Poesie personali


Scritta da: Stefano Perissi
in Poesie (Poesie personali)

L'eterno destino

Eccomi, ci sono,
sono qui con te.
Una porta sta per aprirsi,
un'altra si chiude:
questo è l'eterno destino.
Un'alito d'aria
solleva pagine di un libro aperto,
tutto parla solo di noi.
Un pettirosso ci osserva dal davanzale
poi vola via, ha compreso
che questo momento è solo nostro.
Quante volte anch'io
ho tentato di volarti lontano
ma sempre mi hai riportato a te.
Ora, tu devi andartene
e nulla posso fare
per tenerti con me:
il fato non ammette variazioni.
La sera scende sul nostro addio,
ogni parola è inutile,
solo gli sguardi contano
e gli occhi, velati dal tempo,
ci dicono che i molti anni insieme,
non sono passati invano.
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    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie personali)

    Noi e l'universo

    Le stelle danzano tra le galassie!
    nel silenzio dell'immenso vuoto,
    la terra è il gioiello dell'universo,
    noi siamo qui, nel mistero di Dio.
    Egli è la luce,
    la mente,
    il cuore,
    ha creato l'intero universo
    per collocare la terra e l'uomo,
    non è un caso,
    è stato un volere,
    il suo.
    Egli sta guidando noi
    verso l'eternità,
    tutto galleggia nel suo amore,
    un amore no compreso,
    no capito
    un amore no ricambiato
    dall'essere umano.
    but Dio è qui in questo vuoto
    e la sua luce guida noi!
    i suoi angeli sono sulla terra,
    al nostro servizio,
    come gli alberi,
    le piante,
    i frutti,
    gli animali,
    tutto è stato creato
    per servire l'uomo.
    Tutto è amore.
    Composta venerdì 6 luglio 2012
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      Scritta da: Jessica Piermatti
      in Poesie (Poesie personali)
      Chi sono? Nessuno
      se non una, cento, o mille cose insieme.
      Un'attenta corsa senza meta, a volte disordinata ma perfetta,
      o una costante ricerca di un qualcosa da tempo nascosto.
      Il silenzio che urla ogni giorno, il vuoto nell'anima
      e il costante senso di inadeguatezza, di non essere all'altezza.
      Prima il nero e poi il bianco, poi di nuovo il nero e ancora il bianco
      E non importa se corro, se cado e se mi faccio male,
      se mi rialzo, se non mostro dolore o se mi maschero di sole.
      Perché io sono niente.
      Perché io sono nessuno.
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        Scritta da: Jessica Piermatti
        in Poesie (Poesie personali)
        Porto sempre con me una matita, dei colori e un pennello,
        in caso abbia bisogno di una maschera nuova fatta al momento.
        Non voglio mostrare il volto di un traditore
        o il volto triste e dispiaciuto per quello che (non) ho fatto,
        mi scuso, ma preferisco farvi vedere un sorriso
        e magari anche ascoltare una battuta stupida.

        Ho bisogno di quella matita per disegnarmi tante mani
        così che ognuno ne abbia una pronta all'uso.
        Ho bisogno di tanti colori per dar vita ai capelli bruciati,
        agli occhi spenti e ai vestiti troppo scuri.

        Ho bisogno di un pennello per stendere le immagini profumate
        di un finto futuro pieno di speranza.
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          Scritta da: Jessica Piermatti
          in Poesie (Poesie personali)
          Non credo di avere il talento che dicono.
          Ho sempre odiato la poesia
          e non so usare né la metrica né il ritmo.
          Insomma, niente da invidiare alla grande letteratura!
          Uno si mette a scrivere perché non sorride come vorrebbe,
          perché non può mangiare tutto quello che vorrebbe senza paura di ingrassare,
          perché non ha a fianco la persona che ama
          o perché ne ha alcune che vorrebbe allontanare.
          Uno si mette a scrivere perché ha bisogno di una scusa con sé stesso,
          perché non ha più voce per urlare,
          o forse perché non ne ha avuta mai davvero una
          e vuole tirar fuori tutto ciò che si agita dentro il petto.

          Ecco, credo che il subbuglio porti ispirazione a volte
          ma non porta talento, no,
          quello lo si trova da qualche altra parte o ci si nasce.

          Io scrivo perché vedo tante immagini e tanti colori,
          perché con una penna le visioni alterate diminuiscono
          e le voci nemiche spariscono.

          Scrivo per placare la rabbia contro me stessa
          perché non credo nella violenza, né tantomeno in un Dio.
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            Scritta da: Jessica Piermatti
            in Poesie (Poesie personali)
            Mi piacerebbe parlarvi un giorno della strada che ho percorso,
            mi piacerebbe essere ascoltata anche se potrebbe apparire tutto troppo irreale.
            Non c'era nessuno ad accompagnarmi mentre la percorrevo, nemmeno me stessa.
            Mi ha abbandonato anche lo sguardo dopo tutto quel (non) camminare.
            Ascoltavo il silenzio, e non era poi così male.
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              Scritta da: Jessica Piermatti
              in Poesie (Poesie personali)
              Dimmi che non ho sbagliato, papà.
              Vieni qui e abbracciami forte,
              dimmi che mi vuoi bene e che non ho fallito.
              Dimmi che comunque non ho sprecato nulla
              e che ho fatto di tutto per riuscirci, papà.
              Vieni qui, ti prego, abbracciami,
              fammi dimenticare gli errori che ho fatto,
              e ti prego guardami negli occhi
              e poi stringimi, perché ho bisogno di te.
              Dimmi che non ti ho deluso, papà.
              Ti prego, papà.
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                Scritta da: Jessica Piermatti
                in Poesie (Poesie personali)
                Ho cambiato (ahimè) spesso idea nella vita,
                la cambierò di sicuro più avanti nel tempo
                e la cambio anche ora.
                Sogno
                di questo e altro, e di tante altre cose,
                come un vagabondo o un'artista senza pace.
                Sogno
                fiera di farlo,
                anche se consapevole delle prove commesse,
                delle strade percorse solo per metà
                dove facevo credere agli altri
                che sarei arrivata al traguardo
                prima o poi (forse, più "poi" che "prima" ).
                Ricordo
                i pianti in silenzio a sopportare la colpa,
                e la disperazione e la frustrazione che combattevo
                contro voglia e contro me stessa.
                Perché ad un certo punto te ne accorgi che non vai più,
                e cambi strada, cambi spazio,
                con un nuovo travaglio,
                una nuova destinazione.
                Sogno
                la mia vita come un film o un romanzo,
                con la consapevolezza che questo animo ribelle
                oramai non lo cambio più.
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                  Scritta da: Jessica Piermatti
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Ho venduto la mia anima tempo fa
                  e ripudiato una gran quantità di storie.
                  Per non parlare poi degli anni arresi e persi gratuitamente
                  che ora si sommano sotto i miei occhi.
                  In più ci sono gli incubi che vivo anche da sveglia,
                  le paure in testa, il freddo e il vuoto,
                  e le esperienze che mi appartengono, si,
                  ma non si capiscono;
                  non si sa se sono spaventate dal futuro,
                  o se sono solo stanche di non servire mai a nulla.
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