    Anche domani
    l'ennesima replica,
    tutto esaurito.
    Così da tempo,
    così da sempre.
    Composta venerdì 1 febbraio 2013
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      in Poesie (Poesie personali)

      l' ultima visita

      La cucina è ordinata,
      come sempre,
      l'abitudine a vivere da sola,
      le spezie al loro posto.
      È pronto il piatto più piccante,
      quello che mi devi dire.
      È chiusa la porta della camera da letto,
      quella porta che non potrò più aprire.
      Chissà se qualcuno c'è già stato,
      per darti modo,
      nudo,
      di farti capire
      che è giusta la tua scelta di cambiare.
      Certo non ci ha fatto caso il letto,
      al cambio di peso e di rumore.
      Mentre pensavo a questo,
      senza voglia
      ho già finito il piatto di veleno,
      non so cos'ho ingoiato,
      ma erano certo parole amare.
      Adesso sono in piedi,
      volto le spalle alla cucina
      ed alla camera da letto,
      mi è presa
      un'improvvisa fretta di scappare.
      Scendo le scale
      senza salutare,
      un poco in pena,
      ci dormo sopra
      e poi riparto,
      domattina,
      se non trovo un bar aperto
      che mi faccia dire
      -no, ci bevo sopra,
      e poi riparto domattina-.
      Composta venerdì 1 febbraio 2013
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        Scritta da: Anonimo Me
        in Poesie (Poesie personali)

        Solo un numero?

        Sono i comandamenti,
        sono i segreti di Medjugorje,
        sono le dita delle mani e dei piedi,
        sono i voti che si possono prendere a scuola,
        sono le ragazze che possono bastare a Battisti,
        sono i primi elementi di una qualsiasi classifica,
        sono i decimi necessari per avere una vista perfetta,
        sono i segmenti che si usano per disegnare una stella colorata,
        sono le volte che si deve contare per evitare di avere reazioni scomposte,
        sono gli anni trascorsi da quell'ultimo, dolce, gelido, bacio.
        Composta venerdì 1 febbraio 2013
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          in Poesie (Poesie personali)
          Sentire le parole
          se non ci ameremo più
          mi mettono angoscia,
          mi domando come
          potremo non amarci più,
          tutta questa strada
          in salita
          a cosa è servita,
          dobbiamo solo aspettare la discesa
          sarà lunghissima
          come lunga è stata la rimonta,
          poco importa se ci odieremo
          poco importa se non ci vedremo
          poco importa se non ci sopporteremo,
          quel che conta è che siamo
          legati da un filo
          molto sottile,
          ed ogni volta che ci perderemo
          basterà cercare quel filo
          difficile da trovare per quanto sottile è
          ci farà ammattire
          spazientire
          e perdere la voglia
          ma quel sottile filo
          durissimo da rompere
          ci permetterà di ritrovarci sempre,
          solo quando seguendo quel filo
          mi dovessi rendere conto
          che dall'altro capo non ci sei più
          allora si che piangerò
          ... spero non succeda mai
          quel filo tiene la mia anima legata a me.
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            in Poesie (Poesie personali)
            Quanta musica ho sentito, a te
            quante cose ho letto, l'infinito
            quante foto ho guardato, di donne
            quanti film ho guardato, clou atlas
            quante stelle ho contato, cadenti
            quante coppie ho incrociato, persone felici
            quanto sole ho preso, sulla pelle
            quante parole ho udito, amore
            quanti bambini ho visto, le gioia

            quella musica ora mi fa piangere
            quelle poesie mi fanno piangere
            quelle donne mi fanno piangere
            quel film mi fa piangere
            quelle stelle mi fanno piangere
            quelle coppie mi fanno piangere
            il sole mi fa piangere
            l amore mi fa piangere
            i bambini mi fanno piangere

            quella musica mi fa capire mille cose
            quelle poesie mi fanno amare
            quelle donne sono niente in confronto a te
            quel film mi da false speranze
            quelle stelle quanti desideri sprecati
            quelle coppie mi fanno ricordare
            il sole mi fa programmare
            l amore non mi fa più vivere
            i bambini mi fanno tenerezza

            la musica diceva quello che provavo
            le poesie erano ciò che volevo scrivere
            le donne mi facevano capire quanto fossi fortunato
            il film, è solo un film la vita non è così
            le stelle, ho desiderato sempre te tutte le notti
            le coppie mi fanno capire come era bello
            il sole, lo guardo e penso chissà che avremmo fatto oggi
            l amore tutto quello che mi rimane, il resto e morto
            i bambini, quei bambini che non avrò mai con te

            tutto si e trasformato
            tutto
            è passato da nulla, gioia, dolore.
            Composta venerdì 30 novembre 2012
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              in Poesie (Poesie personali)

              Abracci

              Ovunque io mi svegli,
              ovunque io sorrida,
              ovunque io cammini, corra, balli da sola,
              ovunque io ascolti i rumori e la musica
              nelle mie orecchie, con il mio sentimento,
              la pelle del mio abbraccio ti appartiene,
              disegnata solo per lo spazio fra le tue spalle,
              tra il profilo liscio e morbido della tua nuca
              e la tua presa, salda ma arrendevole ai miei movimenti.

              Non posso sfuggirvi, né voglio provare a farlo,
              perché ogni mio passo non può allontanarsi
              senza cercare quella calma,
              quella passione silenziosa, mentale,
              quel divenire un solo cervello e quattro gambe che camminano,
              quella rivoluzione così dolce-amara che,
              in un battito,
              cambia per sempre una vita.
              Composta venerdì 1 febbraio 2013
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                Scritta da: Egizia Russo
                in Poesie (Poesie personali)

                Pierrot

                Dall'aria triste
                e malinconico
                tinge il suo viso
                infarinato di bianco
                Guance rosse
                come l'amore
                accende la sua bocca
                a forma di cuore...
                Alla luna
                la serenata
                aspettando la sua amata...
                Una lacrima
                riga il viso
                stringe in mano
                il mandolino...
                Con il cuore
                d'un bambino
                abbraccia i sogni
                sul cuscino!
                Composta venerdì 1 febbraio 2013
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                  in Poesie (Poesie personali)
                  Il mio nemico sono io
                  la mia paura l'alimento io
                  la mia infelicità la costruisco io

                  io sono ciò che voglio essere
                  ma non sono chi vorrei

                  i miei problemi li creo io
                  i miei difetti li faccio nascere io
                  i miei danni li provoco io

                  quanto è vero che tutti i mali ce li facciamo noi
                  è fin troppo facile farsi male

                  perché l'amore non è altrettanto facile

                  Iddio, quanto è difficile farci del bene.
                  Composta venerdì 30 novembre 2012
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