Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)
Il Simun si alzò e tutto avvolse!
Il cielo diventò rosso, le dune assumevano nuove forme!
E lui, il viaggiatore, ormai stanco, chinò la testa!
Ma quando la morte cominciava a fissarlo.
Allora riaprì gli occhi!
Non demorse, rischiava di perdersi.
La sabbia corrose la carne, sangue misto a sudore!
Ma lui, il viaggiatore, senza mai abbandonar la croce, diede luce al pensiero.
Guardò il cielo, poi un riflesso, e poi ancora.
La speranza gli sorrise.
E ne uscì ancor più forte!
Composta giovedì 25 ottobre 2012
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    Scritta da: Antonia
    in Poesie (Poesie personali)

    Il vero amico

    Non cerco l'oro
    e manco denaro.
    Mi basta una spalla
    su cui poter piangere,
    un corpo che balla
    per farmi sorridere.
    Sei tu caro amico
    la vera ricchezza,
    mi sai consigliare
    con la tua saggezza.
    Tu nulla mi chiedi
    tu sai solo dare
    conosci i miei limiti,
    mi sai perdonare.
    E quando mi vedi
    un po' triste e stanco
    mi tendi la mano
    ed io mi rinfranco.
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      Scritta da: Cristallina
      in Poesie (Poesie personali)

      Le cento città

      Ognuno ha le sue prigioni
      ognuno ci convive
      ma quando le pareti cominciano a
      restringersi
      le facce diventano anonime
      quando lo specchio comincia a darti del
      tu
      quando i marciapiedi ti provocano
      vertigini
      e la strada sembra il tuo tappeto rosso
      metti insieme il tuo bagaglio
      riempilo di ricordi
      speranze
      parole
      storie vissute e storie da vivere
      riempilo di emozioni
      musiche
      liti
      illusioni d'epoca
      domande e risposte
      provati un amico e comincia la
      condivisione
      vai a caso
      lascia le tue lacrime sul cuscino
      incontrati con la vita
      scontrati con il dolore
      ruba l'amore
      non avere una meta ma cento
      prova a ritornare
      perché il ritorno da senso al viaggio
      pensa a Polifemo e alla sua solitudine
      e rispetta la solitudine altrui
      gira intorno al mondo
      non girare con lui
      affrancati da te stesso e dal'attesa
      per amare la vita bisogna tradire le
      aspettative
      guardati intorno
      e guardati da chi si professa libero
      il sapore della libertà è a paura
      solo chi ha paura della libertà ha il
      coraggio di
      inseguirla.
      Composta mercoledì 24 ottobre 2012
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        Scritta da: Susan
        in Poesie (Poesie personali)

        E poi si cambia

        Passerà:
        passa sempre;
        ce lo diciamo spesso
        ed è così che
        passa un altra bufera
        e poi si ricomincia
        un po' meno forti
        l'importante che passi,
        qualcosa cambia
        e poi cambia davvero?
        Non so, l'importante che passi
        quante volte me lo son detta?
        da sempre
        e poi tutto passa, il sole risplende,
        un sole meno caldo,
        sempre più difficile ricominciare
        e tutto cambia, e forse no
        ma ferma resto,
        e comprendo che
        nulla cambia
        se non io che cambio.
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          Scritta da: Giulio Micheletti
          in Poesie (Poesie personali)
          Ho lanciato una pietra,
          ma niente l'ha scalfita.
          Tra la folla è rimbalzata
          e da me è ritornata.
          L'ho raccolta e colorata
          di una tinta molto forte.
          L'ho plasmata e disegnata
          con le forme della ragione.
          L'ho esposta alla finestra
          e la gente incuriosita
          l'ha guardata e commentata.
          Ho capito perché Cristo
          non ci ha colpito
          con grandine di sassi
          modellata in nostro onore
          per far si che ogni male sia scontato con dolore.
          Tutto questo non ha fatto
          e impalato si è inchiodato
          È rimasto poveretto,
          al nostro cospetto,
          per spiegarci che grosso errore
          fece Caino contro Abele
          E tu semplice uomo
          porta avanti il tuo fardello,
          prendi il male di tuo fratello
          e imbellettalo con amore.
          Composta domenica 21 ottobre 2012
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            Scritta da: Micha Capriello
            in Poesie (Poesie personali)

            Lamento mortale

            Cupo il giorno,
            fredda l'estate,
            a riccio si chiude
            il cuore che tace.

            Gelo in silenzio,
            sussurro un sospiro,
            d'amaro veleno sà
            l'aria che respiro.

            Si spinge più in là
            la voglia di calore,
            la vita di tenebre
            ha il livido sapore.

            Stendo lo sguardo,
            mi volto e vedo
            il mondo, urlo il mio
            grido in un sordo
            secondo.

            Teme il contatto,
            l'eco è agonia,
            maledice il vuoto
            di se che gli fa
            compagnia.

            Ma adesso
            mi spengo,
            ma adesso non sento
            il cuore che duole
            in mortale lamento.
            Composta domenica 7 ottobre 2012
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              Scritta da: Jean-Paul Malfatti
              in Poesie (Poesie personali)

              Gli amanti

              Scambi di sguardi
              e abbracci leggeri.
              Carezze e coccole
              tra dolci baci sottili.

              Ginocchia tremanti
              e bassi sospiri.
              Abbracci più caldi
              e baci mozzafiato.

              Corpi in fiamme
              pieni di passione.
              Caldi momenti
              di sesso sfrenato.

              E gli amanti s'alzano,
              si vestono e vanno
              dopo un affettuoso
              caro "ciao a presto".
              Composta mercoledì 24 ottobre 2012
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                Scritta da: seilion
                in Poesie (Poesie personali)

                Bar latteria Bavari

                Genova, Tommaseo, è quasi l'alba, l'aria fresca,
                nel silenzio della piazza, si alza una saracinesca,
                il Bavari bar latteria, che per prima le luci accende.
                Fervono preparativi, cornetti, brioches, krapfen, da infornare,
                ombrelloni, sedie, tavolini, all'aperto da sistemare,
                un'altra giornata di lavoro, sta per iniziare.

                Ecco arrivare, i primi avventori,
                chi di notte ha lavorato, chi da casa esce presto,
                la colazione al bar, un rito, con sempre più sostenitori,
                veloce, due chiacchere, due battute, un ambiente ospitale.
                l'odore, la fragranza, delle paste ancora calde, la focaccia col bianchino,
                per non parlare, del profumo inebriante, del caffè o del cappuccino.

                La mattina è passata, la pausa pranzo e arrivata,
                si preparano, piatti appetitosi o semplici foglie d'insalata,
                a finire la frugale libagione, l'immancabile caffè:
                Ci si ferma al pomeriggio, c'è il krapfen con la panna,
                se non ti vuoi fermare, col gelato puoi camminare,
                Il locale lavora sino sera, quando il sole va a tramontare.

                Il bar, è gestito da tre simpatiche canaglie,
                il modo socievole, cordiale, ti avvinghia nelle loro maglie,
                i loro nomi sono, Flavio, Maurizio, Roberto,
                se il bar frequenti, ti conquistano di certo,
                soddisfano i clienti più esigenti, i più golosi,
                una cosa, di loro mal sopporto, che del Grifo son tifosi.
                Composta lunedì 16 luglio 2012
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