Scritta da: Alexandre Cuissardes
in Poesie (Poesie personali)
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
Per leggerla comunque clicca qui.
Composta lunedì 2 luglio 2012
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
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Se a noi è dato il libero arbitrio di scegliere
comunque sia anche la scelta fatta è scritta
allora mi chiedo è forse nostra la vita che ci appartiene?
O scegliamo ciò che è già scritto e ne seguiamo le orme?
Per arrivare dove il destino ci aspetta?
Quindi esiste il libero arbitrio?
La mia mia teoria si anche se la risposta della scelta che fai era sempre e resta quella che ti porta a compiere il destino...
il tuo!
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
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La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
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Dio dammi solo una sera nel sole,
leggero e libero
dall’angoscia che intasa, dal sangue
che scroscia, disteso
davanti a un tramonto,
senza
dolore. Se soffro l’amore,
patisco ancor più il tuo rancore.
Le more han perduto colore, i tuoi mirtilli
Mi mettono ansia. Parlavo di sali e di spezie,
attonite assurde Venezie. Adesso son freddo
come un lombrico, svanita l’estate,
un ricordo
il profumo del fico. E vivo intanato
in un buco, le spire distese, tranquillo
aspettando la volta del mese. Amore
intorbida l’acqua del fondo, travolge
i ricordi degli argini, e fiume brutale
straripa, sconvolge la mente, si insedia
fra esofago e talamo. E se ti ricordo,
sei il fiore di notte, il frutto appassito,
il dolore
di chi ha fatto tardi al convito.
I
Canta la sarabanda se il cielo sfavilla,
prendi tutto ciò che ti manda la sorte,
la luce del sole che scalda, non morte
ma il suo riflesso che brilla sul mare
se infine la notte è finita;
nasce la vita riflessa in verde bottiglia
quando rinasce la voglia, l'odor di vaniglia
di chi non lascia e non piglia
e ora sei al vento anche tu con la randa color cocciniglia,
preghi perché sia salva e ben viva
tua figlia
II
Suonami forte la giga, colore degli occhi
di donna, vai a cercarti una figa, una figlia
quando la moglie sconnessa nel letto sbadiglia,
cerca un contatto di testa con una vergine sciolta:
non ti concedere alcun rapporto sessuale, neanche una volta
se dietro intravvedi il dolor dell'estate nel vento
se dietro, sgomento, indovini Ecate la tripla,
Artemide scura dagli occhi di piombo,
se cerchi all'interno di ogni rapporto
l'aspetto mortale, se sai che quel che rimane
non vale: tollera allora che conti soltanto il momento parziale
solo accettare la fine può liberarti dal male
III
E poi ridi, corri, salta se lo permette il ginocchio,
se credi ancora per sbaglio di essere giovane e sveglio,
scopri dietro al riquadro il contorno dell'occhio
trova il riflesso di te nel mare che mobile svaria:
sei certo infine che tu non sei morto, che ancora
tu vivi: l'anima tua sta nel rapido e svelto
svariar degli ulivi nell'aria
quando alla sera si muovon scolpiti dal vento;
sembrano dire che infine ha trovato una fine l'inverno
del nostro dolore, che ora ti svena
ogni giorno nel vento alle fonti
del nostro scontento,
che è lento, stabile e fermo
così come l'amore alle porte di Vienna
(sotto al Pont Mirabeau per sempre scorre la Senna!),
e poi ricorda il "come dev'essere dolce morire":
dinanzi a questo dolore non credo sia meglio svanire
meglio soffrire crescendo, come le gemme in aprile
mese colore del miele, colore del cardo
per sempre crudele se non ti ricordo
IV
Così ritorna ogni estate, e se ti han messo in ginocchio
scopri ingegnoso la storia di chi ti sta accanto:
lascia il rimpianto, nascondi le tracce del pianto
dietro alle palpebre chiuse, accendi col sogno
il bisogno di vivere ancora il disegno,
il caro profilo di morte scolpito nel legno.
Se te lo chiedono, glissa, poi annulla nel sonno
la veglia infernale di chi chiama sogno
la pausa infelice fra nascita e morte, ma tollera sempre
l'estate ricolma di turgidi frutti e dolore
mortale, cazzate e ricordi del male;
su, tira avanti, verranno ben presto
gli incanti d'autunno, e finita la guerra
respirerai nuovamente l'odor della terra.
Osservo il cielo e le sue stelle
e d'improvviso mille pensieri
attraversano la mia mente
parlo a me stessa
lasciando scivolare una lacrima
la vita ci cambia penso
non sono più quella d'una volta
nulla ha un senso e forse tutto ha un senso
il significato ne cambia colore
oggi profondo è il pensiero
come ne è il significato
e tutto si rivela
davanti ai miei occhi ormai stanchi
e mentre ne scrivo
asciugo quella lacrima
quanto amore ho dato.
quanti sogni ho regalato
e penso
quanto tempo e sorrido
amaramente
quanto credo nell'anima!
per chi.
o cosa mi chiedo e
mentre ne scrivo
comprendo che
ero
adesso rido mentre mi
accorgo che sono cambiata!
Oggi c'è un sole grande,
fuori da queste porte.
È come il mio cuore batte,
batte forte,
Qui fa un caldo,
un caldo immenso,
non trovo nemmeno la forza di stare a letto,
vorrei avere un letto di marmo morbido
e un cuscino di ghiaccio,
ma non dormirei lo stesso senza te affianco,
perche è solo questo il calore che voglio,
la tua freschezza al mio risveglio.
Nella piazza d'agosto,
il grande sole di cartone
rosso e giallo
appeso al palo alto
ci guardava sorridente,
ma se gli avessimo chiesto cosa pensava
di noi,
del nostro ballare,
forse avrebbe smesso di ridere,
e di recitare quella parte.
Sto camminando nel deserto
non so bene dove sto andando
in questo deserto!
Mentre non so cosa sto facendo,
in questo deserto,
incontro un altro viaggiatore!
Anche lui in questo deserto
non capisco cosa ci stia facendo?
Gentilmente, gli chiedo dove sono?
Lui, sorridendo, mi risponde che io sono già dove sono! Cordialmente, gli ribadisco che non ho la minima idea di dove effettivamente sono
mi rendo conto che ho perso il mio bagaglio!
Gli chiedo se magari sa dov'è il mio bagaglio?
Lui, sorridendo, mi risponde che io sò benissimo dov'è finito il mio bagaglio!
Allora mi ricordo dov'è finito il mio bagaglio
l'ho scaricato lungo la strada perché ero stufo dell'insopportabile peso nellla mia vita!
Camminando in questo deserto, riflettendo sull'addandono del pesante bagaglio nella mia vita,
mi rendo conto chi effettivamente è il viaggiatore: il mio angelo custode!
Incredibilmente felice e sorridente, continuo con Lui
il nostro cammino nel deserto della vita!