Poesie personali


Scritta da: lafiorentina
in Poesie (Poesie personali)

Amami

Amami senza ritegno
come parola indecente e bisbigliata
come cosa morta raccolta da terra.
Amami come si ama l'inevitato
o un ultimo respiro,
senza chiederne ragione
senza consolazione.

Amami come i pazzi folli d'amore
non con la saggezza antica
di chi conserva inverni e guarigioni
ma come gli uragani che violentano la terra.
Disperdimi come sale e neve
voglio sdrucire l'anima
nel meridione dei tuoi occhi viola
perciò amami quando sono aquila lontana
quando carezzo le nuvole
quando sono seme di terra rorida
quando sono inverno.

Amami, non essere ombra diafana
diventa il mio tutto
il mio capolavoro.
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    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie personali)

    Notte nella prateria

    È notte...
    il silenzio è
    solo apparente
    nella prateria
    il rumore dell'acqua
    del fiume da frescura...
    le rane gracidano,
    i grilli cantano,
    il vento della notte
    accarezza l'erba,
    una luna maliziosa
    da chiarore con dolcezza,
    mentre un guerriero
    suona una melodia,
    con il ramo toccato,
    dall'uccello che batte con il becco...
    il giovane guerriero
    ha lavorato molto per
    costruire
    una specie di flauto,
    con quel suono
    conquisterà per sempre
    la sua innamorata...
    Composta venerdì 16 marzo 2012
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      Scritta da: Ada Roggio
      in Poesie (Poesie personali)

      Anima mia

      Scrivo a te che leggi me,
      Non c'è dolore più grande al mondo
      quando vedo ammalarsi chi è parte di me.
      Le mani legate ho,
      non posso far altro
      che dare tutto l'amore che ho.
      Ma non basta, per guarire! Non basta...
      Vorrei tanto non vederti soffrire,
      anima mia.
      Composta venerdì 16 marzo 2012
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        Scritta da: Bramante
        in Poesie (Poesie personali)

        Intimo tormento

        Che un respiro a fil di bocca bastasse
        ad eccitarmi e con le dita cercare le tue dita
        e sentire il canto della pelle fino in fondo
        fino al sangue che corre come un treno
        In un attimo, nuda, perdevi i lembi del pudore
        Venere di cera ti scioglievi come bruma al sole
        La sottana presa dai capezzoli fermava la discesa
        che il ruvido velluto della lingua aveva eretto
        Aderendo i corpi s'infangavano di sudore
        senza scrupoli le unghie penetravano
        la pelle scivolosa sul letto s'inchiodava
        Profanarti era un castigo reso irrefrenabile
        dalla voglia di trafiggerti che bucava come un tarlo
        l'istinto spingeva avanti senza ritegno
        L'orgasmo pioveva nel ventre che incassava
        colava bollente a riposar la danza
        tra l'inguine teso e un respiro a fior di pelle
        i sensi incenerivano l'ardente brace
        L'ultimo bacio chiudeva le mille bocche
        lambite come vini dall'aspro odor dei tini
        resta il miele ad incollare l'impetuosa voglia
        Rivestivo i tuoi nudi e virginei sguardi
        che s'intimidivano pungendo fitto il cuore
        Onde di capelli si dipanavano a matassa
        nell'intimo tormento il fiato diventava ardesia
        la tua mansueta purezza smarriva l'universo
        di quella notte che in un attimo fu già domani.
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          Scritta da: Maria Moro
          in Poesie (Poesie personali)

          Ci sono notti

          Ci sono notti in cui risento l'odore dell'erba,
          di terra bagnata, di fango.
          Ci sono notti in cui distesa rivedo in alto il sole
          che scintilla tra rami e foglie e due occhi sopra
          il mio viso
          ricchi di inaspettato amore e pieni di dolore al ricordo
          dell'amore per un padre.
          Ci sono notti in cui entro nella profondità di un'anima
          e rivedo sorrisi ingenui pieni di cuore e
          occhi che piangono
          come uno specchio sui miei.
          Ci sono notti in cui incrocio l'allegria e la meraviglia
          in uno sguardo mentre asciugo il sudore su braccia non mie.
          Ci sono notti dove il tempo non è passato e un
          abbraccio
          resta un abbraccio per sempre senza che nessuna cattiveria o
          dolore lo abbia mai
          cambiato.
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            Scritta da: Alessandra Ferrari
            in Poesie (Poesie personali)
            Ricordo ancora quel giorno,
            era inverno e c'era la neve,
            all'improvviso compare un'ombra,
            mi avvicino,... non è un'ombra,
            è una piccola macchia nera in mezzo a una distesa bianca.
            Aguzzo la vista, e scopro un cagnolino infreddolito.

            Da quel lontano giorno ben sette meravigliosi anni passarono,
            trascorsero avventure,
            viaggi,
            preoccupazioni.
            ma soprattutto tanto affetto, e tanto amore.

            Eppure... chi era?
            Era solo un cane,

            ma per me era più di un semplice animale,
            ... più di un amico,
            ... più di un compagno di avventure,
            era qualche cosa di indescrivibile.

            Ma era troppo bello... e non poteva durare per sempre...

            Così da quel terribile giorno, non sentii più quella sensazione,...
            non ci furono più avventure insieme a lui,
            ma nel mio cuore
            c'è ancora quel ricordo,
            un piccolo batuffolo nero, per me indimenticabile.
            Composta sabato 2 gennaio 1982
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