Poesie personali


Scritta da: Silviettooo
in Poesie (Poesie personali)

La Farfalla

Come un canto fuori dal tempo.
Il suo nascere e il suo venire al mondo è molto più lungo del suo vivere stesso.
Eppure in quella breve e faticosa vita, ha tempo per tutto,
e non cade mai nella noia di un lamento o nell'ozio della nullità.
Vola sui fiori più belli
Si lascia trasportare dal vento
Nella notte brilla e diventa magica sotto la luna
Ruba molti sorrisi e bei pensieri a chi la osserva
Regala leggerezza e soffice bellezza
È libera, e vive con la consapevolezza di morire in un attimo
Forse è proprio nella sua morte che la farfalla raggiunge quel desiderato piacere,
quel piacere estremo.
Va incontro alla morte con maestosa eleganza ed effimera delicatezza.
Ogni essere potrebbe peccare in invidia innanzi a tanta ricchezza!
Nessuno mai potrà essere tanto libero
Nessuno mai potrà desiderare ed ottenere tanta libertà
Perché nessuno mai potrà essere tanto coraggioso e forte d'andare incontro alla morte,
incontro alla sua fine, con tanta colorata e viva dolcezza.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Silviettooo
    in Poesie (Poesie personali)

    Il Filo d'Erba

    Malgrado nessuno lo annaffia, nasce lo stesso
    Non lo accarezza nessuno
    Non lo osserva nessuno e quasi nessuno ne parla,
    eppure è lì, sempre, lì, stabile e costante,
    imperterrito e testardo, a lasciarsi bagnare dalla pioggia.
    Sta lì a seguire i movimenti del vento e si nasconde quando la bianca e soffice signora scende,
    cade giù a fiocchi per deliziarci della sua bellezza.
    Ci strappa un sorriso solo quando ci accorgiamo di non vederlo da assai tempo,
    e quasi ci entusiasma, ci commuove,
    ci sorprende, come se addirittura ci fossimo scordati della sua presenza.
    A volte lo ricordiamo nostalgici della sua freschezza e del suo profumo.
    E se non fosse mai esistito il Filo D'Erba?
    Cos'altro avrebbe ora il suo nome?
    Il filo d'erba.
    E, quel qualcos'altro, avrebbe sempre lo stesso colore e lo stesso senso di vita?
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silviettooo
      in Poesie (Poesie personali)

      Il Pittore

      Le mie dita sfiorano il tuo corpo con lo stesso tocco di un pennello che un'immacolata tela,
      che sarà presto portatrice di una magnifica opera.
      Ad occhi socchiusi ti abbandoni a piacevoli gemiti e sorrisi,
      mentre io con le mie dita traccio i contorni, gli orizzonti sottili e le calde linee del tuo universo.
      Rosso come la passione
      Verde come la speranza
      Giallo come il calore
      Nero come la paura.
      Passano i sogni, volano i pensieri e forti e pesanti diventano i desideri.
      L'eleganza del pennello sulla tela è quasi dolce, effimera, delicata,
      come se quel gesto potesse in qualche modo violare o ferire la tela.
      All'egual modo il mio corpo si avvicina al tuo,
      con la sana consapevolezza che in quel gesto, in quell'atto, si giunge all'apice del piacere,
      al piacere dell'unione, dell'essere l'uno per l'altra.
      Ed è proprio quell'unione,
      quel piacere sconfinato e irrealmente vivo che porterà il quadro a raggiungere la più ambita delle bellezze.
      Bellezza rozza e violenta,
      Bellezza che agli occhi di chi l'ammira sarà sempre diversa e surreale
      Perché solo in pochi udiranno il senso di tanta magnificenza,
      il senso puro e folle di un pittore.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Silviettooo
        in Poesie (Poesie personali)

        Anima

        Ero fermo lì, immobile
        Brividi di piacevole dolore accarezzavano le mie carni:
        come se una spada di solo cristallo e dalle punte dorate scendesse a capo fitto sotto la mia pelle,
        ed io offuscato dalla sua bellezza e dal suo bagliore,
        non potevo non desiderare il proseguo di quell'elegante e sublime atto.
        La sua luce mi penetrava e il suo tocco,
        il suo tocco diventava man mano possessore dei miei sensi;
        il suo calore bruciava in unisono con le mie voglie,
        pura e mistica alchimia.
        D'improvviso toccò le mie labbra,
        una forte esplosione di luce partì dai miei occhi,
        e mi resi conto, in un solo istante,
        come in un veloce riflesso di uno specchio in fuga,
        che ero lì, fermo.
        Immobile innanzi alla mia anima,
        a colei che è padrona del mio corpo, delle mie emozioni e dei miei desideri.
        Io e lei
        Io davanti a me stesso in un incessante fluire di pensieri, paure, voglie.
        Un aumento incredibile di voglia di esistere, voglia di vivere!
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie personali)

