Poesie personali


Scritta da: Ilaria
in Poesie (Poesie personali)

penso a te

Quando penso a te mi vengono le lacrime agli occhi,
perché so che non appartengo più al tuo cuore.
Quando penso a te ho nostalgia,
perché ricordo quando mi tenevi la mano durante le lezioni,
Quando penso a te sorrido un po',
perché mi ricordo quando scherzavi con me e poi con semplicità mi baciavi,
Quando penso a te vorrei morire,
perché non ti rivedrò mai più,
Quando penso a te mi viene rabbia,
perché ho sprecato troppi minuti, ore, giorni a vedere i tuoi difetti
senza vedere i tuoi pregi,
Quando penso a te ti amo,
perché anche i più piccoli secondi passati con te sono stati sogni.
Composta lunedì 30 luglio 2012
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Erika Baini
    in Poesie (Poesie personali)
    La luce pomeridiana
    si infrange sulla vetrata
    di quella Chiesa a pochi
    passi dalla piazza del paese.

    Mi viene un nodo in gola
    e le lacrime scendono piano
    sulle mie guance di ragazza;
    quanti ciao, quanti come stai
    in quel punto nevralgico
    dove transitano ancora bici
    passanti e coppie innamorate.

    È scesa tanta pioggia e di nuovo
    il sole è tornato a specchiarsi
    indifferente al ciclo della vita.

    Le stagioni nascono, crescono
    passano, si nutrono di sogni
    e speranze fino a invertirsi:
    i bambini che giocano a palla.
    Composta lunedì 23 luglio 2012
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Susan
      in Poesie (Poesie personali)

      Il mondo a colori

      Non c'è dubbio il bianco e nero è sempre
      bello.
      anche nelle affermazioni si usa il detto.
      o bianco o nero,
      ma una cosa è certa.
      la vita a colori ha una logica diversa
      è un po' di più
      più di tutto!
      ed è nella vita ed i suoi colori che scelgo.
      ne il bianco ne il nero.
      Ma
      ne prendo un pennarello
      lo immergo in tutti i colori
      e mi diverto a pensare
      che bello il mondo a colori
      ed incomincio a colorare, sorridendo
      che bello un anima con mille colori!
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Luigi Principe
        in Poesie (Poesie personali)

        Estasi

        L’estasi
        come la morte
        è un diritto comune
        di Principi e plebei.
        Perché arrivato a compimento
        il peccato perde la colpa
        diventa purificazione.
        Avessimo osato meno
        la brezza non toccherebbe il tuo ventre
        i seni non avrebbero brividi
        le mie dita non sarebbero ampiamente umide.
        Dalla punta del naso
        alle caviglie
        la tua pelle
        non urlerebbe il mio nom
        Composta giovedì 2 agosto 2012
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie personali)

          Il mare mio color oro

          Il mare mio è color oro
          e seren ondeggia nel lieve vento
          qua e la una vela rossa
          che navigano sulla luce
          del sole,
          il silenzio bisbiglia sommessamente
          e volteggiano d'ogni colore dell'arcobaleno
          i pensieri belli
          Il mare mio fa la piena tarda estate,
          in ogni goccia un pezzo di sole,
          è gonfio di profumo d'estate
          Il mare mio color oro
          quieto oscilla davanti al mio uscio,
          ma sta notte non ho dormito
          dal rumore d'un trattore
          e al mattino vidi cumuli di paglia
          e storni volare basso
          e l'azzurro del cielo
          risplendere
          sul campo.
          Composta mercoledì 1 agosto 2012
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: margherita1
            in Poesie (Poesie personali)

            Ciao Roby!

            Ti guardavo mentre
            in quell'angolo nella penombra
            della sera respiravi piano.
            I tuoi occhi non guardavano
            i miei forse avevi più paura
            del mio dolore che
            sentire il tuo,
            Ma anche così i nostri
            pensieri s'incrociavano
            ricordando quel prato
            in discesa dove
            chiamavo il tuo nome.
            La muscolatura snella
            scattava ad ogni movimento
            mentre facevi a gara
            con il vento.
            Ora di te mi restano
            i tuoi occhi velati dal tempo,
            tra le mie mani pietose
            vi cerco un anelito di vita,
            testarda non voglio arrendermi
            alla tua partenza.
            Non hai bagagli
            nulla da portare con te
            se non il mio ricordo,
            spero sia pesante perché
            ti porti via tanto di me.
            Amico più Amico di ogni Amico,
            se proprio devi allora vai,
            non ostinarti nella tua fedeltà,
            ci sono cose più importanti per me
            ed è la pace che troverai
            sotto il melo in fiore,
            accanto alla tua casa
            che ha visto il tuo tempo.
            Questo posso fare per te,
            nient'altro che questo poco.
            Ciao Roby!
            Composta mercoledì 1 agosto 2012
            Vota la poesia: Commenta