          Chi sono

          Non so più chi sono,
          cerco, nei meandri oscuri
          della vita,
          ciò che ero.
          Una maschera oscura
          mi avvolge,
          vorrei strapparla,
          ma la mano si ferma,
          la volontà s'annulla
          e... tutto resta come prima.
          Un urlo feroce, dal profondo sale
          perché tutto cambi,
          ma altrettanto ferocemente
          lo reprimo,
          e... tutto resta come prima.
          cerco, cerco di districare
          i mille nodi che, saldamente,
          mi ancorano al passato, ma
          una mano invisibile li riavvolge
          e... tutto resta come prima.
          profondo è il desiderio
          dell'esser ancora ciò che ero,
          al sol pensiero
          s'annulla
          e... tutto resta come prima.
          Son quel che sono
          e mai più tornerò
          ad esser quel che ero
          e... tutto resta come prima.
          Composta domenica 11 dicembre 2011
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: U. Borghi
            in Poesie (Poesie personali)

            Felicità

            Felicità è sognarla
            felicità è sapere che la vedrò
            felicità è sapere che le parlerò
            felicità è sapere che starò a sentirla
            felicità è sapere che le starò accanto
            felicità è guardarla
            felicità è parlarle
            felicità è starla a sentire
            felicità è starle accanto
            felicità è sfiorarla
            felicità è toccarla
            felicità è quando i suoi occhi incontrano i miei
            vorrei che la felicità non finisse mai.
            Composta sabato 21 gennaio 2012
            Vota la poesia: Commenta
              in Poesie (Poesie personali)

              Da lassù

              Da lassù, guidaci con destrezza, ooh Dio!
              Tu, nel gioco della vita umana
              hai confuso in noi la ragione
              le sensazioni si drogano alla pazzia
              con il tuo infuso di sentimenti
              è pura dopamina troppo tosta da digerire.
              Scoppia d'impulso in noi umani
              la psiche per reggere la tua celeste voglia,
              d'emozioni alla follia è per due anime con il cuore
              che battono all'unisono insieme innamorate
              per concepire nel giusto il tuo credo d'amare
              l'amore che da sempre è la trama di ogni storia di vita.
              La testa bolle, i vapori conferiti di materia nigra
              sfumano la mente del genere umano in sintonia d'amore
              da secoli è in voga come atto fisico l'unico mimato,
              il meglio più riuscito sul serio per conoscere te
              ooh Signore che ci dai la nobile vita.
              Molti di noi però sono confusi annoiati d'amore
              in mondovisione è un campo minato nell'agire
              con questo tuo sentimento più volte stuprato
              travisato e malcapito nel nostro essere
              per dare la concepita natalità... dà poca validità
              alla nostra umanità vista in comunità.
              Anche io amo la vita nel mio corpo da sempre
              in carne ti cerco ti adoro, però non sento di te
              preoccupato all'osso nell'anima decadi nel triste tutto sfili
              e scappi via... mi rendi solo un parkinsoniano.
              Ulula nel corpo
              l'adirato dolore nel sofferente straziato
              timida la speranza è una fievole fiamma accesa
              di uno stoppino che avvolta c'era nel cuore
              una volta dura con la tristezza saldata.
              La natura s'infrange con il destino
              giorno dopo giorno goccia dopo goccia
              consuma e strae la salute nel tempo vano in cielo
              speso in noi nel dispensarci le tue migliori diete
              di emozioni per vivere il tuo soggetto di vita.
              Sulla terra!
              Sono solo pedina di una scacchiera
              nell'immane soggiogata da insani gesti
              estranei d'umanità che tristi nel realizzarsi
              si dissipa il concetto di vita
              eeh si resta disabili drogati di emozioni per vivere
              esponenti di pietà in pietra marmarea come anime
              ormai depresse senza un esempio di umanità.
              Composta venerdì 20 gennaio 2012
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: geggio
                in Poesie (Poesie personali)

                Disegnare...

                Il disegno a volte mi accende
                il disegno mi fa sorridere
                il disegno non mi fa pensare
                il disegno...

                quando vedi davanti a te un foglio bianco...

                fai il tuo segno...

                regali qualcosa di tuo all'umanità

                il disegno è speciale

                senza regole
                anarchia totale
                nessuno ti può fermare e far del male...

                disegna
                disegna
                disegna

                percorri il tuo segno disegna la tua vita.
                Composta sabato 21 gennaio 2012
                Vota la poesia: Commenta